Le mie dimissioni

La mia lettera di dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale

Al Presidente del Consiglio Comunale
Arch.E.Melisse
p.c. Al Sindaco di Castellammare
Avv.A.Pannullo
Oggetto: dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale
La mia decisione di dare le dimissioni dalla carica di consigliere risale già ad un paio di mesi fa ma,
nel rispetto profondo dell’assemblea eletta dai cittadini e dei Consiglieri che la compongono, ho
atteso la convocazione del Consiglio Comunale per consegnarle
Il mio non è un ripensamento circa gli impegni assunti nei confronti della mia città e nemmeno una
fuga dall’impegno politico. È però in me maturata la convinzione di dover prendere una pausa di
riflessione rispetto al lavoro serio e scrupoloso che è richiesto a chi ricopre un incarico elettivo, in
particolare in questo momento così complicato per la vita politica non solo delle comunità del
nostro Paese, si pensi al voto di domenica in Lombardia e in Veneto, ma dell’Europa tutta, cito –
per fare solo un esempio – il difficile passaggio che sta vivendo la Spagna.
Inoltre mi lascia sgomento il vedere come problemi veri – quali la preoccupazione su ciò ci riserva
il futuro (in particolare per i nostri giovani), il bisogno di sicurezza, la mancanza di lavoro, temi
complessi e drammatici come quelli dell’ immigrazione e del terrorismo – stiano diventando
occasione e argomento per alcuni per costruirsi consenso politico, prospettando una dimensione
sempre più ristretta, come condizione indispensabile per potersi difendere e tutelare dai rischi
esterni; quasi contrapponendo questa localistica dimensione, ai problemi e anche alle sfide che lo
scenario globale si porta dietro: la ricchezza e le risorse del pianeta in mano a pochi, la nuova
frontiera dei diritti, dell’economia circolare, dell’ambiente.
Nel suo ultimo saggio Retrotopia Zygmunt Bauman scrive: «è un’epoca in cui il futuro si
presenta sempre più incerto e minaccioso, lasciandoci in balia di un presente in cui – crollati tutti i
progetti collettivi – l’idea di progresso si è completamente privatizzata». Ebbene, io sono convito, e
per questa ragione ho fatto un accenno a questi temi, che è dalle realtà in cui operiamo che siamo
chiamati a combattere queste tendenze, a creare nuova fiducia, partecipazione, a indicare la
prospettiva di un futuro migliore.
È la sfida che ha di fronte la politica per rinnovarsi; ed è anche la sfida di governo cui ci chiama
Castellammare.
I problemi della nostra città li conosciamo tutti, sappiamo che hanno, in alcuni casi, radici antiche;
nascono da percorsi complessi causati anche da scelte nazionali, regionali (per Fincantieri, Terme,
fiume Sarno ad esempio è così), insieme – però – con errori commessi da noi, anche da chi come
me ha avuto l’onore di fare il Sindaco.
E nascono però anche da una visione della politica e da un modo di costruire le coalizioni, che
punta a mettere assieme tutto il possibile pur di vincere, in un’ottica in cui si finisce per
considerare il programma di governo e gli obiettivi da raggiungere aspetti secondari.
Anche a causa di tutto ciò la città ha vissuto e ancora rischia di vivere una fase non breve
d’instabilità.
Ne parlo per aver guidato nel 2005 una coalizione ampia che aveva alcuni di questi limiti iniziali e
che mi hanno portato a provare le difficoltà e la fatica delle continue mediazioni. Sono
considerazioni che non ho tenuto nascosto, rendendole pubbliche in alcune lettere, e che hanno
rappresentato il leit motiv principale che mi ha guidato quando in occasione degli appuntamenti
elettorali cui ho partecipato, bisognava costruire il programma, definire coalizione aperte e non
fotocopia degli schieramenti nazionali, ed – in quest’ottica – a scegliere in anticipo la squadra di
governo.
Non aver vinto non mi ha fatto certamente piacere, ma sono ancora convinto che quella indicata,
per chiunque si candidi a rappresentare una comunità, sia una strada da non abbandonare.
E forse bisognerebbe metter mano, dopo oltre 25 anni, alla stessa legge per l’elezione diretta dei
Sindaci, per correggerne distorsioni e limiti e dare nuovo impulso al ruolo del Sindaco e dello
stesso Consiglio Comunale.
È per l’esistenza di temi così complessi, come ho scritto all’inizio, che vivo il mio personale
sentimento d’inadeguatezza a comprendere le dinamiche politiche che sono emerse anche nella
vita di questo Consiglio, ma anche e soprattutto perché in questi mesi non siamo riusciti ad
ascoltarci, a parlare, a confrontarci sulle diverse opzioni in campo.
Sono ancora convinto che la sfida per dare una prospettiva alla nostra città passi per la capacità di
coinvolgere l’insieme delle forze presenti in consiglio, senza alterare i ruoli sanciti dal voto, le
tantissime energie che la città possiede in tanti campi, ma che si debba farlo su un progetto e un
programma chiaro, realistico, con obiettivi concreti realizzabili attraverso pratiche di buona
politica e trasparenza in tutti gli atti di governo.
Castellammare ce la può fare!
Sono certo che l’ingresso in Consiglio di Michele Starace rappresenti un fatto positivo, si tratta di
un giovane e bravo professionista che porterà in quest’aula anche l’esperienza politica maturata e
fatta d’impegno svolto con serietà e capacità. Con Alessandro Zingone rappresenteranno come
gruppo “Per Castellammare” un riferimento solido non solo per gli elettori che hanno sostenuto il
nostro progetto, ma per l’intera città.
Non entro nel merito degli argomenti che oggi sono stati trattati, sarebbe scorretto farlo.
Vorrei solo sottolineare che dall’opposizione abbiamo provato a dare un contributo, a
rappresentare uno stimolo positivo, a tenere sempre ben presente le condizioni della città e di non
aver mai giocato allo sfascio, alla “politica” del tanto peggio, tanto meglio.
E tuttavia, devo sottolineare che anche quando le opposizioni hanno avanzato proposte, idee, la
cosa che più ha fatto rumore non è stata l’asprezza dei toni alti dello scontro, bensì, il più delle
volte, quelli bassi dovuti al silenzio e all’assenza.
È prevalsa una sorta di regia rigida tesa ogni volta a rimarcare distanze e la convinzione che le
proposte buone e da approvare non potessero che provenire dalla maggioranza.
Non si può certamente accusare l’opposizione di aver disertato le riunioni del Consiglio o quelle
delle Commissioni; per ciò che mi riguarda alle 26-27 riunioni della commissione Urbanistica
penso di essermi assentato non più di 2- 3 volte.
Allego – a futura memoria – alle mie dimissioni, solo un parziale bilancio – e della parzialità mi
scuso con i consiglieri d’opposizione – delle proposte e delle iniziative messe in campo in questi
mesi. Penso si tratti di un contributo delle opposizioni non demagogico e certamente non ispirato
dalla voglia di creare false contrapposizioni per poi nascondersi sempre e solo dietro ai NO.
Davvero voglio ringraziare i gruppi di opposizione per il lavoro fatto.
Tengo a ribadire che sono semplicemente queste che ho provato ad illustrare le
motivazioni alla base delle mie dimissioni; niente a che vedere con le fantasiose ricostruzioni che
ho ascoltato e letto, mentre tralascio di menzionare quelle cattive: finiranno come tante volte è
avvenuto nel posto che meritano.
Questa è anche l’occasione per salutare il Presidente del Consiglio , i consiglieri di maggioranza , la
giunta, i mesi passati in Consiglio mi hanno consentito di vivere un’esperienza umana importante,
e per ringraziare i dirigenti e i dipendenti che si sono prodigati per agevolare il nostro compito.
Al Sindaco più di tutti, per la responsabilità che porta sulle spalle, e anche per i rapporti di amicizia
che abbiamo costruito nel periodo in cui siamo stati all’opposizione nel 2010, auguro buon lavoro.
Buon lavoro a tutti.
Grazie ancora
Salvatore Vozza

Proposte, Progetti e Idee per Castellammare

Proposte, Progetti e Idee per Castellammare
LA SFIDA DEI GRUPPI CONSILIARI D’OPPOSIZIONE PER CAMBIARE LA CITTA’

Il Bilancio dei nostri di 16 mesi di lavoro

Salvatore Vozza 25 ottobre 2017

Gruppo Consiliare Per Castellammare 25 luglio 2016 · La nostra mozione sulla quotidianità e la gestione del ciclo integrato dei rifiuti: INTERVENTI SULLA QUOTIDIANITA’E LA GESTIONE DEL CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI IN CITTÀ Gruppo Consiliare Per Castellammare 25 luglio 2016 · La nostra interrogazione sullo stato dei lavori in Villa, Casa del Fascio e di C.so A. de Gasperi INTERROGAZIONE Alla luce delle ben note problematiche inerenti le opere pubbliche che hanno determinato vicissitudini che interessano i lavori della Villa Comunale, della Casa del Fascio e di C.so A. de Gasperi, si chiede, per ciascuno di questi cantieri, di conoscere per: la VILLA COMUNALEle motivazioni che hanno portato al fermo dei lavori, quale progetto è in esecuzione e s… Gruppo Consiliare Per Castellammare 25 luglio 2016 · Mozione sul DISSESTO FINANZIARIO I sottoscritti Consiglieri Comunali Premesso che: 1) Il Consiglio Comunale, con delibera n°54 del 10.12.2013, deliberò di dichiarare il dissesto finanziario del Comune di Castellammare di Stabia ai sensi dell’art. 246, primo comma, del TUEL; Gruppo Consiliare Per Castellammare 25 luglio 2016 ·
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Quattro mozioni e un’interrogazione. Urbanistica, Dissesto idrogeologico, Ciclo rifiuti,Dissesto finanziario La nostra mozione sul tema del Dissesto e rischio Idrogeologico I sottoscritti Consiglieri Comunali Gruppo Consiliare Per Castellammare 25 luglio 2016 · La nostra mozione sul tema dell’Urbanistica Mozione Premessa Al ne di dare pra ca a uazione all’aumento della compe it territoriale a a uato un dise no comunale c e non pu c e considerare prioritaria una pro rammazione con er ente delle risorse pubblic e e pri ate, risorse europee, nazionali, re ionali e l’inte razione tra le poli c e di se ore, nonc la delineazione di un sistema di azioni in puntuale risposta alla domanda di crescita localmente rilevata, co… Gruppo Consiliare Per Castellammare
26 luglio 2016 ttp://www.stabiac annel.it/…/castellammare_quattro_mozioni… Castellammare – Quattro mozioni e un’interrogazione. Le ricette di Vozza e Zingone per Pannullo «Eserciteremo il massimo controllo sulla trasparenza degli atti amministrativi senza fare sconti a nessuno». Gruppo Consiliare Per Castellammare 26 luglio 2016 http://www.larticolonline.it/castellammare-dallopposizione… La nostra “sar un’opposizione propositi a . Eserciteremo il massimo controllo sulla trasparenza de li atti amministrati i senza fare sconti a nessuno”. Mettono subito i puntini sulle “i” i consi lieri del gruppo Per Castellammare che, oggi, hanno presentato quattro mozioni e un’interro azione. Urbanistica, Dissesto idrogeologico, Ciclo rifiuti,Dissesto finanziario le mozioni presentate . Sullo stato del Più Europa e in particolare su Villa Comunale, Corso De Gasperi e Palazzo del Fascio le
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questioni su cui Vozza e Zin one c iedono c iarezza nell’interro azione protocollata stamattina. ”In questi iorni – continua Alessandro Zingone – i cittadini hanno ricevuto cartelle con nuovi aumenti. Oggi siamo tra i Comuni della Campania con le tariffe più alte. Nella nostra mozione riteniamo indispensabile, partendo da un’analisi dello stato di fatto e di quello c e dovrebbe accadere in termini di ciclo integrato di rifiuti,definire proposte e iniziative di miglioramento del servizio di raccolta rifiuti e spazzamento stradale, nonché delle azioni per incrementare la virtuosità nel ciclo dei rifiuti della nostra città e giungere ad una utilissima riduzione della produzione pro capite. Abbiamo perciò invitato il sindaco a relazionare in Consiglio sullo stato delle procedure del fallimento di Multiservizi; sui tempi di affidamento del servizio sulla base della gara svolta; sugli atti che intende assumere per attuare le proposte contenute nella presente mozione e per giungere a una riduzione della tariffa e al miglioramento del ser izio”. Risposte quelle che i due rappresentanti del gruppo consiliare chiedono anche su Villa Comunale, Casa del Fascio e Corso De Gasperi e sullo stato delle procedure e dei finanziamenti del Contratto di Quartiere. “Con questa interro azione – prosegue il capogruppo Zingone- sollecitiamo il Sindaco e l’Amministrazione, ad atti are tutte le iniziati e per accertare le responsabilit per i fondi re ocati. Si tratta di di ersi milioni di € e di un danno e idente subito dalla Citt ” . Un’opposizione quella del Gruppo Per Castellammare c e mette al centro la citt “Abbiamo oluto da subito – esordisce Salvatore Vozza- mettere in c iaro il nostro ruolo”. Parla di a io pasticciato il consi liere Vozza rispetto al consi lio comunale di ieri. “Le linee di mandato lette dal sindaco sono la copia esatta del documento presentato in campagna elettorale. Linee programmatiche senza anima . Non si pu parlare da candidato a sindaco e da sindaco allo stesso modo ‘.Quel c e sta accadendo – prosegue Vozza- era prevedibile. Noi saremo un’opposizione c e spin er questa amministrazione a dare risposte alla città Non ci faremo, a differenza delle esperienze precedenti, imbrigliare nel giochino dei numeri se ci sono o meno per essere in aula. Fin da subito abbiamo preferito la strada delle mozioni . Mi auguro che sappiano superare questo momento perchè la città rischia di sci olare sempre più in basso”. Assenza di dibattito sul dissesto “In Consi lio Comunale ci sono 24 persone che si sono sedute senza sapere quali responsabilità si assumono. Il tema del bilancio è una cosa seria”. Alla coalizione composta da Partito Democratico più esponenti del centro destra il Gruppo Per Castellammare chiede chiarezza anche su questioni delicate come Terme e Fincantieri. “Siamo fa ore oli all’apertura delle Antic e Terme. Per noi anda ano inau urate i nel 2010 . Ci sono generazioni di stabiesi che non hanno mai visto le Antiche Terme. Al sindaco abbiamo chiesto questa riapertura a quale pro etto a bre e o a medio termine si le a?” Anc e su Fincantieri non si pu continuare così “La re ione de e essere c iamata a fare la propria parte”. Nei prossimi iorni annunciano il capogruppo Zingone e il consigliere Vozza presenteremo un accordo di programma c e comprende l’area c e a dalla Colonia dei Ferrovieri a Piazza Giovanni XIII. Castellammare merita risposte e c iarezza anc e sul tema della sanit . Stiamo preparando un’iniziati a di carattere nazionale su questo tema”. Il ruppo consiliare per Castellammare a aperto una pa ina facebook dove poter seguire le attività consiliari e inviare segnalazioni .
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 28 luglio 2016 Castellammare : È stata presentata questa mattina dal Gruppo Per Castellammare, la richiesta di convocazione di una conferenza dei capigruppo per discutere sulla vicenda relativa all’Apertura delle Antiche Terme.” Un resoconto di quello che sta accadendo ” è’ quanto chiesto dal capogruppo Alessandro Zingone nella richiesta presentata questa mattina agli uffici di Palazzo Farnese. Gruppo Consiliare Per Castellammare 3 agosto 2016 · Presentazione delle LINEE GUIDA per la STIPULA di un ACCORDO di PROGRAMMA Il waterfront di Castellammare tra le aree economiche speciali. 4 Agosto ore 11,00 Conferenza Stampa Castellammare : I consiglieri del gruppo Per Castellammare , Salvatore Vozza e Alessandro Zingone, presenteranno nel corso di una Conferenza Stampa che si svolgerà Giovedì 4 Agosto alle ore 11,00 presso la sede dell’Associazione Per Castellammare, in Via De Gasperi, le linee guida per la stipula di un accordo di programma per inserire la nostra città e i suoi porti tra le aree che potrebbero usufruire dei benefici delle zone economiche speciali. “Nella giornata di ieri – annunciano i consiglieri Salvatore Vozza e Alessandro Zingone – abbiamo inviato una lettera al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al sindaco della Città Metropolitana Luigi De Magistris, al sindaco di Castellammare, Antonio Pannullo, al presidente dell’Autorità Portuale. Discutere del porto di Castellammare, della sua rinascita e del suo rilancio, collegarlo alle opere da realizzare per il “waterfront” si nifica di fatto aprire nuo e prospetti e per l’intera citt ”. Gruppo Consiliare Per Castellammare 4 agosto 2016 · “Se fosse confermata la notizia relativamente al fatto che è andata deserta la gara d’appalto per l’Housing Sociale al Savorito, dovremmo ammettere che si tratta dell’ennesima brutta notizia per la città e dell’ennesima occasione di riscatto mancata”. Sono le parole di Alessandro Zingone e Salvatore Vozza, del gruppo Per Castellammare. “I 63 milioni di euro c e Castellammare e la sua periferia più a rischio, potrebbero perdere per effetto della gara deserta, sono ancora una volta la dimostrazione che i problemi da affrontare sono tanti . E’ il momento in cui tutti insieme dobbiamo darci da fare affinc quello c e era ed è un progetto importante per il rilancio della periferia nord della città non resti lettera morta, ma anzi si trasformi in una storica occasione per riqualificare un’intera area della nostra citt ” concludono Vozza e Zingone. Gruppo Consiliare Per Castellammare . 4 agosto 2016
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Ecco la lettera che abbiamo inviato al Presidente della Regione Campania , Vincenzo De Luca, al sindaco della Città Metropolitana, Luigi De Magistris, al sindaco di Castellammare Antonio Pannullo, all’Autorità Portuale. ”Castellammare è oggi una città in difficoltà ed ha bisogno, oltre che di una grande cura della quotidianità, anche della certezza che si metta in campo uno sforzo per non perdere le risorse che possono arrivare dai livelli regionale,nazionale e europeo;e insieme ha bisogno di un progetto di rilancio che appassioni , per coinvolgere energie,competenze,giovani, associazioni,sindacati,forze imprenditoriali private”…………. Gruppo Consiliare Per Castellammare 4 agosto 2016 Ecco la nostra proposta di accordo di programma.. Per coloro che, invece, vogliono approfondire la delibera di approvazione del Dos e’ sul blog :salvatorevozza.wordpress.com REDAZIONE delle LINEE GUIDA per la STIPULA di un ACCORDO di PROGRAMMA Il Comune di Castellammare con l’appro azione del DOS ( Documento di Orientamento Strate ico ) e del preliminare del PIU Europa, quali a preliminari per la es one dei fondi stru urali 2007/2013, a e a a iato un processo capace di a ire contemporaneamente sull’intera ci individuando le necessarie strategie (locali e sovralocali), attivando le relative politiche urbane, redigendo programmi di riqualificazione, rigenerazione e di sviluppo, individuando le conseguenti regole che consentano l’attuazione delle strategie e dei progetti nella certezza delle decisioni, dei tempi e delle procedure più e caci. Il DOS indi idua il mare come una tema ca di fondamentale importanza e indica come prioritario l’obie o della riscoperta delle straordinarie e mul formi potenzialit di questa rande risorsa, oggi non pienamente sfruttata, anche attraverso una mi liore distribuzione delle di erse a it che si affacciano sulla linea di costa che va vista come grande risorsa economica, sociale, culturale e territoriale attorno alla quale occorre garantire una virtuosa convivenza fra diverse attività sottraendole alla camorra. Il DOS e le atti it c e da esso ne scaturiscono si pon ono l’obietti o di coniu are le di erse vocazioni – portuale, diportistica, industriale,turistica, commerciale, artigianale – definendo i corretti limiti entro i quali farle con i ere e di enire occasioni di ra orzamento dell’economia della ci . Lo sforzo è quello di centrare sul rapporto con il mare le condizioni stru urali della riquali cazione urbana, innanzitu o con la ride nizione del waterfront della ci , ma anc e con l’indi iduazione di nuo e aree della costa da riquali care, altre da alorizzare e u lizzare in modo più razionale e sostenibile, in particolare quelle del porto commerciale. Si intrecciano dunque due diversi livelli strategici: uno di scala territoriale, c e tende a risol ere le tradizionali con i ualit tra s iluppo portuale, industriale e s iluppo turis co, compensando anc e carenze di natura infrastru urale e lo is ca; uno di scala locale, c e tende a aran re la compa bilit delle nuo e espansioni del waterfront – porto con la ita dei quar eri (CMI, Sa orito, Centro An co, Acqua della Madonna), pre urando e caci trasformazioni per res tuire condizioni
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di qualit urbana, incremento di potenzialit produ e ed occupazionali anche con la ricon ersione erso il turismo e l’indotto cantieristico della diportistica, e perse uire la ricentralizzazione di aree marginali. Le contraddizioni e i con i di questo processo sono e iden : un porto turis co di alta qualit c e risc ia di non decollare se non si completano leopere a terra,e senza alcun rapporto con le realt urbane circostan o assediato da a it di bassa qualit ambientale, infrastrutturale, edilizia; enclave diportistiche poco sostenibili in termini logistici e di reale i ibilit ci adina; un litorale ed un arenile con rilevanti problemi ambientali; un quartiere nord della città segnato da un diffuso de rado dell’ambiente urbano e da carenze di ser izi, in un contesto di scarsa coesione sociale e di marcato disagio abitativo; un porto commerciale con carenti dotazione di strutture direzionali e servizi che necessita di evidenti interventi di riconversione dei manufatti esistenti e riordino delle attività commerciali; un centro antico che da anni versa in condizioni di abbandono con strutture pericolanti che generano situazioni di pericolo perla pubblica e privata incolumità. iso na far crescere inizia e e sostenere operazioni c e sappiano instaurare un più stre o rapporto sico con la ci , una continuit con i suoi tessu , un ria icinamento all’acqua dei suoi confini. La trasformazione ri este un cara ere strate ico per la riquali cazione urbana e ambientale della ci , per il riposizionamento a livello di armatura urbana e di offerta di strutture turistiche. In quest’ottica, li inter enti sono inquadrati come l’occasione per a iare un processo di “saldatura urbana” tra i “due porti”, tra il centro storico della citt , l’ara termale, restituendo alla cittadinanza, con l’avvio del recupero e la trasformazione di Corso De Gasperi, la visione ed il odimento dell’area marittima. Inserire anche Castellammare, il waterfront e i due Porti nelle aree economicamente speciali, rappresenterebbe una scelta di enorme valore per far decollare un territorio più ampio, che va ben oltre la sola città ; e allo stesso tempo apparirebbe un atto coerente con le scelte fatte negli anni scorsi:inserire il Porto Commerciale nella competenza dell’Autorit Portuale. Castellammare è stata l’unica citt ad a er fatto questa scelta Perché escludere oggi il nostro porto dai benefici che si prevedono per Napoli e Salerno? Davvero non si capirebbe. La città ha perso il rapporto con il mare anche per effetto del carico inquinante che il Sarno ha scaricato. Oggi ha diritto ad un risarcimento , ad un piano con interventi puntuali dal punto di vista ambientale che segnino una svolta e consentano di ricucire il rapporto tra questa città e il mare In definitiva con il presente documento si intendonopromuovere tutte le necessarie a it per indi iduare le linee uida per addi enire alla s pula di un accordo di pro ramma per il riuso di un waterfront urbano, c e possa res tuire alla zona occasioni di riquali cazione e di rilancio, res tuendo alla ci un nuo o spazio aperto e contemporaneamente una nuo a potenzialit di riqualificazione dell’asse urbano c e a, attra erso il Corso Garibaldi e Corso De Gasperi, dal Porto Commerciale al Porto Turistico, abbracciando, contestualmente, anche il tessuto urbano degli insediamenti IACP e CMI ed includendo l’ambito del centro antico Fincantieri ed il polo delle ecc ie Terme a ridosso della porta sud d’in resso della citt . Si intendono poi definire locali e particolari situazioni di recupero di aree a mare in zone e borghi collocati lungo la costa che rispondono in parte alle antiche aspirazioni delle popolazioni di questi luoghi di recuperare un rapporto diretto con il mare ed all’obie o complessi o di un pro ressi o ria icinamento al mare e di una sua riappropriazione in usi tesi al mi lioramento dell’ambiente e della qualit della ita nel suo complesso. Quanto appena descritto comporterà la creazione di un sistema, in un processo unitario di sviluppo, comprendente il fronte a mare del Centro Storico prospiciente il porto commerciale fino al Porto Turistico Marina di Stabia.
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Simbolo della strategia di rigenerazione del waterfront è la Villa Comunale: luogo ibrido tra il Centro Antico, gli edifici dei primi del Novecento, alcuni opifici e le aree di stoccaggio del Porto Commerciale. Il Piano immagina di farne il luogo principale di innesto tra porto e città, il simbolo della “citt fluida” c e permette di ricucire il rapporto tra città e mare, consentendo al tessuto urbano di penetrare fino all’acqua e all’imma ine marina di connotare nuo e forme dell’abitare. PORTO TURISTICO “ MARINA DI STA IA “ Gli interventi relativi al completamento delle opere a terra del Porto Turistico di Marina di Stabia non pote ano e non possono c e considerarsi funzionali all’intero Pro ramma di ri enerazione dell’intera linea di costa. In considerazione anche delle mutate dinamiche sociali ed economiche sviluppatesi nei tempi, il Comune ravvis la necessit di rimodulare i contenuti dell’intera questione del completamento del porto Turistico Marina di Stabia, nello specifico quello delle opere a terra, inserendo questa come elemento portante e trainante della complessa visione di insieme del processo di riqualificazione e rigenerazione del water- front e del suo sistema urbano retrostante. Per quanto sopra , ennero appro ate le linee di indirizzo all’interno delle quali do e a muo ersi la redazione di una nuova proposta progettuale delle opere a terra, quale importante cerniera tra l’opera a mare, i realizzata, e il resto della citt . Ciò al fine di tenere conto di una visione unitaria ed ampia della città, della zona di via De Gasperi e dell’intera linea di costa, senza disconoscere il ruolo che avrebbe svolto il sistema urbano retrostante in un complesso e ordinato processo di rigenerazione e riqualificazione urbana. Si trattava( e ancora si tratta), quindi ,di realizzare un Master/Plan e progetti preliminari ad esso connessi, in modo che potessero essere funzionali alla realizzazione di un processo di trasformazione già in parte attivato o programmato che tenesse conto, tanto delle esigenze di Marina di Stabia e quelle connesse alla riqualificazione urbana legate al processo di deindustrializzazione e di riqualificazione ambientale in modo che, pur realizzandosi in tempi e con procedure diverse, si sarebbero potuto armonizzare e coordinarsi in modo preventivo.Oggi la sfida è rilanciare questo processo. PORTO COMMERCIALE Tutti riconoscono il Porto di Castellammare di Stabia come indiscutibile risorsa da valorizzare a cominciare dalla riconversione delle aree e delle strutture demaniali dismesse verso un uso turistico-ricettivo-commerciale-ar ianale.Tale area portuale rappresenta una straordinaria opportunit di recupero del rapporto della ci con il suo mare e si conne e, tra l’altro, fortemente con il Centro Antico dove strategie, norme, progetti, servizi e residenti possono trovare una inte razione nel se no della qualit , e idenziandosi come un’area tra le più feconde di creatività urbana. Del resto la isione proposta per l’area del waterfront è quella della“Citt nuo a e relazionale”,in cui le funzioni portuali vengono integrate da grandi servizi urbani, da nuove servizi di quartiere finalizzati ad alimentare un più e idente “effetto citt ” del fronte a mare. Le caratteristic e complessi e dell’area ed i caratteri tecnici del Porto su eriscono un attento studio di fattibilità per definire linee guida mirate che possano portare alla stipula di un accordo di pro ramma per l’attuazione di inter enti c e possano offrire all’area portuale la possibilit di assolvere anche alla funzione di ulteriore scalo crocieristico del Golfo di Napoli: lo scalo per Costa del Vesuvio, per Pompei ,Stabia e l’insieme del grande patrimonio archeologico ,paesaggistico,culturale. Gli inter enti, basandosi sull’allar amento delle funzioni portuali, do ranno affrontare, oltre al
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tema della riqualificazione urbana tout court, il tema delle aree libere o in dismissione, le quali posseggono una grande attrattività per nuove funzioni, commerciali, culturali e del tempo libero. In definitiva, affrontare il tema della pianificazione e progettazione delle aree portuali urbane implica, quindi, trattarle come componenti strutturali della citt , come “fattore condizionante” e non più come elemento separato, che miri a potenziarne la funzione di interfaccia permeabile non solo come varco attraverso cui transitano merci e passe eri, ma come “dispositi o territoriale” in cui si producono flussi e si generano economie territoriali nonché vengono attivati processi di riqualificazione urbana in grado di innescare strategie e progetti capaci di determinare un’integrazione nel segno della qualità delle funzioni urbane e portuali. Va ricordato che le aree in questione sono già entrate a far parte di una dinamica di sviluppo e rigenerazione grazie ad interventi già realizzati come la riqualificazione della Piazza Fontana Grande e di riqualificazione di piazza dell’orolo io. La finalità da perseguire, quindi, è quella di definire, attraverso la collaborazione tra la Regione Campania, la Citt Metropolitana, Ministero della Difesa l’Autorit Portuale, la Direzione Re ionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania,La Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e Provincia ed il Comune di Castellammare di Stabia,il demanio,gli interventi finalizzati alla riqualificazione del Centro Antico di Castellammare ed in particolare del “Waterfront” e, quindi, atti are un’azione inte rata e coordinata per il ra iun imento del citato obietti o e per l’accesso e l’utilizzo dei finanziamenti che si renderanno disponibili. In sintesi gli obiettivi che si intendono perseguire sono: salvaguardare e rilanciare il Cantiere Navale. Non si può prescindere da questo punto:Fincantieri,Governo e Regione devono dire parole chiare e assumere impegni precisi e definitivi a partire dal tema del bacino di costruzione; trasformare e alorizzare l’area portuale ed i manufatti i i insistenti, anc e mediante decompressione volumetrica, attraverso interventi di restauro, riqualificazione ed opere similari, eliminazione di alcune superfetazioni, individuando la più idonea destinazione per il riuso delle olumetrie dismesse( dalla Colonia Ferro ieri,all’exFea,alla Caserma Cristallini, alle aree militari non più utilizzate) ; arantire la mi liore utilizzazione dell’area, redi endo, a tal fine, le “ linee uida “, per definire la natura e la tipolo ia de li inter enti edilizi per la ri enerazione e riqualificazione dell’area del Porto Commerciale, ed in particolare, per quanto attiene i manufatti ex silos, garantire il restauro e/o la riqualificazione, anc e al fine di indi iduarne la più idonea destinazione per l’e entuale riuso delle volumetrie; procedere alla riqualificazione dei c iosc i dell’acqua della Madonna e de li spazi pubblici c e si verranno a creare a seguito degli abbattimenti dei manufatti che non rivestono alcun pregio arc itettonico. In particolare l’inter ento si sostanzia nella riqualificazione, a li ello urbano, del tratto di banchina antistante la Via Duilio attraverso un parziale diradamento delle strutture edilizie di scarso interesse con la creazione di una piazza a cui corrispondono funzionalità urbane e trattamenti architettonici differenti. In proposito a detto c e l’Autorit Portuale i manifest proprio interesse alla partecipazione per la formazione del PIU’ Europa al fine di individuare, di concerto con il Comunee in coerenza con gli orientamenti strategici comunitari, una idonea destinazione per il riuso delle volumetrie dismesse insistenti sull’are portuale, sottoscri endo con li Enti sopra ric iamati e con l’Amministrazione Comunale apposito protocollo d’intesa per a iare un’azione inte rata e coordinata per il ra iun imento dell’obietti o e per l’accesso e l’utilizzo dei finanziamenti. Centro antico.
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Nella strategia di integrazione va, ovviamente, incluso il Centro Storico la cui rivitalizzazione dipende molto dalla capacità di risultare attrattivo per i visitatori offrendo la più vasta gamma di prestazioni. In esso a fa orita una ospitalit diffusa, ma anc e l’arti ianato ed il commercio al dettaglio; parallelamente alle opere di arredo urbano e restauro dei fabbricati a partire da quelli di maggiore interesse storico-artistico-architettonico. Il processo di riqualificazione e rigenerazione del Centro Antico dovrà prevedere un sistema integrato di interventi che sappiano mettere a confronto le esperienze più svariate e innovative non solo sui temi di natura strettamente urbanistica, ma anche sui profili e sui risvolti socio-economici e culturali nella consape olezza c e l’aspetto meramente tecnico, se non accompagnato da iniziative di carattere economico – sociale, non può risolvere la delicata questione del recupero urbano, inteso non solo come recupero del patrimonio edilizio, bensì come recupero di una vivibilità complessiva. Risanamento edilizio e maggiore dotazione di servizi non possono da soli ridurre la marginalità di insediamenti de radati quali l’ambito su cui si intende inter enire. Con lo s iluppo urbano de li ultimi cinquant’anni, la Citt di Castellammare di Stabia a conosciuto due opposte marginalità in termini geografici ed ambientali: a nord e a sud della zona centrale, laddove si concentrano la maggiore quantità di residenze ed attività commerciali, si sono venute a creare due opposti ambiti territoriali: uno ricco di identità culturale – il Centro Storico – nella parte c e si s iluppa da Piazza Gio anni XXIII fino all’area dei Cantieri Na ali e delle Antic e Terme, l’altro, pri o di qualsiasi connotazione, laddo e, accanto ad inter enti di edilizia economica e popolare, si è verificato il proliferare di un abusivismo edilizio improntato alla mancanza assoluta di qualità. Due opposte marginalità legate ad un unico destino: il declino delle attività produttive nel Centro Storico (Cantieri Navali e Termalismo) e lo spostamento dei suoi abitanti nelle aree periferiche di più recente realizzazione prive di attrezzature e servizi. Il programma strategico della Città, fondato sul tema della riqualificazione urbana e del recupero edilizio, finalizzati alla conservazione della memoria storica cittadina non può tralasciare il recupero del Centro Antico, da attuarsi mediante interventi coordinati di carattere edilizio ed ipotesi di sviluppo socio – economico, attraverso un insieme di misure in grado di salvaguardare e alorizzare l’ambiente storico, inteso come organismo vitale, laddove le relazioni tra passato, presente e futuro prendono forma e contenuto. Oggi si presenta l’ occasione per rilanciare il Cantiere e le Antiche Terme! Realizzazione del solarium-piscina termale-hammam e parcheggi a servizio del complesso delle Antiche Terme di Stabia Per l’area occidentale del complesso delle Antic e Terme di Stabia si ipotizza la realizzazione di interventi finalizzati alla realizzazione di strutture per il benessere, termali e turistiche, a completamento delle funzioni prettamente curative e termali della parte orientale storica del complesso. Dal punto di ista funzionale l’area potr essere finalizzata al turismo-salute ed al fitness, oltre al pubblico che tradizionalmente frequenta gli stabilimenti per le cure termali, l’inter ento di ampliamento dell’area occidentale delle Antic e Terme Stabiane potr puntare ad un pubblico interessato soprattutto ad attività di fitness e benessere associate allo svago e alle attività socio culturali. Inoltre, si considerano importanti le prospettive di utilizzo delle terme per il tempo libero dei giovani e delle popolazioni insediate dell’area metropolitana. Infatti, sempre di più le popolazioni
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delle nostre aree metropolitane esprimono una domanda di spazi ed attività caratterizzate da un’elevata socialitàda perseguire con costi individuali contenuti; l’attività termale consentirebbe l’offerta di uno spazio di questo enere. Dal punto di vista delle attività innovative, in base ad esperienze già avviate in altre strutture per il tempo libero e per il fitness-relax-salute, si potrebbero avanzare proposte migliorative, rivolte ad ospitare installazioni di tipo immersivo-multimediale, dove l’evocazione dell’acqua gioca un ruolo determinante (es. docce di musica, spazi interattivi dove col movimento si attivano suoni e fonti, etc.). Inoltre, come specificato in precedenza, il progetto di completamento dovrà soddisfare i necessari bisogni di posti auto pubblici, ed una corretta fruizione pedonale degli utenti favorendo ed in o liando l’utilizzo della vicina stazione della Circumvesuviana attualmente chiusa. Nel detta lio le funzioni del pro etto di ampliamento dell’area occidentale c e si ipotizzano saranno: • Complesso di piscine termale di acqua solfurea con annessi ser izi per utilizzo sia estivo che invernale; • Centro benessere sul modello dell’Hammam con ser izi e spazi per atti it socio culturali; Parcheggio multipiano; • Accesso pedonale dal piazzale della stazione della Circum esu iana. L’ACCORDO DI PROGRAMMA Lo strumento di attra erso il quale si intende realizzare la strate ia di potenziamento infrastru urale, alorizzazione urbana e s iluppo compe o è l’accordo di pro ramma alla cui sottoscrizione si potrà giungere previo redazione di linee guida. Questo comprender , in un unico piano/progetto, i risultati della pianificazione territoriale e della programmazione economico-finanziaria, della riorganizzazione funzionale e della progettazione urbanistica ed architettonica. L’area si trasformer in un sistema inte rato di luo i e di infrastru ure capaci di funzionare come sorta di “incubatore urbano” per le a it le ate al Can ere ,e al termalismo, all’iden t portuale e dipor s ca o alla qualit del paesa io, al rilancio delle attività produttive compatibili e turistiche. Tale trasformazione rappresenterà una leva per convogliare il dinamismo imprenditoriale improvvisato che sta emergendo, a volte non rispettoso delle regole, con attività in alcuni casi in mano alla criminalità, verso sbocchi legali e coerenti con gli obbiettivi.È necessario costruire un confronto e la condivisione con tutte i soggetti interessati ; La nuo a interfaccia “ci -porto” mira a potenziare alcuni innes , ridise nando li assi di penetrazione e rendendo i arc i più permeabili. L’inter ento pro e uale do r ri uardare sopra u o le aree in cui è par colarmente e idente o i la ne a fra ura esistente tra la ci ed il mare e si e idenzia la necessit di costruire un forte ed a o sistema di relazioni mare-ci . In sintesi l’insieme di tali azioni, nonc è le analisi e le considerazioni c e le anno enerate, mirano a definire il disegno politico dello sviluppo sostenibile in una prospettiva di medio periodo, nonché predisporre le proposte di linee guida per lo sviluppo della ci e del limitrofo territorio di riferimento olte alla con er enza locale, a scala di area asta, di poli c e delle opere pubblic e, della mobilit , dell’urbanistica, dei ser izi sociali per il welfare, di soste no all’occupazione, dell’ambiente, della casa. Sulle tematiche suesposte e sulle relative problematiche avevamo avuto modo di interessare già il Presidente della Regione On. De Luca ( giusta nota inviata nel periodo preelettorale ) al quale a e amo proposto di alutare l’opportunit di sottoscrivere (riguardo a contenuti, risorse,
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progetti, obiettivi concreti, tempi certi e procedure di controllo) unPatto tra la Regione Campania e Castellammare,finalizzato all’ottimale utilizzo dei Fondi Europei, ed al iusto inserimento della Città di Castellammare nell’ambito del Grande Pro etto Pompei, e o i tra le aree economic e speciali. Solo il sinergico e fattivo rapporto di collaborazione tra gli organismi istituzionali consentirà: -di portarea compimento gli interventi per Fincantieri mediante la realizzazione del bacino di costruzione; -di inserire il complesso delle Nuove Terme al centro di un progetto per la costituzione di un centro di riabilitazione (anc e d’intesa con i pri ati), riaprendo le Terme Antic e per il 2017; -di rilanciare la qualit della sanit nel nostro territorio, a cominciare dall’Ospedale S. Leonardo, facendo leva sulle professionalità già esistenti; -di dare una svolta al tema del Sarno, del cui inquinamento Castellammare sopporta i costi più alti; -di sottoscrivere, a bre e, l’intesa tra Comune e Soprintendenza per l’utilizzo della Re ia come sede del Museo e della Scuola di Archeologia; -di a iare un pro etto teso alla alorizzazione de li sca i di Stabia. L’insieme di questi inter enti darebbero una risposta alla crisi delle attività commerciali e porrebbero basi più solide per il rilancio turistico della nostra città; -riprendere il discorso sul MetroStabia, riorganizzando il sistema trasportistico locale e dei parcheggi, ed in particolare quello ferroviario relativo alle stazioni della circumvesuviana ed i colle amenti con trenitalia, alla stazione delle FFSS. L’a io dei la ori per la nuo a stazione di ia Nocera rappresenta un segnale importante. -di riavviare il progetto del risanamento idrogeologico del territorio. 4 AGOSTO
La conferenza di Vozza, il porto, il deserto ed una città ferma
Predica nel deserto Salvatore Vozza, a pochi giorni dalla riunione del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), in calendario per la prossima settimana.
La domanda è semplice: perché, ove si concretizzasse il progetto di una Zona Economica Speciale (comprensiva delle aree portuali di Napoli e Salerno, l’ex Italsider di Bagnoli e una parte dell’area occidentale) , Castellammare dovrebbe restarne fuori? L’idea di una “zona franca”, caratterizzata da agevolazioni e incentivi economici per lo sviluppo di determinate aree, non è cosa nuova: India, Cina, Singapore, Barcellona e Gioia Tauro, tra le altre, hanno scelto tale strumento per dare un decisivo impulso ai territori interessati.
Nel calderone, ancora una volta, il tornaconto del Governo, del Governatore De Luca e del Sindaco della Città Metropolitana De Magistris. In attesa della unificazione delle Autorità Portuali di Napoli e Salerno ( rispetto alla quale De Luca si è detto contrario), è sempre più evidente quanto Castellammare risulti mortalmente schiacciata da logiche rispondenti alle più svariate esigenze: personali, elettorali, post elettorali, governative. Tensioni esterne, pulsioni centralistiche (Napoli-centriche o Salerno-centriche) che la classe dirigente stabiese non è in grado di fronteggiare. Il refrain di questi anni, in fondo, è lo stesso: Castellammare ha smesso di lottare per le sue istanze, ha accettato passivamente il progressivo smantellamento della rete di protezione delle sue esigenze sociali, politiche ed economiche.
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E’ proprio la questione portuale, crediamo, a sintetizzare al me lio lo scenario politico c e desertifica la nostra città da almeno una decade: a dieci anni, infatti, dall’in resso di Stabia nell’area di competenza dell’Autorit Portuale di Napoli, i nostri rappresentanti istituzionali non siedono al tavolo decisionale con la dovuta autorevolezza e fermezza. Se la filiera istituzionale paventata dal Sindaco Pannullo esiste per davvero,infatti, è arrivato già il primo banco di prova: al ta olo con De Luca, Renzi, De Ma istris e l’Autorit Portuale, Castellammare de e tornare quantomeno ad esistere.
Vozza va oltre, consapevole che il treno in arrivo è uno di quelli straordinariamente importanti per la città, perché passa per le stazioni europee, quelle dei fondi, quelle della politica della “sussidiariet ”, quelle c e le ano le istanze localistic e ai riferimenti politici nazionali e sovranazionali. E chiede posizioni nette, a tutti. Senza sconti. A torto o a ragione, è la partita portuale quella da cui, sin dai suoi primi vagiti, sarà possibile tastare il polso (per non dire gli attributi) dell’amministrazione stabiese tar ata Pd. “Castellammare a risarcita”, dice l’ex sindaco ed attuale consigliere comunale. Per il Sarno che ci nega il mare, ma non solo. Non è un ricatto, non ne siamo capaci, purtroppo. Siamo piuttosto di fronte ad un moto di orgoglio, uno scatto agonico ma pur sempre ancora capace di esprimere una qualc e forma di italit . L’unica forma di vita degna di nota, ad ora, nel pianeta stabiese.
Durante il suo intervento, Vozza tratteggia una visione della città e dei suoi due porti. Accenna al fronte mare, a quella colossale occasione mancata, stuprata dagli interessi particolari di alcuni pri ati. L’ennesima ferita incancrenita dalla mancanza di una politica ri orosa ed autore ole sul territorio. Ma saranno le relazioni con l’esterno, con la Re ione, con il Go erno e con i loro rappresentanti a scandire i tempi dell’azione amministrati a di Pannullo e dell’intero Pd.
Vozza propone o provoca? Tende la mano o spinge? Di certo pone un tema, anzi, il tema: una città ferma, incapace di intera ire con l’esterno, è una citt desertificata e destinata alla depressione, culturale prima che economica. Ecco, allora, che la partita portuale cova in sé insidie ed opportunità, acque sorgive ed acque reflue. Oggi siamo la pattumiera di un intero comprensorio: serve uno scatto di reni, un moto di orgoglio ed una visione.
Gruppo Consiliare Per Castellammare
4 agosto 2016 ·
http://www.stabia24.it Castellammare, Vozza e Zingone sul Porto: “Sia riconosciuta centralità per lo sviluppo” (Comunicato Stampa) Castellammare di Stabia – Inserire il waterfront di Castellammare tra le aree economic e speciali è la proposta c e il ruppo…
Gruppo Consiliare Per Castellammare
4 agosto 2016 ·
http://www.ilcorrierino.com VIDEO – Salvatore Vozza su porto e Centro Antico : Il consigliere comunale stabiese: Gruppo Consiliare Per Castellammare
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5 agosto 2016 · Su Il Mattino in edicola oggi la proposta del gruppo PerCastellammare sul possibile accordo di programma per il futuro delle aree strategiche della nostra città. #castellammare Gruppo Consiliare Per Castellammare 5 agosto 2016 · Le Cronache
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 10 settembre 2016 · Comunicato Stampa Presunte pressioni nei confronti della Segretaria Generale e assunzioni alla Buttol Il Gruppo Consiliare Per Castellammare chiede chiarezza: “Presenteremo un ‘interrogazione al sindaco: dia subito risposte alla città’’ Castellammare di Stabia. ‘’Le notizie riportate o i dalla stampa, se ere – commentano i consiglieri Salvatore Vozza e Alessandro Zingone – svelerebbero davvero modalità e comportamenti ben lontani dalla trasparenza e dalla correttezza che dovrebbe essere alla base dell’a ire di c i a responsabilit pubblic e. La Se retaria Generale del Comune si sarebbe dimessa da alcune responsabilità di dirigente, perché oggetto di pressioni da parte di un consi liere comunale; l’assessore alestrieri sarebbe c iamato in causa per l’assunzione di un suo parente alla “sempre in proro a” uttol’’. Chiarezza e trasparenza quella richiesta dai due esponenti dell’opposizione: “Il Sindaco – affermano Vozza e Zingone – avrebbe dovuto sentire il bisogno già da qualche tempo di fare chiarezza sulle assunzioni stagionali clientelari di parenti e amici dei consiglieri comunali della maggioranza fatte dalla Buttol. Ma non era stata incaricata la dottoressa Minucci – si chiedono – di fare una verifica sulle procedure adottate per le assunzioni? Esiste una relazione, è possibile renderla pubblica? Il Sindaco dovrebbe sentire il bisogno oggi di fare finalmente chiarezza: a ma ior ra ione nel momento in cui iene tirato in ballo un suo assessore per un’assunzione di favore fatta dalla Buttol, e data la circostanza grave- nonostante gli annunci , nei mesi scorsi, dello stesso vicesindaco che tutto si sarebbe risolto velocemente- che nessuna risposta, dal mese di
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iu no è stata data alla stazione unica appaltante circa l’offerta anomala fatta dall’azienda c e, risulterebbe incitrice dell’appalto. Intanto la uttol prose ue nell’affidamento pro isorio a prezzo pieno e senza ribasso e riceve anche altri affidamenti per diverse decine di migliaia di euro’’. Su questo tema, già nei mesi scorsi il gruppo consiliare Per Castellammare aveva chiesto delucidazioni con lettere scritte e interro azioni . “Se risultassero confermate le ragioni che hanno portato alle dimissioni della Dottoressa Cinque, il Sindaco avrebbe il dovere di chiarire alla città come effettivamente sono andate le cose. In queste settimane abbiamo presentato proposte in positivo su temi che interessano la città, così come non abbiamo esitato, allo stesso tempo, a denunciare alla Ma istratura li aspetti c e anno fatto emer ere l’esistenza del oto di scambio e del mercato clientelare delle assunzioni. Aspettiamo con rispetto l’esito. Sul piano politico – concludono Vozza e Zingone – servono correzioni, serve chiarezza e se necessario serve mandare a casa c i si è macc iato di comportamenti poco trasparenti’’. Gruppo Consiliare Per Castellammare 19 settembre 2016 · interrogazione presentata dal nostro gruppo al sindaco e al l’assessore al ramo relativamente ai lavori che interessano via Santa Maria dell’Orto – via Catello Fusco . La segnalazione ci è giunta dai cittadini attraverso la nostra pagina…….. Gruppo Consiliare Per Castellammare 19 settembre 2016 Castellammare non può perdere la scuola di restauro Scuola post laurea in archeologia nel Polverificio Borbonico di Scafati Il gruppo Per Castellammare incalza l’Amministrazione “Perc non si firma la con enzione per la Re ia di Quisisana?” Castellammare di Stabia. “Perc non si firma la con enzione con la Soprintendenza arc eolo ica di Pompei per la Re ia di Quisisana?” Se lo c iedono in una interro azione ur ente i due consiglieri comunali del gruppo Per Castellammare, Alessandro Zingone e Salvatore Vozza. C e al primo cittadino di Castellammare pon ono altre domande sul tema: “”Quale iniziativa l’Amministrazione comunale intende ur entemente mettere in campo, a partire dalla convocazione di un consiglio comunale aperto al quale invitare a partecipare lo stesso soprintendente Osanna, perché – pur apprezzando l’iniziati a di aprire a Scafati una scuola post-laurea in arc eolo ia nell’ottica dello s iluppo inte rato territoriale – tale iniziativa prevista nel Polverificio borbonico non annulli – di fatto – l’impe no del Mibact e della Soprintendenza archeologica di Pompei di aprire a Quisisana una Scuola di alta formazione, così come previsto dal finanziamento Cipe del 1999 e da tutti i successi i atti e accordi sottoscritti”. Il riferimento è ad un’inter ista dello stesso Soprintendente pubblicata il 18 settembre sul quotidiano La Repubblica, nella quale Massimo Osanna, a illustrato il pro etto per creare “in sintonia con il rettore Gaetano Manfredi una scuola di specializzazione post laurea che abbia
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Pompei come epicentro, palestra straordinaria per la formazione degli studenti. La scuola deve coin ol ere Miur e Mibact” e a detto di a er indi iduato come sede per tale scuola “il Pol erificio borbonico di Scafati, da aprile proprietà della soprintendenza. Vogliamo farne luogo di deposito, con locali e laboratori visitabili: quel museo mancante di Pompei, punto di arrivo di una visita agli scavi, da collegare al sito con una navetta su monorotaia lunga 1,4 chilometri. Il complesso è inserito in parco, un lembo di campa na esu iana ancora intatta”, specificando c e la presenza di tanti studenti a Scafati “cambierebbe le dinamic e territoriali” Una decisione – spiegano i consiglieri comunali Zingone e Vozza, che rischia di far passare in secondo piano la Reggia di Quisisana. Senza dimenticare che il restauro del Palazzo reale di Quisisana, di proprietà comunale, è stato finanziato con deliberazione CIPE n. 162 del 6 agosto 1999 per un importo di 19.665.000,00 euro, al fine di ospitare una Scuola di alta formazione in restauro e la nuo a sede del museo statale “Antiquarium stabiano” di Castellammare di Stabia, chiuso dal 1997. Il ruppo Per Castellammare e idenzia anc e come: “il “Protocollo d’intesa per la istituzione della sede distaccata di Castellammare di Stabia dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro”, firmato in data 11 aprile 2008 a Roma presso l’Ufficio del Segretario Generale del Mibact da Mibact, Istituto superiore per la conservazione e il restauro (Iscr) , Direzione regionale per i beni culturali e il paesaggio della Campania, Regione Campania, Provincia di Napoli e Comune di Castellammare di Stabia, prevedeva che una sede distaccata dell’Iscr venisse portata nell’area vesuviana e che, inoltre, nel dicembre 2009 fu sottoscritta a Napoli, presso la sede della Direzione regionale per i beni culturali e il paesaggio della Campania, la “Con enzione tra Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Campania, Provincia di Napoli, Città di Castellammare di Stabia e Università Suor Orsola Benincasa di Napoli per la costituzione di un Gruppo di lavoro tecnico per la elaborazione di un pro etto di utilizzo e estione del Palazzo reale di Quisisiana”. Vozza e Zingone ricordano come il Consiglio comunale di Castellammare di Stabia abbia approvato all’unanimit il iorno 6 febbraio 2010 due delibere relati e al Palazzo reale di Quisisana, e precisamente la D.C. n. 31 del 6 febbraio 2010 ad o etto “Palazzo Reale Quisisana – Presa d’atto verbale conclusivo tavolo tecnico, corredato da rilievi planimetrici, Piano di utilizzo e gestione, Con enzione” e la D.C. n. 32 del 6 febbraio 2010 ad o etto “Palazzo Reale di Quisisana – formalizzazione rapporto con Università Suor Orsola Benincasa di Napoli per Scuola quinquennale di Restauro”. E c e, inoltre, nell’a osto del 2015 sia stato proprio il Ministro dei eni Culturali Dario Francesc ini in un’inter ista al Corriere della Sera a dic iarare di oler istituire razie alla disponibilità di 6 milioni di euro una Scuola del Patrimonio aperta sia agli studenti italiani che abbiano i concluso l’iter uni ersitario (laurea più master) c e a studenti stranieri, a iun endo: “Abbiamo indi iduato la sede, la Re ia borbonica di Quisisana a Castellammare di Stabia, ripristinata da poco tempo e inutilizzata. Pensiamo a una scuola che si basi su alcuni piloni formati i: la tutela, il restauro, la alorizzazione, una sezione dedicata all’arc eolo ia in collaborazione con la prestigiosa Scuola archeologica di Atene. La vicinanza della reggia con Pompei realizzerà un asse con le nostre eccellenze in quel campo. Nasceranno nuove professionalit nel nostro Paese” Gruppo Consiliare Per Castellammare 21 settembre 2016 · COMUNICATO STAMPA
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Villa Comunale, Casa del Fascio e Corso De Gasperi Il gruppo per Castellammare chiede chiarezza a Pannullo: “Dica alla città cosa sta accadendo su questi tre grandi progetti” Il gruppo Per Castellammare porta in aula, nel Consiglio Comunale di domani, la discussione su Villa Comunale, Palazzo del Fascio e Corso De Gasperi. Tre temi cari agli stabiesi su cui i consiglieri comunali Alessandro Zingone e Salvatore Vozza Interrogheranno l’Amministrazione Comunale . I due consiglieri nel testo dell’interrogazione presentata lo scorso luglio chiedono, per ciascuno di questi cantieri, di conoscere per: 1) la VILLA COMUNALE: le motivazioni che hanno portato al fermo dei lavori, quale progetto è in esecuzione e se sono inter enute arianti alla ori inaria pro ettazione e nel caso l’iter adottato per l’appro azione. Inoltre l’attuale crono pro ramma con indicazione del termine di ultimazione lavori e del collaudo, gli atti di impegno della copertura finanziaria, gli importi erogati alla attuale impresa esecutrice e lo stato del rapporto con la precedente ditta, nonché le cause che hanno portato alla rescissione contrattuale con la stessa; 2) la CASA del FASCIO: le motivazioni che hanno portato al fermo dei lavori e gli accorgimenti adottati nei confronti dell’impresa esecutrice e se è ancora in corso il rapporto contrattuale, le risultanze della consulenza tecnica disposta dal Giudice istruttore per il contenzioso sorto con la ditta, le attività da porre in essere per la ripresa dei lavori, il crono programma, se sono intervenute varianti al progetto iniziale, la copertura finanziaria per il completamento delle opere, l’importo i ero ato all’impresa, il termine di ultimazione la ori e del collaudo; 3) il C.so A. de Gasperi l’impresa (o associazione) a iudicataria dell’appalto, se sono stati autorizzati eventuali subappalti, lo stato attuale dei lavori ed il relativo crono programma, il riferimento finanziario dell’opera, li estremi del pro etto in esecuzione e se sono inter enute eventuali varianti. Inoltre – scrivono Vozza e Zingone – c iediamo di conoscere per l’inter ento in social ousin del quartiere di Savorito, le motivazioni che hanno portato alla sospensione del bando per l’a iudicazione dell’appalto e soprattutto come si intender affrontare le arie fasi delle lavorazioni, in particolare come si andrà a conciliare lo stadio della demolizione dei prefabbricati con la presenza, ne li stessi, dei nuclei familiari, se è stato alutato il trasferimento dell’inquilinato e nel caso in quali alloggi potranno essere sistemati, se sono stati predisposti i criteri per l’asse nazione de li allo i c e resteranno nella disponibilit dell’Ente. Sarebbe, poi, compito dell’amministrazione fornire detta liata informazione sullo stato delle procedure e dei finanziamenti del Contratto di Quartiere. Del resto, spiegano Vozza e Zingone, dovrebbe essere compito dell’amministrazione comunale attivare tutte le iniziative per accertare le responsabilità per i fondi re ocati. Si tratta di di ersi milioni di € e di un danno e idente subito dalla Citt . Gruppo Consiliare Per Castellammare 21 settembre 2016 · COMUNICATO STAMPA Scuola di alta formazione il gruppo PerCastellammare
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chiede un incontro al Soprintendente Massimo Osanna I consiglieri del gruppo Per Castellammare Salvatore Vozza e Alessandro Zingone chiedono un incontro al Soprintendente Massimo Osanna intervenuto sulla vicenda della Scuola di restauro, chiarendo, in una nota stampa, che “la scuola non è a rischio ma è il comune di Castellammare da due anni a non firmare la convenzione”. Castellammare. “Nella nostra nota di lunedì scorso – dichiarano i consiglieri Salvatore Vozza e Alessandro Zingone – chiedevamo all’amministrazione comunale delle risposte su questo. Siamo soddisfatti del fatto che il Soprintendente Osanna sia intervenuto chiarendo i ritardi del comune di Castellammare e mantenendo fermo l’impegno dell’ente da lui diretto. Significativo resta a tutt’o i il silenzio dell’Amministrazione Comunale. Ancora non capiamo il “perc non si firmi la convenzione per la Reggia di Quisisana” . Avevamo chiesto – proseguono i rappresentanti del gruppo Per Castellammare – con un’interrogazione presentata lunedì chiarimenti al Sindaco Antonio Pannullo c iedendo inoltre “quale iniziati a l’Amministrazione comunale intendesse urgentemente mettere in campo, a partire dalla convocazione di un consiglio comunale aperto al quale invitare a partecipare lo stesso soprintendente Osanna. Il gruppo Per Castellammare ricorda c e “il “Protocollo d’intesa per la istituzione della sede distaccata di Castellammare di Stabia dell’Istituto Superiore per la Conser azione e il Restauro”, firmato in data 11 aprile 2008 a Roma presso l’Ufficio del Segretario Generale del Mibact da Mibact, Istituto superiore per la conservazione e il restauro (Iscr) , Direzione regionale per i beni culturali e il paesaggio della Campania, Regione Campania, Provincia di Napoli e Comune di Castellammare di Stabia, prevedeva che una sede distaccata dell’Iscr venisse portata nell’area vesuviana e che, inoltre, nel dicembre 2009 fu sottoscritta a Napoli, presso la sede della Direzione regionale per i beni culturali e il paesa io della Campania, la “Con enzione tra Ministero per i eni e le Atti it Culturali, Regione Campania, Provincia di Napoli, Città di Castellammare di Stabia e Università Suor Orsola Benincasa di Napoli per la costituzione di un Gruppo di lavoro tecnico per la elaborazione di un pro etto di utilizzo e estione del Palazzo reale di Quisisiana”. Vozza e Zin one sottolineano come il Consiglio comunale di Castellammare di Stabia abbia appro ato all’unanimit il iorno 6 febbraio 2010 due delibere relative al Palazzo reale di Quisisana, e precisamente la D.C. n. 31 del 6 febbraio 2010 ad o etto “Palazzo Reale Quisisana – Presa d’atto erbale conclusi o ta olo tecnico, corredato da rilievi planimetrici, Piano di utilizzo e estione, Con enzione” e la D.C. n. 32 del 6 febbraio 2010 ad o etto “Palazzo Reale di Quisisana – formalizzazione rapporto con Università Suor Orsola enincasa di Napoli per Scuola quinquennale di Restauro”. E c e, inoltre, nell’a osto del 2015 sia stato proprio il Ministro dei eni Culturali Dario Francesc ini in un’inter ista al Corriere della Sera a dichiarare di voler istituire grazie alla disponibilità di 6 milioni di euro una Scuola del Patrimonio aperta sia agli studenti italiani c e abbiano i concluso l’iter uni ersitario (laurea più master) c e a studenti stranieri, a iun endo: “Abbiamo indi iduato la sede, la Re ia borbonica di Quisisana a Castellammare di Stabia, ripristinata da poco tempo e inutilizzata. Pensiamo a una scuola che si basi su alcuni piloni formativi: la tutela, il restauro, la valorizzazione, una sezione dedicata all’arc eolo ia in collaborazione con la presti iosa Scuola arc eolo ica di Atene. La vicinanza della reggia con Pompei realizzerà un asse con le nostre eccellenze in quel campo. Nasceranno nuo e professionalit nel nostro Paese” . Ringraziamo il Soprintendente Osanna per l’impegno e attendiamo segnali dal sindaco ”
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 22 settembre 2016 · COMUNICATO STAMPA Vozza e Zingone insoddisfatti dalle risposte date in aula Castellammare. Insoddisfatti dalle risposte fornite in aula, i consiglieri del gruppo Per Castellammare, Alessandro Zingone e Salvatore Vozza, la città merita chiarezza “. Le risposte di o i, date in aula dall’amministrazione comunale, alla nostra interrogazione sono state carenti, e i tempi contingentati non hanno consentito l’approfondimento dei diversi punti. Il nostro gruppo è’ interessato alla conclusione dei lavori che interessano la villa comunale ma allo stesso tempo chiediamo sia fatta chiarezza circa i tempi di esecuzione, le responsabilità per la perdita dei finanziamenti. Avevamo chiesto sulla villa di sapere quale progetto è in esecuzione e se sono inter enute arianti alla ori inaria pro ettazione e nel caso l’iter adottato per l’appro azione. Inoltre l’attuale crono pro ramma con indicazione del termine di ultimazione la ori e del collaudo, gli atti di impegno della copertura finanziaria, gli importi erogati alla attuale impresa esecutrice e lo stato del rapporto con la precedente ditta, nonché le cause che hanno portato alla rescissione contrattuale con la stessa” . Importanti anche i temi sollevati dalle altre forze di opposizione con le quali abbiamo firmato la richiesta per la convocazione di un apposito consiglio comunale sui lavori pubblici ” Noi vogliamo avere la certezza che le opere in corso non si blocchino, a partire dalla villa, che non si perdano altre risorse” Gruppo Consiliare Per Castellammare 26 settembre 2016 · Al Dirigente del Settore Economico-Finanziario All’A ocato municipaleDr. D. Cancelmo Al Segretario GeneraleDr. M. Cinque Al Sindaco All’Assessore al ilancio Al Presidente del Consiglio comunale Comune di Castellammare di Stabia E p.c. Al Collegio dei Revisori Comune di Castellammare di stabia Alla Corte dei Conti Sezione regionale di controlloVia Ammiraglio Acton, 3580133 – Napoli Procura regionaleVia Piedigrotta, 6380122 – Napoli Oggetto: richiesta di documentazione ed informazioni relativi alla delibera di Consiglio comunale n°7 del 29.07.2016 ad oggetto “variazione di assestamento generale e verifica e salvaguardia del permanere degli equilibri di bilancio esercizio 2016”…………..
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Gruppo Consiliare Per Castellammare ha aggiunto 2 nuove foto. 27 settembre 2016 · Con gli altri gruppi di opposizione abbiamo presentato oggi una richiesta di consiglio comunale straordinario “considerata l’importanza delle politiche sociali per un Comune come il nostro, dove l’area del bisogno investe sempre più famiglie” 29 Settembre
STABIA TRA IERI E DOMANI: PARLA VOZZA Abbiamo incontrato Salvatore Vozza per provare a ragionare con lui di Castellammare, di quelle che sono le sfide politiche della città, delle prospettive turistiche, del rapporto con il mare e dei cantieri na ali. Lo s uardo è andato oltre, all’intero comprensorio, alle dinamic e politic e che stanno silenziando Stabia da troppo tempo. Partiamo da una considerazione che riteniamo alla base di questo incontro: la sfida politica, da qui ai prossimi dieci anni, è quella turistica. E’ d’accordo? “Si, la sfida turistica è la più importante. Credo che vi siano gli strumenti per portare avanti questa sfida: il Ptr (Piano territoriale regionale)ha definito in maniera intelligente i sistemi territoriali di sviluppo individuando aree su cui occorre tornare a ragionare per organizzare seriamente la sfida turistica. La citt stessa, con il Dos, è dotata di uno strumento c e uarda al turismo.” Purtroppo, ragionando nell’immediato del prossimo quinquennio, non pare realistico puntare sul recupero della balneabilità . Castellammare continuerà ad essere, nel migliore dei casi, una meta-dormitorio? “Castellammare de e sfruttare il suo essere un punto strate ico, una citt cerniera tra Pompei, la penisola, le isole e Napoli. La nostra città deve saper organizzare un sistema di accoglienza, di ristorazione e di servizi che consenta, a chi visita il circondario, di poter tornare a Castellammare e tro are un sistema di qualit . E’ necessario, poi, s iluppare i nostri punti di qualit e nostre “differenze”, come monte Faito. Detto questo, non è pensabile rinunciare al mare: Castellammare merita di essere risarcita per il prezzo pa ato sulla ‘questione Sarno’. Ser e cora io in tal senso, spin endo politicamente per il completamento delle opere di adduzione a mare.” Il “mare negato” è la più grande contraddizione che vive Castellammare e la politica, in tal senso, ha enormi responsabilità. Crede sia possibile riattivare un processo di “riconquista del mare” ancorando tale fase alla riconversione turistica della città? “Il tema del mare è itale: Castellammare non pu continuare a ne arsi il mare. iso na “stappare la citt ”, con due operazioni: non sba liare la pro rammazione su Corso De Gasperi e recuperare il centro antico a partire proprio dal suo rapporto (negato) con il mare. Quella parte di città ha
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bisogno di un grande gesto di fiducia: abbattere i sylos e fare la più grande piazza a mare della Campania. E’ da queste due operazioni c e possiamo pro are a ristabilire un rapporto tra mare e citt .” E’indubbio che gli interessi privati hanno condizionato lo sviluppo della città. Le forze imprenditoriali crede che ostacoleranno questo percorso, oppure no? Penso, ad esempio, a Corso De Gasperi… “Non illudiamoci, l’operazione è molto complessa. A e amo a iato un un ta olo su cui ra ionare insieme, politica ed imprenditoria. Tutta ia, non appena è scattato il Piano Casa, c’è stata una virata. Alcuni, non tutti, appena hanno capito che, invece di liberare la costa, fare opere legate al turismo o all’acco lienza, era possibile fare altro, anno ceduto a tentazioni di di ersa natura. Quando, durante il mio mandato a sindaco, provammo a modificare il Put per innalzare gli standard previsti per le attività terziarie, in modo da portare a Castellammare i posti letto sulla soglia delle 5000 unità ,anche la sinistra stabiese mi paragonò a Gava e Patriarca. Insomma, è chiaro che le difficoltà sono legate sia al mondo politico che a quello imprenditoriale ma non ho dubbi: è questa la batta lia da portare a anti.” La contraddizione del “mare negato” vive anche nelle questioni portuali. Cominciamo da Marina di Stabia: cosa si proponeva di essere il nuovo porto ? Quale visione politica accompagnò quell’operazione imprenditoriale? “Quando abbiamo concepito il pro ramma Più Europa (“Da porto a porto”) , ole amo andare in una direzione precisa: ridise nare la citt all’interno di una pro rammazione or anica. O i è iusto sottolineare c e quell’operazione è riuscita a met , come dimostra Marina di Stabia: per volontà del consiglio comunale di allora ,si decise che si dovessero prima completare le opere a mare e solo dopo realizzare le opere a terra. Ci si preoccupa a c e, facendo l’in erso, non si sarebbero più fatte le opere a mare. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: ancora oggi siamo fermi, per quanto ri uarda le opera a terra.” Ed oggi? Quali prospettive ci sono intorno a quel progetto? “Io continuo a ritenere Marina di Stabia una rande risorsa per la citt , ma quel pro etto necessita di una discussione seria. Occorre grande fermezza per programmare il tipo di sviluppo che vogliamo su Corso De Gasperi e, allo stesso tempo, per dire ai privati che devono realizzare le opere a terra.” Passiamo al Porto antico: a pochi mesi dalla scadenza della concessione dell’Autorità Portuale (avallata dal nostro Comune), dobbiamo giudicare in termini negativi l’operazione che ha dato alla luce “Stabia Main Port.” Il molo di sottoflutto va sfruttato facendo attraccare megayacht? O si può tornare a ragionare d’altro, favorendo l’arrivo di classe media? “Penso c e quella parte del Porto Antico possa essere destinata all’attracco di na i da diporto, ma non esclusi amente. A iun o c e, infatti, rior anizzando quell’area, è possibile anc e fare attraccare na i da crociera: è quella la strada per far di entare Stabia il porto di Pompei.” Sulle dinamiche portuali pesa l’ingresso, da lei voluto fortemente, di Castellammare nell’Autorità Portuale di Napoli. Oggi siamo schiacciati dal dualismo Napoli-Salerno e, con De Luca Governatore, pare difficile che si arrivi all’unificazione delle due Autorità Portuali campane. È stato un errore entrare nell’Autorità Portuale di Napoli?
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“Io sono fa ore ole all’unificazione delle Autorit Portuali, o iamente. Tutta ia non credo c e le nostre difficolt siano ascri ibili alla scelta del 2006 di entrare nell’Autorit Portuale di Napoli: la verità è che quella scelta è stata depotenziata. Chi ha amministrato Castellammare negli ultimi anni non a creduto in quella scommessa. Gli errori dell’Autorit , poi, sono e identi. Ricordo c e siamo ancora in attesa del piano regolatore portuale: questo consentirebbe di organizzare in modo sistematico le attività portuali stabiesi e valutare con maggiore chiarezza cosa è coerente e cosa lo è meno.” Castellammare fuori dalla Zona Economica Speciale: ennesimo schiaffo alla città. Come giudica l’accaduto? “Questo è stato un errore madornale, cui si è contribuito con il silenzio dell’amministrazione comunale. Certamente soffriamo di un dualismo, che finisce per essere inconcludente, tra De Luca e De Magistris. Tutto il dibattito si sofferma su Napoli e Salerno, così la nostra provincia rischia di non tro are più canali di rappresentanza.” E la filiera istituzionale? “La filiera funziona se ai idee e pro etti.” Passiamo ad un’altra pagina dolorosa, quella riguardante i cantieri navali. La sensazione è che quella sia una stagione chiusa: Stabia, prima o poi, ci farà i conti. Quando la città sarà matura per l’elaborazione del lutto della cantieristica navale? “O i non è serio quello c e sta a enendo in Fincantieri. E’ in atto una politica di s uotamento, assottigliando sempre di più la manodopera: è come se si volesse rendere, poco alla volta, indolore la chiusura del cantiere. Io resto convinto che la cantieristica abbia ancora una prospettiva, ma ad una condizione: la realizzazione del bacino di costruzione, “ irando” il cantiere erso o est. In tal modo errebbe anc e liberata l’area portuale: questo, tra l’altro, è assolutamente compatibile con lo s iluppo turistico del porto.” Per far questo occorre una politica capace di interloquire, a livello nazionale, con Fincantieri ed il Governo. La classe politica stabiese è pronta a lavorare in tal senso? “No, ad o i edo solo comizi. Per questo è necessario c e si c ieda c iarezza: ci en a detto se il bacino si può fare e come. Altrimenti ci dicano quali sono le prospettive alternative. Io mi batterò affinc è il bacino en a realizzato, o iamente.” Abbiamo assistito alla riapertura delle antiche terme e si sono fatti i nomi di alcuni possibili offerenti (Ars Nova e Centro Laser, ad esempio). Come giudica queste proposte? E come crede possa essere ripensato il termalismo stabiese? “Si de e tornare a discutere di un pro etto complessi o c e ri uardi li stabilimenti termali, c e io vedo riassunto in questi tre punti: riconversione delle Nuove Terme in un centro di riabilitazione (modello Campolongo); scorporare il parco ed il centro congressi facendo diventare quella una parte al servizio del turismo e per gli eventi; limitare il termale classico alle terme antiche. Si discuta, poi, della forma gestionale dei tre asset. Sono contrario alla endita dell’alber o, ovviamente: non ripiana le perdite e svuota di valore il complesso. Sulle offerte attuali, voglio cogliere il lato positivo: ci sono imprenditori stabiesi che si pongono il tema del rilancio delle terme. Ho tutta ia l’impressione c e non si stanno se uendo delle procedure corrette: il comune,
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senza l’e idenza pubblica, non pu dare nulla in affidamento. Non credo, inoltre, abbia molto senso un piano di in estimento con risorse così limitate.” Il dibattito politico, anche su questo punto, sembra poverissimo. Come valuta le posizioni dell’amministrazione comunale? “La cosa che più mi ha lasciato perplesso è stato cogliere, sia nelle dichiarazioni programmatiche del Sindaco, sia nell’atti it amministrati a di queste settimane, un na i are a ista. Non c’è nessun disegno. Questo non produce idee, non dà nemmeno ai giovani la voglia e la forza di scontrarsi. Non ci sono idee su cui confrontarsi: stiamo dando pericolosamente spazio a piccoli personaggi, a nanetti che si atteggiano ad essere quelli che possono delineare una prospettiva per la citt .” Questi nanetti rientrano nel mondo dell’associazionismo? O sono già seduti in consiglio comunale? “Alcuni sono in consi lio comunale, ma non sono solo lì. Li vedo inseriti nella maggioranza, con una ricetta più o meno di questo tipo: meno discutiamo e più la maggioranza tiene. Siamo di fronte ad una scommessa al ribasso.” Avevamo già denunciato l’impellenza per Castellammare di uscire dall’isolamento politico ed istituzionale. La necessità, dunque, è di tornare a ripensare all’intero comprensorio: con quanta attenzione dobbiamo guardare agli investimenti del governo sull’Alta velocità a Pompei? “Credo c e l’Hub sia utile e c e Castellammare debba essere i ile su quanto sta avvenendo. Si è aperta una possibilità concreta per programmare politiche di sviluppo in questa area e Castellammare deve rientrarci. Al momento non ci siamo minimamente, così come la Regione sembra uardare altro e: quando edo De Luca “asse nare Pompei” ad un pezzo delle correnti interne del Pd, penso che stanno spartendosi il territorio per zone di appartenenza. Ed è un disastro. Castellammare, a quel ta olo, c’è stata male. Anzi malissimo, ma spero si recuperi.” E la partita della Città Metropolitana? Il consiglio metropolitano verrà eletto il 9 ottobre, ma Castellammare resta in silenzio: è un’altra prova di quanto siamo isolati dal punto di vista politico? Vo lio essere c iaro: la prospetti a con cui anno costruito l’Area Metropolitana è inaccettabile. La erit è c e l’Area Metropolitana è di entato lo s abuzzino del comune di Napoli: ser e, nei fatti, a compensare i problemi che sorgono nel comune capoluogo. Una fabbrica di poltrone. Possibile che arriviamo ad eleggere il consiglio dell’Area metropolitana e non c’è un pro ramma? Ad o i, confesso, non so se andr a otare.” Regione Campania Napoli stabia castellammare mauro malafronte intervista Vozza Gruppo Consiliare Per Castellammare 6 ottobre 2016 ·
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“La nostra Città ha fin troppe sfide da vincere e problemi urgenti da risolvere perché il confronto politico possa ancora attardarsi sul problema delle assunzioni clientelari fatte dalla Buttol. Di questa vicenda speriamo se ne occupi la Magistratura, accertando come si sono svolte le cose e se si profilano responsabilità. La questione però emersa in questi giorni, per alcuni aspetti è più seria e inquietante e non riguarda la magistratura, ma la politica e i comportamenti che dovrebbero ispirare chi ricopre responsabilità pubbliche: consigliere o assessore che sia. L’assessore alestrieri a smentito con fermezza c e alla uttol sia stato assunto un suo parente. Se ha ragione, merita le scuse di tutti quelli che hanno adombrato un suo coinvolgimento. Noi per primi gli anticipiamo pubblicamente le nostre. Se risultasse, in ece, c e l’assunzione ci sia affetti amente stata, al comportamento clientelare si aggiungerebbe quello del racconta frottole: del bugiardo. E in questo caso si dovrebbe dimettere, e anche subito. Il Sindaco aveva la possibilità nelle scorse settimane, come pure gli avevamo chiesto, di chiudere questa vicenda intervenendo e chiarendo come stavano le cose. Oggi non può più esimersi dal farlo. E non può più esimersi dal chiarire perché dopo oltre 4 mesi gli uffici non hanno valutato se vi è stata o meno un’offerta anomale nella ara milionaria dei rifiuti. Quattro mesi, tre trascorsi sotto la guida della nuova giunta Pannullo, in cui la Buttol ha continuato a estire il ser izio a tariffa piena, con l’a iunta di laute inte razioni per li inter enti supplementari. Non ci si en a a dire c e mentre c’è c i la ora per la citt , altri pensano solo a frenare l‘azione di governo. Le cose non stanno così, lo dimostrano le proposte che abbiamo presentato in Consiglio Comunale;lo certifica che i prossimi 4 Consigli Comunali si svolgeranno perché richiesti delle opposizioni : l’ 11 ottobre sulle opere pubblic e , il 17 sulle politic e sociali, il 20 sull’Urbanistica, il 3 novembre sul dissesto idrogeologico e il ciclo dei rifiuti. Domani mattina , inoltre, depositeremo anche la mozione per impegnare il Consiglio Comunale sulla ripubblicizzazione dell’acqua. Come ruppo di opposizione- concludono i consiglieri – il 13 faremo un’assemblea pubblica in cui illustreremo i nostri primi 100 giorni in vista di un appuntamento programmatico che terremo il mese prossimo”. Alessandro Zingone e Salvatore Vozza Gruppo Consiliare Per Castellammare 7 ottobre 2016 · Castellammare: I consiglieri del gruppo Per Castellammare , Alessandro Zingone e Salvatore Vozza, hanno protocollato questa mattina una interrogazione rivolta al Sindaco e al l’assessore all’Urbanistica in merito alle procedure di regolarizzazione degli occupanti degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. ” I sottoscritti consiglieri si legge nel testo chiedono all’amministrazione comunale quali provvedimenti intende adottare per
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l’attuazione della Legge Regionale 1/2012 articolo 16 e Legge Regionale 5/2013 articolo 48 che consente ai comuni di avviare le procedure di regolarizzazione degli occupanti . Problema che investe oltre novanta famiglie che hanno già ricevuto l’avviso di sfratto”
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Oggi in Consiglio Comunale ttp://www.ilcorrierino.com/…/le-opposizioni-scemp…/259. tml VIDEO – Le opposizioni: Sulle tre grandi opere pubbliche di Castellammare (Villa Comunale, corso de Gasperi e Palazzo del fascio) intervengono le forze di opposizioni. Gruppo Consiliare Per Castellammare 15 ottobre 2016 · COMUNICATO STAMPA CASTELLAMMARE: Arriva lunedì in Consiglio Comunale la discussione sulla mozione per l’Acqua Pubblica presentata dalle opposizioni. Un testo articolato su cui si aprirà il confronto in aula per ” promuovere una riunione con gli altri Sindaci e i comitati che si stanno da tempo battendo per la ripubblicizzazione dell’acqua, per . Gruppo Consiliare Per Castellammare 16 ottobre 2016 · Politiche Sociali :Dalla Romano in poi un disastro Oggi su Metropolis Gruppo Consiliare Per Castellammare 18 ottobre 2016 · Programmazione pubblica ed investimenti dei privati per ridisegnare Castellammare e rilanciare la città . Arriva in aula la mozione sull’urbanistica Castellammare di Stabia : Sarà discussa giovedì , nel corso del Consiglio Comunale, richiesto dalle opposizioni, la mozione sull’urbanistica , presentata lo scorso luglio, insieme ad altre, dal gruppo consiliare Per Castellammare.
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 20 ottobre 2016 · Il Consiglio Comunale , oggi, ha approvato la nostra mozione e un ordine del giorno proposto dalla maggioranza. Consideriamo quanto è accaduto un risultato positivo frutto della sfida sui contenuti che le opposizioni hanno lanciato nell’interesse della città. La mozione fa uscire la città da una fase di stallo,le consente di dotarsi con poche atti del Puc, apre una nuova pagina nei rapporti e nella collaborazione con i privati che vogliono investire. Non ci fermiamo qui! Continueremo ad avanzare proposte:abbiamo presentato oggi la richiesta di convocazione del consiglio per discutere delle Terme, il 3 novembre e’ , invece, e ‘ stato fissato il consiglio per discutere sempre su nostra richiesta del Dissesto idrogeologico e ciclo dei rifiuti. Gruppo Consiliare Per Castellammare Gruppo ConsiliarePer Castellammare 21 ottobre 2016 Castellammare : Si svolgerà domani , sabato 22 ottobre alle ore 11, 30 , presso la sede dell’Associazione Per Castellammare una conferenza stampa del gruppo consiliare . I consiglieri Salvatore Vozza e Alessandro Zingone incontreranno i giornalisti in vista dell’assemblea cittadina fissata per il prossimo 28 Ottobre . Nel corso della conferenza stampa saranno illustrati tra l’altro, i dettagli dell’assemblea voluta per presentare il lavoro svolto in questi mesi , i risultati ottenuti, a partire dall’approvazione della mozione sull’urbanistica “.Continueremo, nell’interesse della città, ad avanzare proposte e a confrontarci con i cittadini e in Consiglio Comunale.Terme e lavoro, dissesto idrogeologico, ciclo dei rifiuti , dissesto finanziario , quartieri, sono alcuni degli argomenti sui quali si articolerà la nostra iniziativa”Gruppo Consiliare Per Castellammare
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ttp://www.stabiac annel.it/…/ Castellammare – Vozza: «Nessuna proposta in campo da questa amministrazione» Maggioranza ed opposizione a Castellammare di Stabia sembrano lavorare in simbiosi. Almeno questo è quello c e è emerso dalle risultanze dell’ultimo… Gruppo Consiliare Per Castellammare 23 ottobre 2016 · Comunicato Stampa Vozza e Zingone :” Si convochi la conferenza dei capigruppo per evitare la perdita dell’immobile ex Multiservizi” . Castellammare 23 Ottobre- I consiglieri del gruppo Per Castellammare Alessandro Zingone e Salvatore Vozza chiedono la convocazione per domani della conferenza dei capigruppo
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“La Città il 27 di ottobre, tra pochi giorni, nel quasi totale silenzio , rischia di ricevere un altro colpo: sar messo all’asta l’immobile dell’ex azienda dei trasporti, conferito alla Multiservizi per effetto della fusione fatta negli anni scorsi. Il fallimento della Multiservizi, con le ruberie ampiamente accertate dalla Magistratura, si trascina dietro anche un immobile di valore acquistato negli anni 90 dal Comune.Si può ancora fare qualcosa per bloccare l’asta del 27 Ottobre? Si c iedono Vozza e Zin one Noi c iediamo al Sindaco e al Presidente del Consiglio di convocare per domani la conferenza dei capigruppo, cui invitare anche il curatore fallimentare, per valutare le possibili iniziative da compiere”. Gruppo Consiliare Per Castellammare 25 ottobre 2016 · COMUNICATO STAMPA Il gruppo consiliare Per Castellammare: “Segnalateci le anomalie” I consiglieri del gruppo Per Castellammare, Salvatore Vozza e Alessandro Zingone ritornano sul caso Soget ribadendo la richiesta a segnalare le anomalie . “La settimana scorsa – commentano Vozza e Zingone – avevamo espresso la necessità di voler vederci chiaro in merito alle segnalazioni che ci erano giunte sui colloqui fatti alla Soget . Gruppo Consiliare Per Castellammare 26 ottobre 2016 · Vozza e Zingone sul tema del lavoro nessuna concessione . Venerdì assemblea pubblica all’hotel Stabia Castellammare: “Quello che sta accadendo in queste ore in città rispetto alle assunzioni alla Soget ci preoccupa molto ” dichiarano in una nota i consiglieri del gruppo Per Castellammare , Salvatore Vozza e Alessandro Zingone . “Nei giorni scorsi e ancora ieri abbiamo chiesto ai giovani di inviarci segnalazioni rispetto alle modalità in cui si sono svolti i colloqui. Quello…
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Gruppo Consiliare Per Castellammare . 28 ottobre 2016 · La nostra lettera consegnata stasera nel corso dell’Assemblea
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Castellammare – Vozza e Zingone: «Le ragioni per continuare a lavorare… Per Castellammare» «Trova conferma la sensazione che a vincere le elezioni sia stato un cartello elettorale che conteneva al suo interno cose diverse, per niente unito dalla condivisione di un programma, che peraltro continua a mancare, e di conseguenza senza idee chiare sulla città». «Abbiamo con ocato l’iniziati a di questa sera per mantenere l’impe no assunto con oi in questa stessa sala all’indomani del oto, e per dar i conto del la oro fatto in questi mesi». Così si sono espressi i consiglieri del gruppo Per Castellammare, Salvatore Vozza e Alessandro Zingone, in occasione dell’assemblea indetta all’Hotel Stabia per tracciare un bilancio dei primi 100 giorni all’opposizione. «L’insediamento del Consi lio è a enuto il 25 di lu lio – hanno spiegato Vozza e Zingone -, è un tempo breve per trarre conclusioni e dare giudizi definitivi sulle reali capacità di questa maggioranza di imprimere una svolta nella vita della città. In queste settimane di lavoro trova conferma, però, la sensazione che avevamo denunciato in campagna elettorale: quella che a vincere le elezioni fosse stato un cartello elettorale che conteneva al suo interno cose diverse, per niente unito dalla condivisione di un programma – che peraltro continua a mancare – e di conseguenza senza idee chiare sulla città. Sono tante le cose accadute che potrebbero confermare tutto ciò: la mancanza di una visione sulla città, la composizione della giunta, la parentopoli nelle assunzioni alla Buttol, quelle clientelari di queste ore alla Soget, la situazione delle Terme, una politica fatta di annunci, i milioni non veri stanziati per Castellammare razie alla cosiddetta “filiera istituzionale”. In questi mesi sempre per le stesse risorse, legate alla Villa, alla Casa del Fascio e a Corso De Gasperi, sono stati fatti almeno treo quattro comunicati stampa. La Citt , ma anc e l’intero Paese, stanno i endo un momento particolarmente difficile, le fasce di emarginazione, di sofferenza sono notevolmente aumentate; la politica e chi vi è impegnato non è vista con particolare simpatia, per questo oggi, ancora più che nel passato, occorre fornire prova di grande serietà, di maggiore trasparenza, di capacità di proporre soluzioni credibili almeno per alcuni dei principali problemi. Il ruppo consiliare “Per Castellammare” anc e in ra ione di questo momento e in coerenza con il modo come ci siamo presentati in campagna elettorale, – con le nostre candidate e i nostri candidati, con la proposta di giunta, con un programma chiaro – ha scelto la strada della sfida positiva dei contenuti e delle soluzioni utili per la città, evitando polemiche e chiacchiericci inutili. Non ci siamo, quindi, fermati al solo giudizio – che ribadiamo – sul tipo di ammucchiata elettorale, sui comportamenti adoperati per raccogliere voti, che abbiamo denunciato, alla Commissione Antimafia e alla Magistratura, prima e dopo la campagna elettorale; semmai ce ne fosse stato bisogno, le cambiali pagate con le assunzioni fatte in Villa, alla Buttol e alla Soget, ci danno ragione. Sbaglia il Sindaco ogni volta che si pone il problema della trasparenza per le assunzioni, a minimizzare, ad affermare che non è successo niente. È una scelta miope che non serve ad
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abbassare le tensioni esistenti nella stessa maggioranza, i cui componenti però dovrebbero indignarsi di più per i metodi usati nelle assunzioni! Abbiamo presentato, insieme con gli altri gruppi di opposizione diverse mozioni su: urbanistica discussa il 20 di questo mese, dissesto idrogeologico, ciclo dei rifiuti e dissesto finanziario poste all’o.d. . del Consi lio del 4 no em-bre. Abbiamo ric iesto consi li comunali, se ne sono i s olti sul tema, dell’Acqua pubblica e delle politiche sociali; resta quello per le Terme che verrà convocato a breve. Nel Consiglio dedicato alle Terme presenteremo una nostra proposta, proveremo a dare un contributo per il problema dei lavoratori e sul nodo della privatizzazione. Realizzare il polo Termale, Riabilitativo, Congressuale è una sfida che Castellammare può vincere. Abbiamo presentato richieste di documentazione, interrogazioni, un emendamento accolto al regolamento di contabilità per i debiti fuori bilancio (tutta la documentazione è disponibile sulla pa ina fb del “ ruppopercastellammare”). Abbiamo dato atto alla maggioranza di non essersi sottratta al confronto facendo venir meno il numero legale, mezzuccio frequentemente utilizzato nel passato, e altresì sottolineato con forza c e l’Amministrazione non a co-munque prodotto atti deliberativi su cui discutere in Consiglio. Maggioranza e Sindaco in Consiglio sono, invece, apparsi in affanno e in difficoltà. È stato così, non solo per la Sanità e Politiche Sociali, ma in particolare con il voto sulla mozione per la ripubblicizzazione dell’acqua; ancor di più è apparsa e idente la mancanza di qualsiasi pro etto per la citt quando è stato affrontato il nodo dell’urbanistica: il consi lio a appro ato sia la mozione presentata dalle opposizioni, c e l’ordine del iorno impro isato della ma ioranza. È stato un passo avanti per Castellammare. Vigileremo affinché la mozio-ne, che rappresenta un atto impegnativo, sia attuata in tutti i sui punti. Le sfide poste di fronte alla Città sono impegnative, e anche le nostre proposte devono esserne all’altezza. Abbiamo pro ato, infatti, col nostro pro ramma a misurarci su questo terreno. Auspichiamo che alcuni punti rappresentino priorità programmatiche e di lavoro: uscire dal dissesto deve essere considerata la prima urgenza sulla quale misurarci tutti. Manca ancora un piano, la commissione straordinaria di liquidazione è bloccata e nei fatti ha sforato i tempi asse nati. Spetta al Consi lio riprendere questo tema c e risc ia di bloccare l’atti it amministrativa, cosi come la riorganizzare della macchina comunale, e ha come effetto quello di scaricare ancora per molto tempo l’aumento del costo dei ser izi sulle fami lie. I contenuti della mozione da noi presentata rispondono a questa esigenza. In questa ottica va implementata la forza del Partenariato Pubblico Privato. Già diversi Comuni, anche importanti, hanno attivato programmi in tal senso ispirandosi a forme di partenariato pubblico-privato, particolarmente adoperato nella disciplina urbanistica, utilizzando la le a dello “scambio urbanistico” come
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strumento per sopperire alla mancanza di risorse pubbliche; completare l’ade uamento del Puc per a ere re ole e strumenti ade uati per rilanciare la pro rammazione, l’uso corretto del territorio e attrarre risorse pubblic e e pri ate; definire le scelte e i progetti, sulla base di quando previsto dal DOS, da intendersi quale programma plurien-nale degli interventi, per utilizzare pienamente i fondi europei derivanti dalla nuova programmazione già in corso.
Se è indispensabile, per il bene della città cogliere tutte le opportunità, è altresì necessario riavviare la programmazione per accedere ai Fondi Strutturali 2014-2020 POR CAMPANIA FESR 2014 – 2020. L’allocazione delle risorse per il POR FESR 2014-2020 per la Regione Campania è di 4 miliardi e 113 milioni di euro, di cui più di 3 miliardi a valere sul FESR. Tra l’altro per la realizzazione de li inter enti si potrebbe anc e alutare l’opportunit di stipulare, d’intesa con il Go erno, la Re ione altri Enti un CONTRATTO ISITUZIONALE di SVILUPPO in attuazione del Decreto Legislativo 31 ma io 2011, n. 88 “Disposizioni in materia di risorse a iunti e ed inter enti speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma dell’art. 16 della le e 5 ma io 2009, n. 42”; la protezione, la promozione e lo sviluppo del patrimonio culturale sono considerati asset potenzialmente decisivi. A tal fine Castellammare non deve perdere l’occasione del pro ramma Pon Attrattori culturali 2014-2020, destinato esclusivamente a beneficio delle “re ioni meno s iluppate” del Sud: il bud et complessi o è di 490,9 milioni di euro, di cui 368,2 milioni di euro a valere sui fondi strutturali europei (FESR) e 122,7 milioni di euro di cofinanzia-mento nazionale;è necessario definire i contenuti di un vero e proprio accordo di programma tra la Regione e la nostra Città, come è avvenuto tra il Governo e la Città di Napoli. Superare la carenza di pro ettualit puntando anc e sull’apporto di professionalit esterne. Le sole professio-nalità interne, seppur valide, essendo già impegnate nella evasione degli ordinari compiti d’istituto, non riescono a produrre, nei rigidi tempi scanditi dalle procedure europee, i pro ressi i li elli di pro ettazione tali da poter arantire l’accesso ai finanziamenti e, quindi, l’attuazione concreta delle opere e dei pro rammi e dei relati i finanziamenti. Per superare quanto innanzi prospettato, si rende necessario preliminarmente stipulare apposite convenzioni con strutture tecniche in grado di poter guidare, indirizzare ed accompagnare le varie fasi dei procedimenti di accesso ai finanziamenti fino alla realizzazione degli interventi. Analogamente con quegli organismi incaricati delle verifiche e controlli delle proposte progettuali andrebbero sottoscritti specifici protocolli, nel pieno rispetto delle normative, atti a rendere più snelle le procedure anche attra erso l’esplicitazione di pareri preliminari sulla fattibilit dell’opera. Elaborare un piano per il lavoro e per sostenere i lavoratori espulsi utilizzando le risorse disponibili per le aree di crisi. Non stiamo proponendo sfide impossibili, solo quelle necessarie. Non un elenco di temi, ma la scelta di mettere in campo un metodo di lavoro e un programma concreto. Indichiamo la necessità di aprirci, non solo agli apporti indispensabili del Governo, della Regione e della Città Metropolitana, ma al sostegno che può venirci da Invitalia, dalla Soprintendenza, dall’Autorit Portuale, dalla Cassa Depositi e Prestiti, dai Pri ati e da altri. E proponiamo, ancora, un accordo che tenga ben presente i temi che hanno bisogno di essere
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impostati: Terme e Fincantieri, Turismo, area portuale, fronte a mare e via De Gasperi; i quartieri (a partire da Savorito e dal Centro Antico), le scelte per la scuola, le politiche sociali, la alorizzazione della Re ia e dell’area arc eolo ica; la messa in sicurezza e il rilancio del Faito, gli interventi per il Sarno e per valorizzare la risorsa mare. L’ambizione de e essere quella di proporre un modello per inter enire in situazioni complesse. Castellammare, come i accadde per il contratto d’area, potrebbe impe narsi per aprire una nuova sta ione per pro rammare il rilancio di un “sistema complesso” secondo quanto pre isto dal PTR e dal PTCP. A tal fine, abbiamo bisogno, non solo di far convergere risorse pubbliche e private a sostegno di obiettivi chiari e progetti concreti, di non perdere risorse, ma di utilizzare li “spazi” concessi dalle priorit c e sembrano e emer ere nell’a enda del Go erno: scuola, ri enerazione urbana, periferie. Per una serie di errori che si sono accumulati negli anni, abbiamo buttato al vento circa 80 milioni di euro tra risorse pubbliche e private che dovevano servire per cambiare il volto a Savorito e Moscarella. È dai quartieri c e biso na ripartire per ricostruire l’identit della nostra Citt . Una città ricomincia a sperare, a crederci, ad appassionarsi, se avverte, che dal funzionamento dei servizi più elementari qualcosa comincia a cambiare. Ovviamente non può essere tutto e subito, né possiamo caricare addosso tutte queste cose sulla nuova Amministrazione. Noi chiediamo solo che si definiscano un programma e delle priorità, che si smetta di navigare a vista. Chiediamo che la Città si presenti con autorevolezza nelle sedi che contano, non per la protezione di alcuni “pseudo potenti di periferia”, ma per la forza delle sue proposte, dei suoi pro rammi, dei suoi progetti. È ponendo come centrale questo obiettivo ambizioso che il Comune potrebbe organizzare, insieme con gli altri Sindaci, alle parti sociali, a tante competenze, una Conferenza per il rilancio e lo sviluppo del nostro territorio ed è solo muovendosi in questo modo che si costruisce la nuova dimensione della Citt Metropolitana e l’incontro con la pro rammazione re ionale. Il gruppo consiliare Per Castellammare avanza formalmente questa proposta. Noi tutti – uomini e donne, le ragazze e i ragazzi, le competenze che ci hanno sostenuto, gli elettori che ci hanno dato fiducia – sappiamo che la sfida per delineare la possibile rinascita della nostra città e del territorio di riferimento, non è contro qualcuno, contro questa maggioranza, ma è una sfida a noi stessi, al fine di impe narci ancora di più “Per Castellammare”. Quello che sta accadendo, gli appuntamenti che abbiamo ricordato – hanno concluso Vozza e Zingone -, de ono uscire dall’aula consiliare, coin ol ere la citt ed è necessario, pertanto, stabilire un cronoprogramma per incontrare i quartieri, le associazioni e le competenze di cui Castellammare dispone». Gruppo Consiliare Per Castellammare 6 novembre 2016 ·
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COMUNICATO STAMPA ‘’Apportare immediate correzioni al tipo di censimento concordato con la Soget’’ I Gruppi di Opposizione presentano interrogazione Gruppo Consiliare Per Castellammare 7 novembre 2016 · Abbiamo presentato oggi un’interrogazione rispetto alle problematiche relative alla manutenzione stradale e allo stato di alcuni alberi nel quartiere CMI Alessandro Zingone e Salvatore Vozza Gruppo Consiliare Per Castellammare 7 novembre 2016 · Con i capigruppo di Prima Stabia e Movimento Cinque Stelle il nostro Gruppo Consiliare ha protocollato questa mattina un’interrogazione rispetto alle misure per l’occupazione da adottare . Incalziamo l’amministrazione a proporre alla SMA Campania , utilizzando le misure regionali previste dal progetto “Ricollocami” a definire un piano occupazionale che consenta di utilizzare i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo e i disoccupati della nostra città. Gruppo Consiliare Per Castellammare 17 novembre 2016 · Castellammare: La maggioranza diserta l’aula “Quella trovata dalla maggioranza per non presentarsi in Consiglio è stata una scusa” – è il commento a caldo delle opposizioni – rispetto al mancato svolgimento del Consiglio Comunale di questo pomeriggio. Un fatto grave per i rappresentanti dell’opposizione . Le Terme e i Cantieri Navali rappresentano una parte fondamentale dell’identità della Città . Segue testo dell’ordine del giorno Consiglio Comunale del 17 novembre Ordine del Giorno: Creazione del polo Termale, Riabilitativo e Congressuale Stabiese 2 Ordine del Giorno
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Oggetto: Creazione del polo Termale, Riabilitativo e Congressuale Stabiese Le Terme e i Cantieri Navali rappresentano una parte fondamentale dell’identit della Citt . Il Consiglio Comunale considera una priorità rilanciare le attività termali, in quanto strate ic e per l’Ente anc e nell’ottica della alorizzazione del suo patrimonio immobiliare, nonché superare la situazione attuale segnata da evidenti difficoltà, come dimostra la procedura fallimentare in atto. Il duro colpo che sta subendo la città, con la chiusura delle Nuove Terme, la situazione precaria che investe i lavoratori termali e i tanti addetti al settore alberghiero e dei servizi, pesa non solo sulla sua economia, ma anche sul suo “or o lio”, sulla fiducia c e si riesca ad arrestarne il declino. L’Amministrazione Comunale, il Consi lio sono in estiti della responsabilit di mettere in campo proposte e soluzioni credibili da attuare in tempi rapidi e il Consiglio Comunale di questa sera ha il compito di tracciare questo percorso, di indicarne contenuti e scadenze puntuali. La discussione sul perché siamo giunti a questo punto, sugli errori commessi, sulle responsabilità, sulla natura della crisi e delle trasformazioni che sono state vissute dal termalismo in Italia, deve continuare insieme, appunto, alle iniziative da mettere in campo. In primo luo o si e idenzia la necessit di condurre un’attenta alutazione sulle procedure da utilizzare per definire il piano di rilancio e gli obiettivi, i tempi per giungere alla ricerca di un privato cui affidare la gestione. Un piano credibile che indichi anche cosa è realisticamente possibile avviare nel 2017 e ciò che va previsto a partire dal 2018. È necessario, pertanto, tracciare le linee guida di un progetto complessivo per la valorizzazione di tutte le strutture comunali (Antiche e Nuove Terme, Albergo e Centro Congressi). Prima di avviare un percorso separato per Antiche Terme, di definire i periodi di affidamento dello stabilimento ed il relativo canone, è indispensabile una valutazione puntuale sul mercato di riferimento, anche sulla base 3 della considerazione che il Comune di Castellammare, attraverso la propria partecipata, è proprietario di altri assets operanti nel medesimo settore. Bisognerebbe, quindi, pensare ad una procedura che metta a gara non solo la locazione delle strutture, ma anche gli investimenti finalizzati alla manutenzione, alla valorizzazione, al ripristino e alla progettazione delle nuove attività. Aprendo, altresì, alla possibilità, in presenza di un programma chiaro, ad accordi sindacali che accompa nino il processo di rilancio e di pri atizzazione, attra erso l’utilizzo dei nuovi strumenti agevolativi per la ricollocazione della forza lavoro, anche prevedendo un diverso assetto delle qualifiche, delle mansioni e del periodo di lavoro. La salvaguardia dei livelli occupazionali, prevista anche in altri bandi, come nel caso delle Terme di Agnano, quando si vogliono richiedere ulteriori sacrifici ai lavoratori, è una scelta irrinunciabile. Vanno inoltre evitati gli errori che, sovente, gli enti pubblici hanno commesso e continuano a commettere nella dismissione di propri assets, e cioè generare nel mercato la percezione che il principale obiettivo del Comune sia quello di liberarsi di un problema, anziché quello di cedere una struttura capace di generare reddito, con la conseguenza che si attraggono alla competizione solo figure imprenditoriali di secondo piano.
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Occorrerebbe anche una valutazione rapida ma attenta per comprendere le ragioni che hanno prodotto il fallimento dei tentativi di privatizzazioni già effettuati, per esaminare i rilievi e le proposte pervenute. Il Consiglio ritiene che il Comune si debba fare parte attiva catalizzando soggetti istituzionali al fine di dotarsi delle necessarie competenze e risorse per la predisposizione di un progetto di più ampio respiro finalizzato alla creazione del Polo Termale, Riabilitativo e Congressuale Stabiese. Il coinvolgimento di soggetti istituzionali, quali la Regione Campania, il Ministero dello Sviluppo Economico, Invitalia, Italia Lavoro, Cassa Depositi e Prestiti, potrebbero contribuire al processo di valorizzazione delle strutture comunali (Antiche e Nuo e Terme) e creare le precondizioni e l’interesse dei ruppi locali, nazionali e internazionali operanti nei settori di riferimento. 4 Il Comune, oltretutto, si troverebbe ad avanzare una proposta in una fase assolutamente propizia poiché sia la Regione Campania sia il Governo sono attualmente impe nati nell’indi iduazione di risorse per finanziare inter enti infrastrutturali e strumenti per il sostegno dei lavoratori fuoriusciti dal mondo del lavoro. La Regione Campania, infatti, dovrebbe a breve definire gli interventi e la ripartizione delle risorse per le “Aree di Crisi”, e per la oratori coin olti da li ammortizzatori sociali ordinari e i giovani disoccupati (il Ministero del lavoro, attraverso la società Italia Lavoro Spa, ha predisposto una serie di misure agevolative, oltre alle misure ordinarie previste per il prossimo triennio dalla nuova legge di stabilità). Il pro ramma per le “Aree di Crisi” di enta, dunque, per Castellammare importante per accedere agli strumenti finanziari individuati a sostegno degli investimenti. In italia e S iluppo Campania per l’attuazione del pro ramma ri estono una funzione decisiva. Sono questi gli ulteriori motivi, per gli investimenti infrastrutturali occorrenti per realizzare il Polo Termale, Riabilitativo e Congressuale Stabiese e rilanciare le attività turistiche, ricettive, culturali, per cui lavorare a realizzare un vero e proprio ”Patto per Castellammare”. L’Accordo con la Re ione Campania do rebbe s ilupparsi almeno su tre punti: – Primo punto relativo alle due strutture termali • L’inter ento dell’A enzia di S iluppo In italia per accompa nare il pro etto di privatizzazione; • Le Autorizzazioni per il Centro di Riabilitazione; • Le risorse necessarie per alcune opere quali: A. la riapertura della stazione della Circumvesuviana, (allegato1); B. la realizzazione del 2°lotto delle Antiche Terme (solarium, piscina termale, hammam e parcheggi, allegato 2); C. la ristrutturazione del Centro Congressi (esiste già un progetto). – Secondo punto legato al sostegno ai lavoratori 5 • Rendere disponibili le risorse a soste no dei la oratori, utilizzando le misure per le “Aree di Crisi” e quelle estite da Italia la oro. Mettere in campo un piano c e consenta di a iare l’FKT e la riapertura pro isoria delle Antic e
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Terme . – Terzo punto riferito a temi e progetti a valenza più generale quali: • la ripresa del tema del Parco delle Acque e dell’Osser atorio a Villa Ersilia,* *per rilanciare il tema del Parco delle Acque diventa essenziale riprendere il lavoro conclusivo della convenzione di Ricerca tra il Dipartimento di C imica “Paolo Corradini” dell’Uni ersit de li Studi di Napoli “Federico II” (a cui si sono uniti il Dipartimento di Ingegneria Idraulica Geotecnica e Ambientale, il Dipartimento delle Scienze Biologiche e il Dipartimento di Confi urazione ed Attuazione dell’Arc itettura) e l’Amministrazione Comunale di Castellammare di Stabia. *Villa Ersilia, come in parte era già previsto, potrebbe diventare sede di una fondazione per la tutela e la valorizzazione del patrimonio sorgentizio (rispetto a cui era stata avanzata la richiesta affinché rientrasse nel patrimonio UNESCO) e di un laboratorio accreditato per la caratterizzazione delle acque minerali ai fini della certificazione e di un centro studi per l’utilizzo “medico” e cosmetico (da realizzarsi con la Regione Campania e l’Università degli studi di Napoli) • l’atti azione de li inter enti per recuperare il parco con la firma di un protocollo con la Soprintendenza, al fine dell’utilizzo della Re ia come sede del Museo e della Scuola di Archeologia, • la candidatura della Re ia a ospitare la sede del nascente Distretto Turistico, • l’inter ento, in accordo con l’Autorit Portuale, per il definiti o rilancio del Porto e dell’area portuale, a partire dalla necessit di abbattere i silos per ridare spazi e il mare al centro antico. Il Comune, sulla base di questo quadro di “possibilit ”, de e necessariamente predisporre le linee guida di una business idea, da sfruttare anche per ricevere la collaborazione di detti soggetti istituzionali; nel farlo non può, ovviamente, prescindere dalle attuali condizioni strutturali di parte degli immobili e dalle problematiche giuridiche connesse alla procedura fallimentare della società Nuove Terme di Castellammare. Ciò si rende necessario affinché gli stakeholders possano effettuare una valutazione di prefattibilità. Compito del Comune, attraverso una corretta programmazione delle diverse fasi del progetto, dovrà essere quello di garantire la certezza dei tempi di realizzazione, caratteristica imprescindibile per “in estitori di qualit ”. 6 Tenuto conto che, allo stato, gli assets che potrebbero essere oggetto di un processo di privatizzazione, come abbiamo ricordato in precedenza, sono: Il Complesso Nuove Terme, ritornato nella disponibilità della Sint Spa, dopo il fallimento della società Terme di Stabia Spa, ma gravemente danneggiato a causa di numerosi atti di vandalici e rispetto a cui sarà necessario procedere ad una stima dei danni subiti. L’Alber o, elemento centrale nel pro etto di valorizzazione, attualmente nel patrimonio di Sint Spa, c e necessita anc ’esso di inter enti di riqualificazione, a causa dei numerosi atti di vandalici subiti negli ultimi anni. Il Complesso Antiche Terme, cespite ricompreso nel patrimonio comunale;
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in questo caso gli atti vandalici sembrerebbero di lieve entità e richiederanno pertanto limitati interventi di manutenzione; in particolare mancano gli arredi e gli interventi di completamento al fine di consentire la fangoterapia. Gli altri aspetti da considerare ai fini del progetto sono: La concessione delle Fonti riaffidata al Comune; L’accreditamento definiti o al SSN per le atti it in re ime ambulatoriale assegnato a Terme di Stabia spa, società fallita*. A tal fine sono imprescindibili i rapporti con la curatela fallimentare e la Regione, poiché l’atti it termale pri a di accreditamento sanitario sarebbe fortemente depotenziata. * Decreto n.90 del 05.09.2016. Oggetto: art.1,comma 237-quater della LR.n.4/2011.Accredidamento Istituzionale definiti o in re ime ambulatoriale per le strutture sanitarie dell’ASL Napoli 3 SUD) Il Comune potrebbe procedere, in un tempo molto breve : – al recupero delle convenzioni oggetto del Decreto n,90; – ad affidare la fase pro ettuale e l’a io di quelle atti ità che non necessitano di consistenti risorse (FKT e Antiche Terme), alla SINT Spa . Per fare ciò occorre prevedere la modifica dello statuto anche per rendere chiaro che gli obiettivi riguardano la valorizzazione del patrimonio e la 7 definitiva privatizzazione della gestione, in linea dunque con la nuova disciplina delle partecipate delle pubbliche amministrazioni (D.LGS 19 agosto 2016 n.175); – a creare, attraverso una scissione, una new-co, quale soggetto giuridico destinato successivamente ad essere privatizzato ai soli fini della gestione; Questa scelta avrebbe il merito di rendere operative le strutture a oggi disponibili per l’esercizio d’impresa, impe nando una prima parte di la oratori. Consentirebbe la formazione di un incubatore in cui sviluppare l’intero pro etto . Il Comune dovrebbe preliminarmente coinvolgere la stessa Invitalia, anche con un’e entuale partecipazione nella new-co, per garantirsi le necessarie competenze per la predisposizione del Business plan e per programmare la definizione degli accordi per le are di crisi e degli altri strumenti e atti di competenza regionale. Tutto ciò premesso Il Consiglio chiede al Sindaco di riferire: – sulle iniziati e assunte da Sint e/o dall’Ente per tutelare il patrimonio da li atti vandalici che ci sono stati nel corso degli ultimi anni; – sulle notizie riportate dalla stampa circa un progetto presentato dalla Sint, nell’ambito dei pro rammi pre isti per le 5 aree di crisi indi iduate dal DM del febbraio 2014, per realizzare presso le Nuove Terme uno stabilimento per bibite analcoliche e acque minerali. Il progetto, che si sarebbe classificato subito dopo i 5 ammessi , prevederebbe un piano da 10 milioni, di cui 5 agevolati. di chiarire, informando il Consiglio Comunale circa : – i contenuti e le indicazioni date all’amministratore di Sint nell’assemblea del 5 agosto 2016 nel cui verbale viene riportato: «Prende la parola il Sindaco il quale espone le linee di indirizzo sulla
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base delle quali si ric iede all’amministratore di Sint S.p.A la formulazione di un nuovo Piano industriale. Le linee guida del Piano Industriale che verranno presentate al Consiglio Comunale prevedono: 8 1.la collocazione nel breve periodo sul mercato di tutto il patrimonio non direttamente strumentale all’atti it termale con espressa esclusione dell’Hotel delle Terme; 2.due ipotesi nel medio periodo: la prima di riposizionamento dei beni strumentali; la seconda di collocazione degli stessi sul mercato. Sempre nello stesso verbale ,a seguire, il dott. Vanacore prende atto degli indirizzi dell’azionista , si riser a di nominare un e entuale advisor per la stesura del piano industriale. Nelle varie ed eventuali, infine: il presidente mette in evidenza che i locali in cui ha sede Sint sono stai oggetto di atti vandalici e furti e chiede all’azionista di poter utilizzare alcuni locali delle Antic e Terme.Il Sindaco prende atto della situazione e accetta di consentire il trasferimento degli della Sint in via provvisoria presso Antiche Terme fino a quando non verrà pubblicato del complesso termale suddetto». – i risultati, anc e di tipo economico, conse uiti con la “ isita” alle Antiche Terme nel periodo estivo. il Consiglio Comunale, in considerazione di quanto contenuto nel presente O.d.G, impegna il Sindaco e la Giunta a predisporre: – un atto d’indirizzo da sottoporre entro dicembre al Consi lio a cui in itare l’Amministratore di Sint, con l’indicazione dei tempi e dei modi per la gestione della procedura di privatizzazione. Sarebbe importante finire l’affidamento della estione ai privati non oltre giugno 2017; – le azioni messe in atto per il coinvolgimento delle altre realtà istituzionali; – gli atti urgenti per provare a riaprire, attraverso Sint, le Vecchie Terme entro i primi mesi del 2017 su basi organiche ed organizzate, nonché preventivamente discusse in Consiglio Comunale. La scelta di riaprire darebbe un forte segnale ai lavoratori, alla clientela ed eviterebbe la perdita delle concessioni per le acque minerali e l’accreditamento per le cure.
Gruppo Consiliare Per Castellammare
18 novembre 2016 ·
Ecco l’ordine del giorno che abbiamo presentato ieri con le altre forze di opposizione #Termedistabia, #Percastellammare, ttps://sal atore ozza.wordpress.com/…/creazione-del-polo-…/
Creazione del polo Termale, Riabilitativo e Congressuale Stabiese Ecco l’ordine del giorno presentato dalle opposizioni in merito alla Creazione del polo Termale,
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 24 novembre 2016 · COMUNICATO STAMPA Varano e centro antico: mancata presenza in aula di amministrazione e maggioranza Sindaco e consiglieri scappano dal confronto: non hanno nulla da proporre a questa città I ruppi di opposizione: “Stiamo profondendo o ni sforzo per il bene di Castellammare. A remmo oluto impe nare l’intera assise nella creazione di un piano per il centro antico, nell’atti azione della filiera istituzionale, nella costituzione di un laboratorio aperto” “Nulla da proporre: sindaco e ma ioranza disertano l’aula e sfu ono al confronto. Ci c e iene propinato alla citt è un confusionario cumulo di idee basate sul nulla”. Non ci stanno i consiglieri di opposizione alla diffusione della notizia riguardante la mancata presenza in aula dell’amministrazione comunale del primo cittadino Antonio Pannullo su tematic e fondamentali come l’emer enza abusi ismo di Varano e la riqualificazione del centro antico. “La minoranza politica – hanno continuato i consiglieri – sta profondendo ogni sforzo nella convocazione dei consigli comunali, nel formulare proposte e nel lavorare seriamente per tutti i cittadini di Castellammare di Stabia. La maggioranza, invece, ha ribassato il tutto a politica di bassa le a per e itare il confronto nel corso di un’assise oluta da noi. Ma come lo è stato per l’urbanistica, anc e per il termalismo, il centro antico e Varano non ci sarebbero stati ‘meriti’ da portare a casa, solo olont di far ripartire Castellammare. A remmo oluto impe nare l’intera assise nella creazione di un piano per il centro antico, nell’atti azione della filiera istituzionale, nella costituzione di un laboratorio aperto. Invece oggi il sindaco ci ha consegnato il disegno di una città che definire immobile è riduttivo, con rinvii ad altri enti ed istituzioni, con progetti che vorremmo capire meglio senza averne la possibilit . Pannullo crede di poter liquidare opposizione e cittadini con un ‘compitino’: non è così, la verità è che Pannullo scappa. Abbiamo presentato interrogazioni, mozioni sullo stato di degrado dei quartieri e della città, sulle assunzioni clientelari, sul dissesto idrogeologico, sulle terme, sull’urbanistica, sui rifiuti. Il prossimo consiglio abbiamo chiesto che si svolga sui problemi che in estono quartieri come ‘Sa orito’ e ‘Moscarella’. Scapperanno anche da quella discussione? Leggeremo un altro comunicato? Abbiamo grande rispetto per le idee, le proposte, anche quelle contenute nel comunicato del sindaco e della maggioranza, quando non se ne fa un uso strumentale per nascondere il fatto che si ha timore del confronto in aula. Se davvero si aveva voglia di costruire un consiglio comunale per approfondire i diversi temi elencati, bastava semplicemente convocare una conferenza dei capigruppo per proporre una di ersa data per lo s ol imento dell’assise. Se si a e a biso no di più tempo basta a dirlo. Bene la firma del protocollo per il Palazzo Reale di Quisisana ma ciò non può essere utilizzato per nascondere la mancanza di proposte da portare in consiglio. Noi continueremo a insistere e a la orare nell’interesse della citt , anc e in presenza di un sindaco e di una ma ioranza, c e pur di non dimostrare che stanno navigando a vista e senza un progetto, organizzano la fuga dal consiglio comunale”.
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24 novembre 2016 Gruppo Consiliare Per Castellammare 5 dicembre 2016 · Comunicato Stampa Il gruppo consiliare Per Castellammare incalza l’Amministrazione sulla vicenda Dehors Vozza e Zingone “Si rispettino gli impegni sottoscritti, si presenti il regolamento dando le giuste certezze a chi svolge attività commerciali’’ Castellammare : Dicono basta a soluzioni pasticciate i consiglieri comunali del Gruppo Per Castellammare, Salvatore Vozza e Alessandro Zingone , facendo appello al rispetto degli impegni sottoscritti in campagna elettorale quando i candidati alla carica di primo cittadino siglarono con l’Ascom un patto c e, tra le altre cose , pre ede a “l’appro azione in tempi bre issimi di un re olamento per l’occupazione del suolo pubblico ‘’ affinc è si consentisse l’istallazione di de ors per ‘’ periodi di tempo sufficientemente lun i ed ade uati al clima della nostra Re ione’’. Un impegno che per i due consiglieri di opposizione va rispettato . “ I titolari di atti it commerciali non necessitano in questa città di soluzioni tampone . I problemi che ci sono e sono sotto gli occhi di tutti vanno affrontati . Come gruppo consiliare chiediamo che sia presentato il regolamento dando le iuste certezze a c i s ol e atti it commerciali’ Gruppo Consiliare Per Castellammare 6 dicembre 2016 · Comunicato stampa dei capigruppo Alessandro Zingone e Vincenzo Ungaro “La maggioranza non riesce a garantire neanche i numeri per calendarizzare i prossimi consigli comunali ” e’ il commento a caldo dei consiglieri di opposizione Alessandro Zingone e Vincenzo Ungaro all’ uscita di Palazzo Farnese. “Oggi – spiegano i capigruppo di Per Castellammare e Prima Stabia Alessandro Zingone e Vincenzo Ungaro- si sarebbe dovuta svolgere la conferenza dei capigruppo istituzionali per decidere insieme la programmazione dei prossimi consigli comunali, diverse però sono state le assenze tra la maggioranza che hanno impedito lo svolgimento della riunione. E’ chiaro a tutti che la coalizione uscita vittoriosa dalle urne sconta già difficoltà. Del resto le notizie apparse sulla stampa locale in cui si chiedono le dimissioni del presidente del consiglio ne sono testimonianza.Alla vigilia di un appuntamento importante come l’approvazione del Bilancio, così tanto sbandierata dagli esponenti dell’esecutivo, non si riesce a loro interno neppure a trovare l’intesa per convocare i consigli. Noi forze dell’opposizione registriamo , all’indomani della sconfitta referendaria , questo dato, e auspichiamo Zingone e Ungaro nell’interesse della città che i nodi vengono al pettine. Castellammare e i suoi cittadini meritano risposte concrete e non possono scontare crisi e mal di pancia “.
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 9 dicembre 2016 · Dopo il mancato consiglio comunale le opposizioni preparano un’interrogazione per conoscere le motivazioni che hanno generato ritardi nella definizione del programma Contratto di Quartiere“ e “ Programma Regionale di Edilizia Residenziale Sociale – Riqualificazione e rigenerazione del Quartiere Savorito – Ambito intervento “Periferia Nord della Città “. Castellammare di Stabia 9 Dicembre 2016 : Sarà protocollata lunedì mattina a firma dei gruppi di opposizione l’interrogazione in cui i consiglieri di Per Castellammare e Prima Stabia chiedono all’Amministrazione Comunale di fare chiarezza sui ritardi accumulati per la riqualificazione e il rilancio della periferia Nord della città e del quartiere Savorito. “Più volte sottolineano i rappresentanti dell’opposizione – i cittadini della periferia Nord hanno evidenziato le condizioni difficili nelle quali sono costretti a vivere, i continui e pericolosi allagamenti per la stabilità degli edifici, che si verificano ad ogni temporale. I prefabbricati provvisori, realizzati per far fronte all’emer enza terremoto dell’80, rappresentano un pericolo ero per la sicurezza dei cittadini che vi abitano” . Disagi su disagi quelli registrati ”vogliamo conoscere sia sotto il profilo delle coperture finanziarie c e delle procedure adottate per l’attuazione,lo stato di definizione dei pro rammi edilizi noti come “ Contratto di Quartiere“ e “ Programma Regionale di Edilizia Residenziale Sociale – Riqualificazione e rigenerazione del Quartiere Savorito – Ambito inter ento “Periferia Nord della Citt “. Per quanto ri uarda il Contratto di Quartiere – evidenziano i consiglieri – dalla lettura dell’atto Giuntale n. 66 del 1.12.2016 ad O etto“Declaratoria sc ema Pro ramma Triennale delle Opere Pubblic e Triennio 2017/2019 ed elenco annuale la ori 2017”si a modo di le ere c e l’inter ento in questione, il cui importo complessi o è pari ad €.17.029.396,21, è stato inserito nella sc eda della prima annualit 2017, con una stima dei costi pari ad €465.164,72di di cui €. 437.087,60 con de oluzione di parte del Mutuo pos. 4508140/00 ed € 28.077,12 con parte del mutuo pos. 451117500; la parte residua è già impegnata al 31.12.2015. Come ben noto alle pro idenze economic e concorre anc e un finanziamento Ministeriale di € 10.000.000,00 e Re ionale di € 5.000.000,00e la restante parte a carico del bilancio Comunale. Per quanto esposto se l’inter ento è stato inserito nel programma delle OO.PP. annualità 2017, si presuppone che tutte le coperture finanziarie siano assicurate, sia quelle Ministeriali e Regionali c e quelle comunali. Non si comprende cosa si intende per “ parte residua i impe nata al 31.12.2015 “ così come riportato nel ric iamato pro edimento iuntale n. 66/2016, se cio è riferito all’intero finanziamento o solo a quello a carico dell’Ente. In definitiva si chiede: di conoscere le motivazioni che hanno generato tali notevoli ritardi nella definizione del pro ramma e quali accor imenti orr adottare l’Amministrazione in merito; di voler fornire, se ne sussistono i presupposti, assicurazioni in ordine alla copertura finanziaria per a iare le procedure di ara per l’indi iduazione del contraente; di conoscere quali determinazioni l’Amministrazione intender adottare in caso di insussistenza
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dei fondi necessari all’attuazione del pro ramma ed, in tale ipotesi, alutare l’opportunit di inserire l’opera nella pro rammazione dei fondi strutturali e/o negli accordi stato regione” Per quanto riguarda invece il Programma Regionale di Edilizia Residenziale Sociale – Riqualificazione e rigenerazione del Quartiere Savorito – Ambito inter ento “Periferia Nord della Città risulta che al bando di gara indetto per l’affidamento de li inter enti del pro ramma di edilizia residenziale, noto come social housing, non abbia partecipato alcuna impresa e che, pertanto, la gara sia andata deserta. Vogliamo le motivazioni della mancata partecipazione degli operatori alla procedura di gara. Se le cause siano ascrivibili a qualche non corretta clausola riportata nel protocollo sottoscritto con la Re ione Campania c e a, tra l’altro, assicurato parte del finanziamento dell’opera ed, in tal caso, quali iniziati e l’Amministrazione intende intraprendere per non perdere il finanziamento re ionale e consentire, quindi, la realizzazione dell’inter ento in un quartiere, quale quello di Savorito, dove regna un diffuso stato di degrado ed abbandono. Si chiede inoltre di conoscere come si intenderà affrontare le varie fasi delle lavorazioni, in particolare come si andrà a conciliare lo stadio della demolizione dei prefabbricati con la presenza, ne li stessi, dei nuclei familiari, se è stato alutato il trasferimento dell’inquilinato e nel caso in quali allo i potranno essere sistemati, se sono stati predisposti i criteri per l’asse nazione de li allo i c e resteranno nella disponibilit dell’Ente. Il Sindaco – concludono – riferisca sulle iniziative già assunte che intende adottare per evitare che si perdano i finanziamenti relativi al Contratto di Quartiere e al Pro ramma dell’Housin Sociale, sulle iniziati e assunte e sui pro rammi e pro etti che sta predisponendo , considerati i programmi annunciati a livello nazionale e regionale , inerenti il recupero delle periferie, per ottenere risorse per i nostri quartieri e in particolare per Savorito e Moscarella. La periferia non può più attendere ”.
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15 dicembre 2016 · La mia relazione in Consiglio sull’Asam La delibera all’esame del Consi lio, – Azienda Speciale ASAM. Ricognizione della situazione economico patrimoniale al 31/12/2015:Determinazioni e Indirizzi-, affronta una vicenda complessa … SALVATOREVOZZA.WORDPRESS.COM Gruppo Consiliare Per Castellammare 27 dicembre 2016 · Stamattina abbiamo presentato un’interrogazione in ordine all’Ospedale San Leonardo Gruppo Consiliare Per Castellammare 28 dicembre 2016 ·
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Domani manderemo le carte in Procura Comunicati Stampa Le opposizioni in Consiglio Comunale contestano il bilancio e mettono nero su bianco le pregiudiziali al documento economico ”In questo bilancio – dichiarano- si rilevano incongruenze tali da renderne impossibile l’esame. E’ per questo moti o c e abbiamo sollevato una questione pregiudiziale ex art. 75 del Regolamento degli Organi.Le incongruenze sono principalmente le seguenti: Il Fondo Pluriennale Vincolato sembrerebbe NON VALORIZZATO; La Nota Integrativa NON è REDATTA. Diverse le criticità che le opposizioni argomentano nel documento che si allega . ”Il nostro – sottolineano i consiglieri rappresentanti dei gruppi consiliari Per Castellammare, Prima Stabia e Movimento Cinque Stelle- era un contributo volto a migliorare il documento all’esame dell’aula. Avremmo voluto discutere le proposte nel merito,invece, pur di uscire domani sulla stampa con toni trionfalistici, si è pensato di non tenere in alcun conto la richiesta che giungeva da nove consiglieri comunali. Una discussione – sottolineano i rappresentanti dell’opposizione- svolta nel pieno dell’improvvisazione, senza i revisori dei conti in aula, con il dirigente del settore economico cambiato, con i componenti dell’OSL dimessi. Questo bilancio è un pasticcio ero e proprio. Il documento da noi sottoscritto voleva essere un contributo. A leggere il Bilancio approvato salta agli occhi di tutti che il nostro comune non sia in dissesto dal 2013: pochissime le parole spese e ancor meno le informazioni sia nella proposta di delibera sia nel parere dei revisori. Per non parlare del Programma triennale delle opere pubbliche 2017-2019, approvato con delibere di G.M. n°37 del 30/9/2016 e n°66 del 1/12/2066, redatto secondo modalità superate, ossia come un mero elenco e la semplice indicazione di: oggetto, importo relativo alla singola annualità, fonte di finanziamento e settore di riferimento. Nel bilancio proposto si rilevano previsioni che, già a un primo esame, si rivelano anomale, o perlomeno prive di motivazione. Un caso su tutti: gli introiti da tassa di smaltimento dei rifiuti previsti in ben 5 milioni di euro per il 2017, salvo poi scendere a 2 milioni per il 2018 e a 1,4 milioni nel 2019. Come si arriva a 5 milioni per il 2017? Perché 5 e non 4 e nemmeno 6? Perché per il 2018 meno della metà? Ma suscitano perplessità anche i maggiori accertamenti di:IUC ,TARSU ICI/IMU , Imposta sulle pubblicit ,Lotta all’e asione Imposta sulle pubblicit e TOSAP Entrate extra-tributarie che potrebbero far pensare a entrate sovrastimate. Sono interrogativi che, più che lecito, è obbligatorio porsi, ma che rimangono senza risposta. Non votare questo bilancio per noi forze di opposizione è stato, ancora una volta, una scelta di attenzione e di rispetto nei confronti dei cittadini stabiesi. Domani invieremo gli atti al prefetto e alla Corte dei Conti affinchè intervengano rispetto ad un Bilancio chiaramente illegittimo Gruppo Consiliare Per Castellammare 11 gennaio · Certezza e chiarezza sulla conclusione dei lavori in Villa Comunale e’ quanto ha chiesto oggi in Commissione Urbanistica , il consigliere del gruppo Per Castellammare, Salvatore Vozza. Per il gruppo di opposizione e’ tempo di finirla con la stagione dei proclami ” la città chiede certezze”. Dichiarazione del Consigliere S.Vozza in merito alla:
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DETERMINAZIONE N° 115 DEL 22.12.2016 OGGETTO: Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di riqualificazione waterfront tratto Banchina Zì Catiello – Hotel Miramare, sulla base del progetto definitivo POR FESR 2007-2013 obiettivo operativo 6.1. Approvazione lavori complementari e finanziamento a valere sui fondi comunali. Premesso L’appalto è disciplinato, ancora o i, dal D. L s 12 aprile 2006 n.163 in quanto attivato in vigenza di esso. Il ric iamato art. 57, comma 5 del 163/06 è rubricato sotto il titolo “Procedura ne oziata senza pre ia pubblicazione di un bando di ara” e, per la parte applicabile ai la ori – lett. a) testualmente recita: a) per i lavori o i servizi complementari, non compresi nel progetto iniziale né nel contratto iniziale, che, a seguito di una circostanza imprevista, sono divenuti necessari all’esecuzione dell’opera o del servizio oggetto del progetto o del contratto iniziale, purché aggiudicati all’operatore economico che presta tale servizio o esegue tale opera, nel rispetto delle seguenti condizioni: a.1) tali lavori o servizi complementari non possono essere separati, sotto il profilo tecnico o economico, dal contratto iniziale, senza recare gravi inconvenienti alla stazione appaltante, ovvero pur essendo separabili dall’esecuzione del contratto iniziale, sono strettamente necessari al suo perfezionamento; a.2) il valore complessivo stimato dei contratti aggiudicati per lavori o servizi complementari non supera il cinquanta per cento dell’importo del contratto iniziale; Pertanto tale articolo risulta applicabile anc e all’appalto in questione ed è possibile atti are una procedura ne oziata senza bando con affidamento all’esecutore di un contratto principale mediante nuovo contratto (indipendente dal contratto principale ed ad esso collegato per la sola parte relativa al richiamo di legge che rende legittimo il ricorso alla procedura), sempreché ne ricorrano tutti i suoi presupposti. Il nuo o Codice, proprio per contenere li abusi nell’utilizzo di tale procedura, è stato significativamente trasformato prevedendo eventuali lavori o servizi analoghi progettati e quantizzati già in progetto iniziale:non si tratta più di lavori complementari ma analoghi. Considerazioni Dalla premessa è implicito che sia possibile, in linea di principio, un intervento per un appalto in corso, ovviamente se bandito prima del nuovo Codice, nel rispetto delle condizioni come dette.Sempre per quanto sopra detto, mentre oggi è obbligatorio, con il vecchio Codice non solo era possibile ma anzi era indispensabile che si trattasse di lavori imprevisti ,pertanto non vi era alcuna necessità in merito. Il RUP non puntualizza e richiama alcun atto (nota del direttore dei lavori, comunicazioni dell’impresa, erbali con iunti,…) da cui emer a ufficialmente la necessit di esecuzione di la ori complementari pertanto li stessi “spuntano”, sempre secondo quanto dichiarato dal RUP nella relazione istruttoria della determinazione n.115, solo il 9 maggio 2016 quale intervento al punto 19 del Piano triennale approvato con Det. Comm. con poteri di CC.
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Da quanto riportato in relazione istruttoria sono pre isti “sottoservizi finalizzati all’alimentazione elettrica di iniziative dell’Amministrazione Comunale da installarsi sull’arenile prospiciente la Villa Comunale, nonché della revisione dell’impianto fognario di smaltimento delle acque piovane con più idonei dispositi i di raccolta e con o liamento.” Tali moti azioni non dichiarano nulla in merito alla futura installazione di chioschi o altro se non eneric e “iniziati e dell’Amministrazione Comunale”. Occorre per rile are che il progetto approvato nel PT riporta come titolo “Opere complementari Water front Villa comunale – Realizzazione sotto-servizi per installazione pedane sull’arenile”. Sarebbe interessante, pertanto, edere il documento preliminare alla progettazione di questo progetto e capire cosa sono le pedane sull’arenile. Nel Consiglio Comunale del 28 dicembre abbiamo già avuto modo di evidenziare che il Programma triennale delle opere pubbliche 2017-2019, approvato con delibere di G.M. n°37 del 30/9/2016 e n°66 del 1/12/2066, è stato redatto secondo modalità superate, ossia come un mero elenco e la semplice indicazione di: oggetto, importo relativo alla singola annualità, fonte di finanziamento e settore di riferimento. Nel piano triennale allegato al bilancio, dunque, non vi è traccia di quanto previsto obbligatoriamente dalla legge e si rinviene una mera generica attestazione che rimanda a non meglio precisati ed individuati documenti agli “atti d’ufficio”, senza pertanto ric iamare alcun atto deliberativo di approvazione degli stessi. La determinazione prodotta non è accettabile ed è illegittima in quanto: − prescinde completamente dalla circostanza di impre edibilit dell’e ento stesso (la necessit di affrontare lavori complementari) relativamente al progetto di base in se. Vale a dire che anche senza i la ori complementari il tutto si concluderebbe secondo il pro etto appro ato, l’inter ento, pertanto, ( sottoser izi) non pu essere affatto considerato come “circostanza impre ista” ma opera a se stante e, quindi, soggetta a gara secondo il nuovo codice dei contratti; − ed infatti i la ori non possono in alcun caso essere considerati impre isti essendo stati inclusi, per stessa ammissione formalizzata del RUP, in un PT approvato in data 9 maggio 2016, quindi ben noti alla stazione appaltante; − i la ori indicati nella determinazione n.115/16 non coincidono con quelli indicati nella declaratoria del pro etto ric iamato di PT in quanto se fossero opere correlate all’installazione di pedane sull’arenile non si capisce come queste ultime si correlino alle reti di smaltimento acque pio ane dei calpestii della illa comunale. Peraltro l’importo dell’impianto fo nario do rebbe essere di gran lunga prevalente sulla sottocanalizzazione di una non meglio precisata rete elettrica utile all’allaccio di non me lio precisate utenze sull’arenile. Ribadisco la domanda: esiste un pro etto di installazioni temporanee sull’arenile?; − l’importo necessario all’esecuzione dei la ori iene attinto non più dalla “De oluzione economie mutui certificati parte di €. 1.283.406,00 – Nota Uff. Tecn. prot.20386/2014” come indicato in PT bensì da “somma i stabilita al capitolo 2446/1 dal Piano Triennale OOPP 2016-2018 e non utilizzata per la ori alla scuola Posti lione.” la qual cosa ric iede al minimo la ariazione al piano triennale ed al programma annuale; − Il RUP nel definire li inter enti necessari dic iara c e err ese uita la “re isione dell’impianto fognario di smaltimento delle acque piovane con più idonei dispositivi di raccolta e con o liamento” la qual cosa lascia intravedere solo due possibilità: 1) o l’impianto di smaltimento delle acque bianc e non era stato pre isto (o ade uatamente pre isto) in pro etto, pertanto trattasi di errore pro ettuale c e inficia la funzionalit dell’opera stessa e ,in questo caso, il tutto ricadrebbe in ambito di variante per errore progettuale ed è quindi di competenza e rile anza dell’ambito PIU EUROPA;
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2) o in alternati a, se l’impianto è stato correttamente pre isto, non si e ince lo scomputo delle differenze tra la mi lioria da apportare e l’impianto di pro etto. In questa seconda ipotesi si configura al minimo il danno erariale, in quanto in un confronto concorrenziale pubblico altri partecipanti avrebbero potuto offrire un ribasso più elevato rispetto a quello dell’appalto principale in corso; − La determinazione è inoltre carente sotto il profilo della completezza dei ric iami procedurali, ossia de li estremi di tutti li atti determinati i e propedeutici attestanti l’insor ere delle necessit che ne hanno causato l’e idenza ed i conse uenti atti autorizzati i alla effetti a necessit alla conseguente redazione del progetto da parte della ditta esecutrice del contratto principale Pertanto: a) Il ricorso al comma 5 dell’art.57 del D. L s 12 aprile 2006 n.163 è illegittimo in quanto carente della imprescindibile connotazione di “impre edibilit ” della circostanza in quanto 1. gli impianti di smaltimento della acque bianche non possono essere imprevisti (altrimenti ricorrerebbe comunque il caso dell’errore pro ettuale) oppure, 2. se intesi come miglioramenti, non è possibile attivare la procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando per un affidamento di oltre € 40.000 c e necessita di essere atti ato con le procedure del nuo o codice ai sensi dell’art.36, comma 2, lett. c) del D. Lgs 18 aprile 2016 n.50 nonché in osservanza delle Linee Guida n. 4 – Procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici (G.U. n. 274 del 23 novembre 2016). b) Non è possibile il semplice trasferimento di fondi da altra opera del programma triennale mediante semplice determinazione senza apportare le dovute modifiche al PT con relative approvazioni autorizzative. c) Anche la sola parte di predisposizione di impianti elettrici, ove la si volesse ricondurre alle opere di costruzione di pedane sull’arenile (cosa mai ric iamata nella determinazione n.115, necessiterebbe di almeno un progetto preliminare delle pedane stesse per non rendere inefficaci o eccessivi gli interventi a farsi. Per quanto sopra esposto , ove non si realizzasse con immediatezza, dopo il lavoro svolto in questa Commissione Consiliare, un ripensamento ovvero una precisazione esaustiva e conferente attestante la liceit di quanto operato, non possa c e confi urarsi l’obbli o di deferimento della procedura all’ANAC ed al Responsabile della pre enzione della corruzione e della trasparenza indi iduato dall’Ente ai sensi dell’art.1, comma 7 della legge 6 novembre 2012 n.190 per valutazioni di competenza
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 23 gennaio · Comunicato Stampa Gruppo Per Castellammare “E’ tempo di finirla con il racconto che tutto va bene. I problemi della città sono tanti e vanno affrontati con senso di responsabilità “. Castellammare: Un ragionamento a tutto campo quello dei consiglieri di opposizione del gruppo Per Castellammare, Salvatore Vozza e Alessandro Zingone, sulla città e sul bisogno di imprimere una svolta. ” La situazione è seria. In primo luogo la necessità di reagire unitariamente al ritorno delle intimidazioni alle attività commerciali con le bombe ai negozi. Abbiamo poi l’impressione , lo dimostrano i fatti ,che si sta prendendo tutto sotto gamba”.. Dalla Villa Comunale a Palazzo del Fascio, dalle Terme alla questione relativa al Piano Casa. Tutti temi al centro di interrogazioni e interventi proposti dal gruppo consiliare. “Nelle commissioni come in Consiglio Comunale stiamo svolgendo un lavoro impegnativo. I problemi quotidiani così come le grandi questioni ci consegnano una città che arranca. Quello che sta accadendo per le opere pubbliche , pensiamo alla Villa, assomiglia sempre più ad una commedia del grottesco. Sulle vicende del Piano Casa , in campagna elettorale, si erano presi, con dichiarazioni pubbliche ,impegni diversi , oggi registriamo,
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invece , un silenzio eloquente. Per quanto riguarda le Terme discutiamo di un bando che non si capisce cos’è e da chi è stato redatto. Sulla Soget avevamo denunciato l’inopportunità di quella scelta, oggi apprendiamo dai giornali che si convocano riunioni con le parti. Appuntamenti tardivi perché a parlare sono le cartelle che stanno arrivando agli esercizi commerciali,insieme alla richiesta assurda di entrare nelle case delle famiglie. Sul problema della gestione della raccolta dei rifiuti è meglio stendere un velo pietoso se è vero che per gli interventi straordinari sono stati ric iesti altri 50 mila € .La icenda del direttore artistico , per quanto possiamo comprendere il tifoso, fa emergere un’immagine brutta della nostra città ,e problemi di opportunità nel mantenere l’incarico ricoperto. Il Sindaco prenda atto c e non pu e itare di fare i conti con la la situazione spiacevole che si è creata. E’ chiaro che il racconto “del tutto va bene ” non regge più,e come dimostrato alcuni atti.Siamo in presenza di vari gruppi politici nella maggioranza che si fronteggiano per ottenere riconoscimenti più che perseguire un programma condiviso per il rilancio della città. La giunta sta finendo per perdere il suo ruolo di riferimento unitario a sostegno del Sindaco. Auspichiamo, perché una discussione seria serve alla città, che si sviluppi un confronto sui diversi temi , una partecipazione attiva – continuano Vozza e Zingone- da parte delle associazioni di categoria, delle rappresentanze sociali . La nostra e ‘ sempre stata un’opposizione costruttiva e nell’interesse della città. Continueremo a farlo. Serve un’assunzione di responsabilità e di serietà di tutti. Non si può continuare così”.
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 24 gennaio · Mercoledì 25 gennaio ore 12 ,30 conferenza stampa delle opposizioni in vista del consiglio comunale fissato per giovedì. I gruppi di opposizione PerCastellammare e Prima Stabia incontrano i giornalisti per illustrare le mozioni all’ordine del giorno del Consiglio Comunale. “Quello di giovedì è un appuntamento importante. Auspichiamo una discussione, in aula, franca . Allo stesso tempo auspichiamo un senso di responsabilità da parte della maggioranza nel rispetto del ruolo del Consiglio Comunale . Il centro antico , il decoro urbano, la proposta sulla realizzazione di un Polo Termale riabilitativo sono temi intorno ai quali ci aspettiamo delle risposte precise nell’interesse della città ”
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ttps://sal atore ozza.wordpress.com/…/mozione-sul-centro-…/ Mozione sul Centro Antico prot-n-50688-del-25-11-2016-mozione-centro-antico
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Su Terme di Stabia la maggioranza rifiuta la discussione le opposizioni occupano l’aula YOUTUBE.COM Gruppo Consiliare Per Castellammare 27 gennaio · COMUNICATO STAMPA “Le bugie come le fughe non portano da nessuna parte’’ La posizione dell’Amministrazione rispetto a Terme di Stabia e confermata dal sindaco, in qualc e intervista video, è davvero irricevibile e dimostra la non conoscenza dell’ar omento. Dopo l’occupazione, ieri dell’aula consiliare, i ruppi di opposizione ritornano sull’ar omento. “Le parole del sindaco – dichiarano i consiglieri dei gruppi di opposizione ci lasciano davvero sconcertati . A questo punto non comprendiamo se da ero a quest’Amministrazione interessa risol ere i problemi della città. Basta con le bugie – ripetono i consi lieri dei ruppi di opposizione. E’ inutile che il Sindaco provi a surriscaldare il clima per nascondere le proprie insufficienze. E’ inutile c e o ni olta pro a ad accreditarsi come l’uomo del “fare”, rispetto ad altri c e in ece sarebbero solo interessati a perdere tempo. Il Consi lio di ieri, o liamo ricordare al primo cittadino, e’ stato concordato nella conferenza dei capigruppo su richiesta dalla sua maggioranza. Giovedì si è registrata una pagina bruttissima. La città ha dovuto assistere allo spettacolo di un sindaco che scappa anziché utilizzare gli strumenti a sua disposizione. Avrebbe potuto chiedere il rinvio dei due pro edimenti all’ordine del iorno, metterlo ai oti e forte della sua ma ioranza, rin iarne l’esame. Non c’era biso no di prendere il pallone e scappare. Castellammare non merita questo’’.Le proposte c e abbiamo presentato per il Centro Antico e Terme sono nate dalla necessità vera di definire decisioni per il bene della Città; o di argomenti inventati per far perdere tempo al Sindaco? Per il Centro antico, sulla riqualificazione di questa fetta di città non si capisce quale sia il progetto. iso na cercarle con il lanternino le alutazioni dell’amministrazione a differenza di un progetto organico che i nostri gruppi consiliari avrebbero voluto proporre alla discussione dell’aula. Sulle Terme di Stabia siamo al paradosso. E’ tristemente c iaro però che l’Amministrazione non sa di cosa parla e dimostra su questo tema di non conoscere neppure la discussione che si sta sviluppando nella I commissione consiliare finanze e le valutazioni corrette espresse anche dai consiglieri della maggioranza. La delibera per le Antiche Terme non da garanzie, anzi , evidenzia la mancanza di un progetto complessivo per entrambi gli Stabilimenti termali. In che modo si vorrebbe riqualificare e valorizzare il complesso? Con che genere d’iniziati e?Con alutazioni per circa due milioni di danni subiti per atti vandalici, smentite dagli uffici con una perizia c e le stima per 590 mila € .Una bella differenza!!! Se i criteri do essero restare quelli indicati nell’atto, anc e i titolari di un’erboristeria potrebbero, ad esempio, gestire le Antic e Terme. E c e dire del fatto c e si ric iede un fatturato di 500 mila € ai partecipanti e senza ric iedere fideiussioni e in estimenti. In quella delibera c’è tutto tranne quelle c e sono le peculiarità di un complesso termale. Anche sulla clausola sociale è tempo di smetterla di raccontare bu ie. All’Amministrazione consi liamo di studiare il caso delle Terme di A nano e prendere spunto sul come tutelare i lavoratori. Nella conferenza stampa di mercoledì scorso avevamo chiesto al Sindaco di considerare importante il Consiglio di giovedì per gli argomenti in discussione, di non scappare dal confronto che avrebbe potuto consentire,lavorando nel merito e senza fare vuoti annunci, di fare dei passi in avanti. Comprendiamo perfettamente che si preferirebbe avere in Consiglio opposizioni chiassose e inconcludenti, al posto di forze che sfidano
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la maggioranza sui problemi e che sono in grado di avanzare soluzioni e proposte. Abbiamo dimostrato nelle riunione su Fincantieri che non abbiamo bisogno di Consigli Comunali inutili e che siamo disponibili a sottoscrivere documenti unitari per il rilancio del Cantiere e della Città. Sulla Villa abbiamo assunto un impegno, ci siamo mossi in tutte le sedi affinché la nostra città non perdesse le risorse. Il sindaco dovrebbe ricordarsi delle sue promesse non mantenute, anziché fare nuo i proclami. Su Casa del Fascio, ascoltiamo di nuo o un’altra promessa, è e idente c e il sindaco, anche su questo argomento, non sa di cosa parla. La fine di quel progetto richiederà mesi in più rispetto a quelli che il sindaco immagina. Ci lasciano senza parole le dichiarazioni sull’inamo ibilit del Direttore artistico il primo cittadino – replica – c e ‘’il fatto non sussiste’’. A noi interessa poco il risvolto penale della vicenda ci sono comportamenti che vanno al di la della denuncia penale,delle valutazioni della magistratura. Il tema che poniamo non è frutto di una polemica erso la persona, nessuno di noi a mosso critic e all’atto della alla nomina del direttore artistico e ai criteri adottati; adesso, per siamo in presenza di un’altra icenda: l’esposizione anc e della citt a un danno d’imma ine. Castellammare a biso no di essere o ernata con amore, competenza e senso di responsabilità è tempo di riporre il libro degli annunci sul comodino’’. Gruppo Consiliare Per Castellammare 1 febbraio · L’interrogazione delle opposizioni sulla raccolta rifiuti . Affidamento igiene urbana 14 febbraio Interrogazione Oggetto: adempimenti SINT – Società Immobiliare Nuove Terme S.p.A. Premesso c e il Testo Unico sulle partecipate (D.L s. 19 a osto 2016, n. 175) pre ede, all’art. 6, comma 2, un adempimento di primaria importanza c e consiste nell’obbli o, a carico delle societ a controllo pubblico,di implementare «programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale» di cui devono essere informate le assemblee dei soci per il tramite della «relazione sul governo societario» da predisporre annualmente e pubblicare «contestualmente al bilancio d’esercizio». L’amministratore della SINT, dunque,deve predisporre a tal fine il progetto di bilancio 2016 (completo anche della relazione contenente tale programma) e consegnarloentro il 31 marzo p.v. al collegio sindacale, il quale deve redigere una relazione in cui riferire all’assemblea sui risultati dell’esercizio sociale e sull’atti it s olta, assemblea da tenersi entro 120 iorni dalla c iusura dell’esercizio (30 aprile 2017) a norma dell’art. 2364 c.c. Valutato c e tale relazione assume un rilie o e un’importanza particolare: – per la situazione di totale abbandono in cui versa il patrimonio immobiliare affidato, prima dell’atti azione della procedura fallimentare, alla societ Nuo e Terme di Stabia; – per i programmi, a nostro avviso sbagliati, di dismissione di parte del patrimonio;
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– per le stese notizie riportate dai giornali su presunti affidamenti provvisori a privati di altri pezzi di proprietà, in attesa della definizione di un piano industriale e delle relative procedure per la scelta di nuovi soci;
Valutato, inoltre, c e i non è stato ese uito l’ade uamento dello statuto di SINT alle disposizioni del citato Testo Unico sulle partecipate (c.d. riforma Madia), per il quale l’art. 26 stabilisce il termine del 31 dicembre 2016, termine che, per i Comuni,rivestiva primaria importanza in quanto gli aggiornamenti da apportare non sono automatici e richiedevano e richiedono il passaggio in Consiglio Comunale;
Considerato ancora c e il modo non coordinato in cui si sta muo endo l’Amministrazione Comunale, l’assenza di une progetto che riguardi Nuove Terme e Antiche Terme, la mancata volontà di salvaguardare i livelli occupazionali, le ipotesi di dismissione e/o di affidamento “pro isorio”, non si comprende bene per fare cosa, di pezzi del patrimonio a determinato in Città un clima fatto di confusione e sospetti, lascia sconcertati. Le notizie riportate in questi giorni dalla stampa ,infatti, relative a nuove e/o aggiuntive proposte, a prossimi interventi internazionali, al ritiro della delibera per A.Terme , a affidamenti a fondazioni regionali;o ancora a accordi con il Ministro per realizzare un centro per la riabilitazione le ato allo sport…..;stanno solo confermando che si sta procedendo alla cieca e in modo disordinato. Quello che sta accadendo, in definitiva, chiarisce le ragioni che hanno portato il Sindaco e la sua maggioranza a scappare dal Consiglio Comunale e perché non è stato convocato, come annunciato, per il 15 febbraio. chiedono al Sindaco: – di dare c iare disposizioni all’Amministratore di SINT affinché sia predisposta la relazione sul governo societario; – di conoscere in quali tempi si pensa di adempiere a quanto previsto dalla riforma Madia; – di convocare al più presto il Consiglio Comunale per discutere, visti i ritardi, del progetto da mettere in campo per il rilancio delle Antiche e Nuove Terme.
I consiglieri
Gruppo Consiliare Per Castellammare
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Per Castellammare, Salvatore Vozza e Alessandro Zingone , le due interrogazioni protocollate su Sint e Gestione dei Dirigenti . ” Abbiamo chiesto nella nostra interrogazione al Sindaco, considerati i vincoli derivanti dal dissesto, di essere informati: Sulla modalit con cui s’intende rior anizzare la macc ina comunale.Se le nomine fatte e le assunzioni previste siano coerenti con il piano triennale delle assunzioni. Non e’ la prima volta – sottolineano Vozza e Zingone – c e dobbiamo rimarcare il nostro distaccarci dall’operato amministrati amente, dubbio sia sul piano della legittimità che su quello politico, a dir poco, approssimativo da parte della attuale amministrazione comunale, la quale con alcuni nuovi decreti di assegnazione dei settori degli uffici ripete i gravi errori già commessi nel recente passato, affidando in gestione alcuni settori a dirigenti non di ruolo, ossia assunti senza alcun concorso (ed alcuni selezionati per di più solo tra il personale interno all’amministrazione)e per i quali peraltro non anno competenza alcuna, essendo stati “scelti” per e altre specific e competenze in settori di ersi ben individuati negli Avvisi pubblicati”. . E’ su Sint e Terme di Stabia che i consiglieri di opposizione vogliono vederci chiaro : “in questi giorni dalla stampa -apprendiamo notizie relative a nuove e/o aggiuntive proposte, a prossimi interventi internazionali, al ritiro della delibera per le Antiche Terme , a affidamenti a fondazioni regionali;o ancora a accordi con il Ministro per realizzare un centro per la riabilitazione legato allo sport. Notizie che stanno solo confermando che si sta procedendo alla cieca e in modo disordinato. Quello che sta accadendo, in definitiva, chiarisce le ragioni che hanno portato il Sindaco e la sua maggioranza a scappare dal Consiglio Comunale e perché non è stato convocato, come annunciato, per il 15 febbraio.Noi chiediamo al sindaco , nel nostro testo , di dare chiare disposizioni all’Amministratore di SINTaffinc sia predisposta la relazione sul governo societario; di conoscere in quali tempi si pensa di adempiere a quanto previsto dalla riforma Madia;di convocare al più presto il Consiglio Comunale per discutere, visti i ritardi, del progetto da mettere in campo per il rilancio delle Antiche e Nuove Terme” Gruppo Consiliare Per Castellammare 18 febbraio · Castellammare di Stabia 18 Febbraio 2017 . Ieri in Commissione Urbanistica il consigliere del gruppo d’opposizione Per Castellammare, Salvatore Vozza, ha sollecitato la maggioranza su temi che stanno a cuore alla città , sottolineando il ruolo responsabile assunto da tutti i consi lieri di minoranza. ‘’In queste mesi di la oro in commissione- commenta il consigliere Salvatore Vozza- è prevalsa la voglia di approfondire provvedimenti, di verificare con apertura la realizzazione di opere fondamentali per la città; e di questo non posso, anc e a nome del ruppo consiliare “Per Castellammare”, c e dare atto a tutti i consi lieri, all’assessore, ai funzionari al diri ente del settore urbanistico. Abbiamo pro ato dall’opposizione, insieme agli altri gruppi, ad avanzare proposte (mozioni, interrogazioni, odg) sia in commissione c e in Consi lio. In qualc e caso, come per la mozione sull’urbanistica, il testo presentato dalle opposizioni, con il voto di tutti, è stato approvato dal Consiglio. Quello che non dovrebbe accadere però, perché in primo luogo ingannevole nei confronti della città, oltre che lesivo della correttezza dei rapporti tra maggioranza e opposizione, è che non si dia attuazione alle decisioni assunte congiuntamente. Abbiamo dimostrato equilibrio e senso di responsabilità. Abbiamo consapevolezza che si tratti di opere e di realizzazioni utili per la città, nessun gioco allo sfascio, quindi, nessuna contrapposizione preconcetta. Ci ha mosso e ci muove -come a tutti voi, del resto -il bene della città, ma abbiamo capito, anche, che a qualcuno questo modo di fare opposizione dà fastidio, si preferirebbe ad un confronto serio, uno scontro chiassoso e inconcludente. Ieri in
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commissione come opposizione abbiamo presentato una nota per capire la direzione verso la quale stanno evolvendo le cose, e per sottolineare il ruolo positivo e di stimolo alla risoluzione dei problemi che la commissione potrebbe svol ere elaborando delibere e mozioni. I la ori per l’intera Villa Comunale dovevano essere terminati il 15, salvo la proroga per eventi atmosferici sfavorevoli; considerando i quali la consegna si sposterebbe al 15 Marzo. Riconosciamo tutti, dopo la revoca dell’appalto alla prima impresa, c e completare i la ori in tempo sarebbe stato ed è un compito arduo per chiunque. Ma è anche corretto domandarsi se con lo slittamento al 15 Marzo ce la faremo. Ed è opportuno che qualcuno risponda. La verità su come stanno le cose deve prendere il posto degli annunci, deve spingere ad avere fiducia che la città comprenda la ragione dei ritardi. E la verità è che se non fosse intervenuta la possibilità, a determinate condizioni, di avere la proroga dalla Regione per la chiusura del cantiere, noi avremmo clamorosamente perso altre risorse, e la Villa C. per tanto altro tempo ancora non sarebbe stata restituita ai cittadini. Questo stesso ragionamento riguarda anche, in modo diverso tra loro, i cantieri della Casa del Fascio e di Corso A. De Gasperi. Discutere di questo significa voler fare polemiche, avanzare critiche faziose, o è invece una necessità comprendere cosa è accaduto e quali errori siano stati commessi? Errori che si sono ripetuti, appunto, a nostro avviso anche per la Casa del fascio e per Corso De Gasperi. Sono argomenti questi che abbiamo cominciato a trattare in commissione, e che andrebbero ulteriormente approfonditi”. Risposte ancora una volta quelle che sollecita l’opposizione. Risposte che aspetta la città Gruppo Consiliare Per Castellammare 21 febbraio · Oggi sul Mattino … Su questo tema abbiamo presentato una mozione, avevamo richiesto un consiglio comunale . Consiglio che la maggioranza fece saltare … Ora la notizia del ritiro dei fondi
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 21 febbraio · Giovedì 23 febbraio incontreremo i lavoratori termali , le forze sociali, l’associazione degli albergatori, L’invito inviato insieme dai consiglieri Amato, A Cimmino,Ungaro Zingone. Gruppo Consiliare Per Castellammare 22 febbraio · Oggi sul quotidiano Metropolis
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 23 febbraio · TERME DI STABIA Comunicato Stampa Le opposizioni mettono sul tavolo del confronto con le forze sociali tre proposte concrete per Terme di Stabia : Un Accordo di Programma con la Regione; Vertenza aperta sul termalismo; Portare Thermalia a Castellammare Castellammare di Stabia 23 Febbraio 2017 : Un Accordo di Programma con la Regione; Vertenza aperta sul termalismo; Portare Thermalia a Castellammare sono queste le tre proposte avanzate dai consi lieri all’incontro, con ocato per o i a Palazzo Farnese, con le forze sociali. ‘’Abbiamo avvertito la necessità di convocare questo incontro per provare a costruire le condizioni utili che aiutino a sbloccare e far fare dei passi in avanti al problema delle Terme. Siamo convinti, come dimostrano i nostri comportamenti e le proposte avanzate, che la ricerca delle soluzioni per rilanciare il termalismo nella nostra città è un compito che impegna anche i gruppi di opposizione. Siamo consapevoli che provare a riavviare le attività termali non è compito semplice, e che servirà uno sforzo di tutti, dei diversi livelli istituzionali, delle parti sociali, del ruolo e delle iniziative dei privati. In questo momento, occorrerebbero meno annunci e più fatti; servirebbe, se non si vuole ancora parlare di un progetto, almeno una seria riflessione per capire quale debba essere la ‘’mission’’ c e si pensa possa essere utile sottoporre alla alutazione dei so etti istituzionali e de li in estitori pri ati’’. Atti it ferme da oltre tre anni, soluzioni pasticciate a anzate dalla maggioranza, nessuna attenzione sul futuro dei lavoratori. Sono queste alcune delle questioni poste dall’opposizione. ‘’Le atti it termali sono ferme ormai, considerando anche il 2017, da oltre tre anni e rischiano, mentre approntiamo il bando e con i tempi della gara, di rimanere ferme, ancora, per i prossimi tre o quattro anni. Non possiamo permetterci di tenere le Terme inattive per tutto questo tempo. Dobbiamo capire cosa si pu fare subito, anc e quest’anno, per ria iare le attività e cosa e sulla base di quale progetto prevedere nei tempi successivi e più rapidi possibili. Siamo alla presenza di una vera e propria emergenza da affrontare senza ricorrere a tatticismi e a inutili perdite di tempo, a proposte messe in campo al solo scopo di dimostrare che qualcosa si sta facendo. Serve responsabilizzare tutti, e delineare un quadro realistico di come stanno le cose. Noi pensiamo che un Accordo di programma, tenuto conto anche della nuova programmazione dei fondi Europei, delineerebbe un pro ramma d’in estimenti c e stimolerebbero l’inter ento dei
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privati in generale e per la stessa gestione delle attività termali. Un programma così articolato andrebbe organizzato in tempi rapidi, ma non potrebbe che poggiarsi, se vogliamo essere realistici e concreti e eloci, su una fase c e pre eda c e la estione pro isoria sia affidata alla Sint. E’ l’unico modo per e itare i pasticci di affidamenti pro isori a pri ati, non si comprende per fare cosa, in attesa del subentro definiti o all’esito del bando di ara de li altri pri ati.Naturalmente, considerate le condizioni in cui ersa la Sint, è indispensabile c e con l’inter ento delle Re ione ci sia il pieno coinvolgimento di Invitalia. Il ruolo della Città, delle forze sociali, delle associazioni, dei lavoratori è fondamentale per realizzare un percorso simile. Occorre stimolare e coinvolgere tutti, pensare a definire spazi di partecipazione ma facciamo in modo che diventi un luogo unitario per definire i contenuti, le scelte, le iniziative di quella che, intanto, si potrebbe definire una vera e propria Vertenza per il Termalismo. Per favorire questo processo e per aiutare costruire luoghi condivisi e partecipati chiederemo al Presidente del Consiglio, al Sindaco, agli altri consiglieri, che si aluti la possibilit d’istituire un’apposita commissione consiliare speciale aperta a questi apporti, Si darebbe subito in questo modo un segnale concreto della massima disponibilità e dell’impe no di tutti. Noi siamo disposti, indipendentemente dalla nostra collocazione all’opposizione, a sostenere in tutte le sedi questo percorso a cominciare dalla Re ionale e dalla Città Metropolitana. Siamo convinti che sullo stato di degrado , in cui versano le Terme di Stabia, sugli omessi controlli che hanno portato allo scempio attuale, così come documentato dal dossier fotografico pubblicato dalle testate giornalistiche , debba essere fatta luce e debbano essere, fino in fondo, accertate, in ogni sede, le responsabilità di chi da alcuni anni a questa parte ha permesso questo. Rilanciare le Terme di Stabia vuol dire far ritornare a parlare di questo patrimonio unico non solo per i suoi fallimenti da qui la proposta , per sancire un’in ersione di rotta, per evidenziare il pieno sostegno a una città che è stata uno dei principali centri termali del Paese, per presentare, in continuit con il pro ramma a iato con il Più Europa, l’a io della sperimentazione di accordi di Programma con i territori, di pre edere c e quest’anno T ermalia si s ol a a Castellammare. Gruppo Consiliare Per Castellammare 25 febbraio · Comunicato Stampa Dalla parte dell’Acqua Pubblica Castellammare di Stabia 25 febbraio 2017 : I consiglieri del Gruppo Per Castellammare esprimono perplessità in merito all’elezione del coordinatore del Distretto Sarnese Vesuviano avvenuta in base ad un accordo trasversale tra esponenti del Partito Democratico ed esponenti di Forza Italia. 25 febbraio · Nuova interrogazione sul San Leonardo
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 7 marzo · Le Opposizioni chiedono incontro a De Luca Su Terme di Stabia non faremo sconti a nessuno Castellammare di Stabia : E’ stata conse nata ieri, la ric iesta di incontro con il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con la Presidente del Consiglio Rosa D’Amelio e tutti i capigruppo consiliari, sottoscritta dai consiglieri di opposizione del Comune di Castellammare di Stabia. La città e il suo futuro , le Terme e lo sviluppo, alcuni dei temi al centro della richiesta dell’incontro. Temi c e le forze di opposizione anno solle ato nelle sedi istituzionali cittadine e che sono stati messi al centro dell’azione politica quotidiana. ‘’ Le scri iamo – sottolineano – come forze di opposizione che in questi mesi , con tenacia, hanno lavorato ad una serie di proposte utili non solo a ridare un ruolo alla città, ma anche a rilanciare con forza il tema del lavoro e dei la oratori’’. Un la oro di squadra, in o ni settore. Un la oro fatto di proposte e mozioni per cercare soluzioni alle diverse problematiche. Non ultima la vicenda relativa al futuro di Terme di Stabia. Vicenda sulla quale , nella giornata di ieri, si è consumato un vero e proprio colpo di mano da parte della maggioranza che, senza minimamente tenere conto della dialettica politica e del confronto con gli ex termali, ha votato ed approvato in commissione Finanze un provvedimento ‘emendato’ appena due iorni fa ri uardante il futuro del termalismo a Castellammare di Stabia. ”Il tre marzo – hanno sottolineato i rappresentanti delle opposizioni – la maggioranza ha presentato gli emendamenti avevamo chiesto alcuni giorni in più per visionare i documenti e valutarli. Invece , i consiglieri di maggioranza hanno pensato bene di fare tutto da soli, senza tenere conto della complessità di una questione a cui è legato il futuro della città e il destino delle maestranze. Mentre noi , dopo aver ascoltato i lavoratori e le forze sociali chiedevamo un incontro alla Regione , con il senso di responsabilità che da sempre ci caratterizza, la maggioranza ha invece ben pensato di otare l’ennesima soluzione pasticciata c e non c iarisce il futuro delle Terme convocando un consiglio per venerdì. La città vive una sofferenza oggettiva al Presidente De Luca abbiamo fatto presente c e ‘’nonostante Castellammare abbia da sempre una mission di fondo basata sul termalismo e la cantieristica , sembra aver perso- proprio su questo la sua centralità. Riteniamo – si prosegue nella richiesta di incontro a De Luca- sia urgente e necessario aprire un tavolo di lavoro per realizzare un Accordo di Programma, che assuma tra le priorità , la realizzazione del Polo Termale, Riabilitati o e Con ressuale’’ . A De Luca i consi lieri d’opposizione c iedono la possibilit come i lanciato in’occasione dell’incontro con i la oratori termali e le forze sociali, di poter s ol ere a Castellammare T ermalia. “Questo rappresenterebbe un bel gesto erso una citt c e è stata uno dei principali centri termali del Paese e c e con l’impe no di tutti pu tornare ad esserlo’’. Alla lettera le forze di opposizione anno alle ato tutta una serie di documenti relativi alle proposte avanzate su Terme e Centro Antico. ‘’ E’ la consape olezza c e la situazione sia da ero iunta ad un punto critico c e ci a spinto a scri erle e con l’occasione a c iedere di poterla incontrare’’. In attesa c e arri ino risposte da Palazzo Santa Lucia le opposizioni annunciano batta lia in aula ‘’ Nelle prossime ore incontreremo la stampa ‘’
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 9 marzo · Vozza e Zingone sulle convenzioni per la realizzazione dei progetti di riqualificazione delle periferie di 24 città metropolitane Castellammare avanzi le sue richieste. ” Le cronache di questi giorni ci informano – dichiarano i consiglieri del gruppo Per Castellammare- dell’approvazione delle convenzioni per la realizzazione dei progetti di riqualificazione delle periferie di 24 città metropolitane. Dando un occhio ai progetti approvati appare subito chiaro che per il momento si parla solo di Scampia. Non capiamo perché il nostro comune , dopo la perdita dei fondi per la riqualificazione del rione Savorito, sceglie di non presentare alcun progetto rispetto alla riqualificazione delle periferie. La Città Metroplitana oltre a Napoli deve saper valorizzare i territori e rappresentarne le esigenze in tutte le sedi .Conosciamo bene la realtà della nostra area metropolitana: un groviglio di potenzialità, di aspetti negativi, di economia illegale ,di presenza della criminalità, insieme a settori a anzati e all’a an uardia. Parta da Castellammare la richiesta al Sindaco della C.Metroplitana,di aprire un confronto per definire le priorità per le quali richiedere sostegno e risorse. Parta da Castellammare lettera ad altri sindaci per richiedere una discussione sui contenuti dello stesso accordo tra Regione e Città Metroplitana. Al Sindaco della città metropolitana la legge Delrio assegna compiti importanti, che vanno esercitati per costruire ,intanto, una programmazione seria, interventi concreti e un progetto strategico di rilancio dell’area Metropolitana . Sappiamo tutti c e , rispetto ad altre realt , la Citt Metropolitana di Napoli ha più problemi e sfide da vincere;proprio per questo occorre una svolta rispetto al ruolo delle Provincie , la costruzione di un disegno territoriale basato sulle reti di connessione materiali e immateriali e sui grandi servizi metropolitani. Castellammare per il suo ruolo può contribuire a smuovere questa situazione,evitando che si affermi una visione burocratica e distratta dei complessi problemi di tanti comuni, di tante periferie .Napoli e il sistema delle città medie unico in Italia ,possono di entare un punto di forza per costruire questa nuo a dimensione, per “ trattare con Governo e Regione, o ripiegare su se stessi in una dannosa contrapposizione tra Napoli e il resto dei comuni delle provincia che compongono la Città Metroplitana.Lo stesso del sindaco metropolitano Luigi De Magisis deve rapportarsi in modo diverso a questa nuova dimensione; anche per lui è un banco di prova serio. Si convochi nella nostra città un momento di riflessione, con il Sindaco Metropolitano, il Presidente della Regione e gli altri sindaci per delineare il programma, che manca , della Città Metropolitana. Ci auguriamo – concludono i consiglieri Vozza e Zingone- che i primi cittadini a partire da quello di Castellammare , e partendo dal tema della riqualificazione delle periferie ,facciano sentire la loro voce nell’interesse dei territori che amministrano’’ . Gruppo Consiliare Per Castellammare 10 marzo · I Consiglieri di opposizione scrivono alla Corte dei Conti ”Sia accertato il reale stato della procedura di dissesto” Castellammare di Stabia. I Consiglieri Comunali di opposizione scrivono alla sezione campana della Corte dei Conti per chiedere un intervento volto ad accertare lo stato della procedura di dissesto che riguarda il comune di Castellammare di Stabia. Dal loro insediamento ad oggi , in più occasioni, gli esponenti dell’opposizione hanno chiesto informazioni rispetto allo stato dei fatti. Richieste rimaste lettera morta da qui la scelta di chiedere l’intervento della magistratura contabile.
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 13 marzo · Gruppo per Castellammare “Con una nostra interrogazione abbiamo sollecitato la delibera di giunta sulle IACP che arriva solo oggi” Castellammare di Stabia 13 Marzo 2017 . ” Come tante cose dette in campagna elettorale e poi dimenticate arriva soltanto oggi – commentano i consiglieri del Gruppo Per Castellammare- la delibera di giunta che esprime parere favorevole per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi popolari IACP che insistono sul territorio di Castellammare. Dall’opposizione – sottolinea il capogruppo Alessandro Zingone- avevamo ,nel mese di ottobre, presentato come gruppo consiliare un’interrogazione in cui chiedevamo cosa intendesse fare la giunta su questo tema”….. Gruppo Consiliare Per Castellammare 14 marzo · Solidarietà ai lavoratori ex Multiservizi Comunicato Stampa Per Castellammare “La Buttol ha il dovere di pagare i crediti che avanzano ai lavoratori. Il Comune non può stare a guardare’’ Castellammare di Stabia 14 Marzo 2017 : Dura presa di posizione da parte del gruppo consiliare Per Castellammare relativamente alla vicenda del mancato pagamento di alcuni emolumenti agli ex la oratori della Multiser izi, passati poi alla uttol. “Il comportamento della Buttol ai danni della città di Castellammare è cosa ben nota. Non ci sorprende che la società continui con questi atteggiamenti venendo meno, ancora una volta, agli accordi presi e non versa gli emolumenti dovuti ai lavoratori. Ai lavoratori vittime di questo comportamento va tutta la nostra solidarietà, al Comune di Castellammare, invece , chiediamo che se la Buttol vanta ancora dei crediti di mettere in atto tutte le procedure affinc è queste risorse possano essere destinate ai la oratori’’.
Gruppo Consiliare Per Castellammare
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Interrogazione al Sindaco sulle condizioni dell’ospedale San Leonardo . Quel che serve è una svolta nelle sanità stabiese: intervenga De Luca, si azzerino i vertici dell’ASL
Gruppo Consiliare Per Castellammare
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 19 marzo · L’ intervista oggi sul quotidiano Metropolis
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Gruppo Consiliare Per Castellammare ha aggiunto 3 nuove foto. 27 marzo · Scuola Di Capua Al Presidente del consiglio Al sig. Sindaco
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Oggetto: Interrogazione a risposta orale. Il sottoscritto Alessandro Zin one in qualita’ di capo ruppo del ruppo consiliare “Per Castellammare” dopo a er rice uto: 1) segnalazioni dai genitori dei bambini/e che frequentano la scuola Di Capua presso il plesso di via Carrese circa la spaventosa situazione in cui versano locali Wc (tanto è vero che la settimana scorsa la porta dei bagni nel staccarsi dal muro stava per colpire dei bambini presenti nei suddetti locali.) 2) visto la mancanza di grate nei locali mensa 3) isto alcuni alberi c e presentano rami pericolanti per l’incolumit dei bambini e adulti chiede di sapere quali pro edimenti in ia d’ur enza intende prendere l’amministrazione comunale per sanare la pericolosa situazione che si presenta alla scuola Di Capua nel plesso di via Carrese Castellammare di Stabia 27/03/2017 Capogruppo Per Castellammare Alessandro Zingone Gruppo Consiliare Per Castellammare 3 aprile · Zingone un nuovo piano parcheggi per Castellammare Un nuovo piano parcheggi e tariffe agevolate per il fine settimana nell’area Fs. A chiederlo il capogruppo di Per Castellammare, Alessandro Zingone. “Bisogna assolutamente- dichiara Zingone – alla luce dei disagi lamentati dai cittadini rivedere il piano parcheggi. E’ sotto gli occhi di tutti che , durante i fine settimana, con l’apertura di un tratto di villa comunale, la città non regge l’afflusso di auto deficitando di parcheggi. Noi proponiamo di chiedere subito a Ferrovie dello Stato un incontro per raddoppiare il parcheggio nell’area alle spalle di piazza Matteotti. Così come è indispensabile una nuova ztl e rimodulazione delle tariffe di sosta prevedendo delle agevolazioni durante i fine settimana per chi parcheggia nell’area delle Ferrovie dello Stato. Come opposizione chiediamo un intervento urgente in questo senso prima dell’arrivo dell’estate ” Gruppo Consiliare Per Castellammare 4 aprile · COMUNICATO STAMPA A FIRMA DEI GRUPPI DI OPPOSIZIONE “Il bando fatto dalla Sint e ‘ uno schiaffo alla città e al termalismo ” . Le opposizioni criticano il bando su Terme di Stabia e annunciano un incontro con lavoratori e forze sociali Castellammare di Stabia- “Il bando fatto dalla Sint e ‘ uno schiaffo alla città e al termalismo ” . Non usano mezzi termini le opposizioni presenti in Consiglio Comunale per definire la manifestazione d’interesse indetta dall’amministratore unico della Sint, ia io Vanacore. Si continua senza un progetto e senza una linea chiara . Quel bando – denunciano le forze di opposizione- ed ogni ulteriore azione tesa alla vendita di parti del complesso immobiliare termale,
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inteso come un insieme di beni con destinazioni urbanistiche diverse ma con l’unica finalità di sostenere e favorire il disegno strategico che ruota intorno alle Terme ed attività collaterali rappresenta una pietra tombale sul termalismo in città . Ci aspettiamo , ora ,un atto di responsabilità seria che per noi vuol dire il ritiro di un bando che non ha nulla di trasparente. Un provvedimento senza testa ne coda . Frutto di una visione dove a farla da sovrana sono confusione e incertezza. Le stesse che stanno caratterizzando tutta la questione termalismo in città . Il Bando, infatti , prevede che chi vorrà gestire il parco idropinico delle Nuove Terme per i prossimi tre anni dovrà garantire servizi di «caffetteria e ristorazione; turistico e ludico; promozione del sito come location per eventi anche non culturali; informazione e assistenza». Nelle prossime ore – concludono le opposizioni- ci incontreremo per convocare ad horas un incontro con lavoratori e le forze sociali ” Gruppo Consiliare Per Castellammare 18 aprile · Interrogazione rivolta al sindaco e amministratori “a seguito di numerose segnalazioni , in merito alla rimozione dei dissuasori stradali posti intorno all’area che delimita la zona mescita all’esterno delle Antiche Terme di Stabia S’Interroga per sapere che provvedimenti l’Amministrazione intende adottare per contrastare tale fenomeno e vietare di fatto il parcheggio selvaggio sul marciapiede antistante l’ingresso laterale alle Antiche Terme di Stabia . Nell’attesa di un riscontro chiediamo l’immediato ripristino dei luoghi Gruppo Consiliare Per Castellammare 27 aprile · Per Castellammare chiede una conferenza di capigruppo sulla situazione traffico ‘’C’è bisogno di adottare misure urgenti’’ Misure urgenti per affrontare la questione traffico in città è quanto chiesto dal Gruppo per Castellammare ‘’Tre settimane fa -commenta il capogruppo di Per Castellammare ,Alessandro Zingone,- alla luce dei disa i lamentati dai cittadini a e amo esortato l’Amministrazione a rivedere il piano parcheggi. Avevamo proposto di chiedere subito a Ferrovie dello Stato un incontro per raddoppiare il parcheggio nell’area ,alle spalle di piazza Matteotti. Il nostro invito che andava nell’interesse della citt è caduto nel uoto. Oggi abbiamo presentato la richiesta di una convocazione urgente della conferenza dei capigruppo per discutere della situazione disastrosa c e si tro a ad affrontare la citt . Occorrono misure ur enti. biso na rispondere all’esi enza di ulteriori posti auto per parcheggiare e individuare insieme una soluzione che dia respiro alla città’
Gruppo Consiliare Per Castellammare
6 maggio · Le opposizioni in Consiglio Comunale ”La città merita risposte non solo sulla Villa” Se ci sono cose da dire le si dicano in aula. Non ci stiamo a fare la rissa . C’è biso no di un’assunzione di responsabilit di fronte alla citt non ser ono le sole…
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Politica. Castellammare. I consiglieri di opposizione: «Questa amministrazione comunale è un fallimento» Le opposizioni in Consiglio Comunale ”La città merita risposte non solo sulla Villa” . Se ci sono cose da dire le si dicano in aula. Non ci stiamo a fare la rissa . C’è bisogno di un’assunzione di responsabilità di fronte alla città non servono le sole sanzioni. “La vicenda della Villa Comunale – commentano i consiglieri -sta dimostrando, ancora una volta, l’attaccamento de li stabiesi alla propria citt . La sola riapertura del primo tratto ha suscitato attenzione e insieme riacceso la speranza di vedere valorizzate anche le altre nostre risorse. La difficolt c e i e Castellammare è foto rafata dall’imma ine del aro di met Na e, dalla riapertura di metà villa, dalle terme chiuse e sfasciate, dalle condizioni dei quartieri,dal disordine commerciale, nonché dal traffico fuori controllo. Una situazione ereditata si continua a dire. Ed è senza dubbio ero, ma è altrettanto ero c e a quasi un anno dall’insediamento di questa amministrazione non si riesce ad intravedere un disegno, né una idea di sviluppo, ma solo singoli atti scollegati. Sor e spontaneo c iedersi: se l’amministrazione non a esse ereditato il pro etto della Villa Comunale (ci sono anche eredità positive) con che cosa si sarebbe presentata alla città ? Pro ate a rifletterci! Noi non ci stiamo a fare la rissa su questo ar omento . E’ tempo c e la maggioranza ci faccia capire ,in aula ,e alla luce del sole ciò che noi avevamo chiesto da tempo. Le date che più volte sono state indicate dall’assessore all’ urbanistica Rubino e dal diri ente , in merito alla riapertura della Villa Comunale, si sono, nei fatti, dimostrate chiacchiere . A nostro avviso le responsabilità sono molto più ampie è troppo facile giocare allo scaricabarile, con la sola applicazione della sanzione.I consiglieri comunali del gruppo Pd – proseguono le opposizioni-c iedono al diri ente “di erificare anc e la re olarit dei la ori e delle forniture pre iste, segnalando che non sono state ancora completate le la orazioni pre iste per il primo tratto”. E perché non ci si è svegliati prima, quando su questi e su altri aspetti, con molta serietà e senza fare propa anda, l’opposizione in Commissione e in Consiglio aveva raccomandato di fare grande attenzione? E perché non si chiede anche che tipo di collaudo è stato fatto del primo tratto e che materiale si sta usando per completare il secondo? La Villa è un polmone importante per i cittadini e per un pezzo dell’economia della citt , e come forze di opposizione non ci siamo permessi di creare ostacoli, ci siamo bensì mossi e continueremo a muoverci con senso di responsabilità, non rinunceremo però alla necessità che si faccia chiarezza, a maggior ragione a conclusione dei lavori, su come si sono svolte effettivamente le cose. Ormai questa è di entata l’Amministrazione delle sanzioni. E’ accaduto nel caso della somministrazione dei pasti alle scuole e oggi sta per accadere con la ditta per i lavori in Villa. A nostro avviso non è accettabile svestirsi dalle responsabilità politiche che ci sono e vanno individuate. Dal giorno dopo il voto, insieme con tutte le opposizioni, sono state avanzate proposte e temi concreti (tra i quali: urbanistica, rifiuti, dissesto idrogeologico, centro Antico, terme, Savorito, dissesto finanziario) senza alcun pregiudizio politico , ma tale percorso è stato intralciato per olont della ma ioranza. A qualcuno, infatti, da a fastidio l’autonoma iniziati a di con ocazione del consiglio comunale, per cui è stato fatto sistematicamente mancare il numero legale e nemmeno si è provveduto a che si convocassero su argomenti di rilievo proposti dalla stessa maggioranza. Poi, in verità, è stato fatto anche di più, non dando attuazione neanche alle cose approvate insieme. E, non essendoci fine al peggio, si è consentito che la polizia entrasse in Consiglio contro i lavoratori delle terme. Non si contesta la legittimità della maggioranza di realizzare il suo programma, ma le maggioranze non si possono trasformare in autocrazie e nei consigli il nostro ordinamento democratico prevede la
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presenza anche delle opposizioni, per cui nessuno può infastidirsi se le forze consiliari chiamate a s ol ere questa funzione erificano, controllano e a anzano proposte”. Gruppo Consiliare Per Castellammare 11 maggio · “Si lavori tutti insieme affinché il 16 giugno si riconsegni la villa alla città ” . Aspetteranno, le forze di opposizione ,la conclusione dei lavori per porre di nuovo l’accento sulle questioni, da tempo, sollevate . Oggi in commissione Urbanistica , quelle questioni le abbiamo poste in un documento con 10 domande . aspetteremo la fine dei lavori per riporle ed avere una risposta . Auspichiamo, però che , invece , sia risolto in tempi celeri il problema relativo ai lavoratori che aspettano di ricevere il rispettivo compenso GIOVEDÌ 18 MAGGIO 2017 Le forze di opposizione hanno presentato una mozione in tema di assunzioni Al Presidente del Consiglio Comunale Al Sindaco di Castellammare Mozione I sottoscritti Consiglieri Comunali Premesso che: Ø Ridisegnare e Riorganizzare la macchina comunale è una priorità per dare risposte ai problemi che vivono i cittadini; Ø abbiamo un’occasione da non sprecare, considerato il numero dei dipendenti c e nei prossimi anni andranno in pensione (oltre 250 che corrispondono alla metà degli attuali dipendenti), per ridisegnare e riorganizzare il Comune su basi moderne, presentando un programma di assunzioni chiaro e trasparente e immettendo una leva di giovani competenze nella macchina comunale; Ribadito che: Ø si devono evitare improvvisazioni sul problema delle assunzionie bloccare sul nascere operazioni clientelari che avrebbero come conseguenza di ingessare il Comune per i prossimi 40 anni, oltre che di accrescere la sfiducia dei io ani erso la possibilit c e si possa ottenere un la oro senza “padrina i” ari; Ø dobbiamo stroncare subito, da qualunque parte vengano, le mire di chi potrebbe avere intenzioni di mettere le mani su queste assunzioni per assicurarsi un pacchetto futuro di voti. Considerato che: Ø il modo più limpido per farlo è elevare la qualità della sfida e rendere evidente attraverso progetti e proposte c e stiamo discutendo dell’a enire della citt ;
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Ø la sfida impegnativa è costruire con la città – guardando anche a quanto di più moderno e innovativo è stato realizzato da altre parti – “il Nuo o Comune” amico dei Cittadini, capace di arantire diritti, di risol ere i problemi quotidiani,di delineare credibili opzioni di sviluppo, di sostenere chi vuole investire; Ø la struttura Comunale oggi è in una evidente fase di stallo che genera in tutta la cittadinanza, un senso di rassegnazione, di sfiducia nella governance pubblica facendo insorgere il convincimento di una incapacità dell’intera macc ina comunale nel portare a compimento anc e le fasi ordinarie dei procedimenti amministrativi; ciò accade nonostante le competenze e gli sforzi fatti da chi vi lavora. Competenzeche devono essere pienamente utilizzate per impostare questa nuova fase. Per queste ragioni è necessario: · impedire che si organizzinopacchetti di assunzioni scollegate dal pro etto del “Nuo o Comune” di cui Castellammare ha bisogno; · delineare i tempi, perc nonostante l’ottenimento del mutuo pre isto dalla le e non è certo c e nei 5 anni previsti si riesca a uscire dalla procedura di dissesto, in modo da poter accertare le reali possibilità diprocedere – stabilendo, per quanto possibile, il numero degli addetti -anche se in modo scaglionato, con le assunzioni; · attivare il Partenariato Pubblico privato che rappresenta una delle più importanti risorse – soprattutto in tempi di spending review – a disposizione della Pubblica Amministrazione per il finanziamento, la costruzione e la gestione di infrastrutture e\o la fornitura di ser izi d’interesse pubblico; · intensificare fin da ora, come in parte si sta già facendo, la possibilità di far compiere esperienze di tirocinio a giovani professionisti. Valutato che : Ø naturalmente per essere credibili è essenziale discutere degli strumenti e delle risorse con cui tutto questo può essere fatto, nonché domandarsi se èpossibile farlo senza aumentare le tasse e il costo dei servizi; Ø i continui tagli che i governi nazionali hanno operato nei confronti degli Enti locali hanno aggravato le già precarie condizioni di un Ente su cui gravano problemi complessi; Ø il Comune, comunque, è chiamato a fare la propria parte, a praticare pochi ma convinti cambiamenti: 1. Riorganizzando gli uffici che sono stati smantellati in questi anni, poiché solo dalla lotta alla evasione e alla elusione e dal condono si possono recuperare in quattro- cinque anni circa 25 mln di €. da destinare a scuola, giovani, cultura e politiche sociali. 2. Riqualificando, a partire da quanto previsto già nello stesso Piano delle Opere Pubbliche e con un piano concreto di risparmi, la spesa attuale. Se pensiamo che solo per il riscaldamento e la pubblica illuminazione,comprendendouffici e scuole, spendiamo tantissimo, si pu comprendere come l’istallazione di pannelli solari ci farebbe compiere davvero quel salto anche in materia di politiche rivolte al risparmio energetico. 3. Valorizzando il patrimonio comunale avvalendosi anche della possibilità di realizzare accordi con la Cassa Depositi e Prestiti. 4. Attrezzandosi per utilizzare, tutte le risorse,le occasioni che provengono direttamente dalle politic edall’UE, oltre a quelle c e passano per la pro rammazione re ionale. Sottolineato che :
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Ø la nostra citt a enormi potenzialit : la sola riapertura della Villa Comunale ci sta ribadendo l’interesse nei confronti della “cosa pubblica” da parte di tantissime persone; Ø per queste ragioni, terme, beni culturali, Faito, il mare, insieme alla valorizzazione del nostro Cantiere e al recupero dei quartieri, non possono che essere i punti essenziali da porre a base di un grande sforzo da compiere, unendo le forze, per il rilancio di Castellammare. Ø In questo quadro è fondamentale : · Superare fin da subito la carenza di pro ettualit puntando anc e sull’apporto di professionalit esterne competenti. Il limite c e frena il decollo dell’Amministrazione erso l’utilizzo dei fondi siano essi strutturali e/o nazionali e regionali è la carenza di progettualit e, quindi, l’impossibilit di tradurre in concrete opere cantierabili le idee di trasformazione urbana e di interventi puntuali di opere pubbliche e di pubblica utilità; Evidenziato che: · le sole Professionalità interne, seppur valide, ma già impegnate nell’e asione de li ordinari compiti d’istituto, non riescono a produrre, nei ri idi tempi scanditi dalle procedure europee, i pro ressi i li elli di pro ettazione tali da poter arantire l’accesso ai finanziamenti e, quindi, l’attuazione concreta delle opere e dei programmi e dei relativi finanziamenti; · una eccessiva burocrazia, anche da parte di quegli organismi deputati a fornire pareri e permessi, costituisce un altro elemento di rallentamento del già complesso ed articolato iter procedurale di accesso ai fondi che, pertanto, in più occasioni, anche per queste circostanze, vengono persi, costituendo un imma inabile danno per le economie dell’Ente; · è necessario, pertanto, preliminarmente stipulare apposite convenzioni con strutture tecniche e/o professionisti di comprovata esperienza e professionalità in grado di poter guidare, indirizzare ed accompagnare le varie fasi dei procedimenti di accesso ai finanziamenti fino alla realizzazione degli interventi; · per ottimizzare risorse economiche ed umane e tempi, consentendo all’Ente di indirizzarsi e finalizzarsi verso interventi attuabili, sottoscrivere, nel pieno rispetto delle normative, specifici protocolli con gli organismi incaricati delle verifiche e controlli delle proposte progettuali atti a rendere più snelle le procedure, anc e attra erso l’esplicitazione di pareri preliminari sulla fattibilit dell’opera da attuarsi. Tutto ciò premesso : Il Consiglio Comunale – nell’ottica di costruire un riferimento indispensabile affinc la parte pubblica possa svolgere un ruolo di stimolo, promozione e controllo dei processi di sviluppo – valuta che una simile impostazione rappresenta una scommessa forte e moderna, tale da richiedere la rottura di vecchi schemi e il suo naturale approdo nella realizzazione del Nuovo e Moderno Comune e, per queste ragioni,impegna la Giunta, prima di procedere a nuove assunzioni a : § definire entro tre mesi una proposta per la riorganizzazione della macchina comunale da discutere in Consiglio e con la Città; § individuare le ulteriori iniziative per potersi avvalere già da subito, attraverso accordi, protocolli e altri strumenti disponibili, di contributi esterni . 18 Maggio 2017
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 20 maggio · Le opposizioni alla maggioranza istituiamo una commissione di indagine sulle società partecipate Una Commissione consiliare d’inda ine sulle Societ Partecipate e le Aziende Speciali dell’Ente a chiederla sono le opposizioni firmatarie di una richiesta indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale e al Sindaco. ‘Siamo con inti– sottolineano i consiglieri di opposizione che il Consiglio Comunale per amore della trasparenza e della verità possa lavorare per istituire una commissione consiliare d’inda ine sulle Societ Partecipate e le Aziende Speciali dell’Ente . Tutti ricordiamo – rammentano le opposizioni -che le Società partecipate rimaste in capo al Comune, dopo il trasferimento dei trasporti e del servizio idrico, hanno dovuto portare i libri in tribunale o messe in liquidazione come l’ASAM, e non dimentic iamo c e delle icende della Sint, delle Nuove Terme di Stabia, della Multiservizi, oltre la Corte dei Conti e il Tribunale fallimentare, si è occupata anche la Magistratura inquirente. Accertamenti e procedure attivate su cui non possiamo che esprimere la massima fiducia ma a cui, non essendo sufficienti dal punto di vista politico, va accompagnata la ricerca per comprendere le ragioni politiche e amministrative che hanno determinato la situazione pesantissima c e ben conosciamo (passi it per milioni di euro e patrimonio messo all’asta, come nel caso della Multiservizi, o vandalizzato, come nel caso delle Nuove e Antiche Terme) e per cui c iediamo c e si istituisca una commissione d’inda ine. Condi idiamo le parole durissime usate dal Sindaco, di fronte alla denuncia dei lavoratori per il modo in cui è stato ridotto il patrimonio termale, a maggior ragione, riteniamo che la città deve sapere cosa è accaduto. Siamo certi – concludono – che al di là delle diverse soluzioni che prospettiamo per i problemi del termalismo, della ripubblicizzazione dell’acqua,- che maggioranza e opposizione possano concordare sulla necessit c e il Consi lio oti per l’istituzione di una Commissione e proprio questa con inzione ci ha spinto a richiedere la convocazione della conferenza dei capigruppo affinchè si possa proporre una delibera a firma di tutti’’ I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE Gruppo Consiliare Per Castellammare 24 maggio · ’ Vogliamo rimettere in moto il termalismo in questa città. L’ottimismo mostrato fino ad ora dall’Amministrazione Comunale non ha dato i suoi frutti. L’esito della manifestazione d’interesse Project Financing per l’acquisizione di operatori economici per complesso immobiliare Antiche Terme dimostra il fallimento di una strategia di rilancio il sindaco ne prenda atto. Castellammare di Stabia – Le conclusioni di non garanzia di solidità economica delle proposte arrivate cui è giunta la Commissione che aveva il compito di esaminare le manifestazioni d’interesse per l’indi iduazione di operatori economici cui affidare la riqualificazione e la valorizzazione del complesso immobiliare delle Antiche Terme, unitamente alla sub concessione delle fonti, ci preoccupano fortemente ma non ci sorprende. Sarebbe ora, per noi, di fronte alla
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non idoneità della manifestazione, troppo facile dire <<lo avevamo detto>>. Quanto accaduto – proseguono le forze di opposizioni – ci porta un anno indietro. A questo punto ci chiediamo su cosa poggiasse il moderato ottimismo che ancora, ieri, mostrava con un comunicato stampa, il sindaco dopo che, qualche ora prima, la commissione escludeva nel merito la manifestazione d’interesse. Siamo punto e a capo anc e perc è c iaro c e, cosi come riportato in delibera, Cantieri Vi iani, consentir per alcuni e enti importanti l’apertura del Parco delle Antic e Terme solo per alcuni giorni. Siamo convinti che manifestazioni come questa siano indispensabili e contribuiscano al rilancio della città, ma da sole non bastano. Se la Regione dovesse impiegare altre risorse per proseguire questa esperienza ne saremmo entusiasti se tale impiego fosse da subito accompa nato da prime atti it termali e dall’ impie o dei la oratori. Per arantire l’effetti o funzionamento della struttura andrebbe per c iesto un impe no ero per portare le Terme di Stabia fuori dal baratro in cui sono piombate. In questi mesi, così come abbiamo fatto per la villa, mostrando senso di responsabilità nel comprendere che la priorità era, ed è ridare il lungomare ai cittadini, e riservandoci di aprire un confronto dopo il 16 giugno, su importanti questioni, allo stesso modo su terme e termalismo noi siamo impegnati a trovare una soluzione per rilanciare il termalismo. Vogliamo chiarezza e una nuova strategia che non può non partire dalla consape olezza c e quanto pensato nell’ultimo anno a fallito. E, in questo fallimento, sono evidenti le responsabilità. Come opposizioni chiediamo al Sindaco di venire in aula per delineare una nuova strategia, un cambio di passo. Faccia questo, anzitutto, dando attuazione alla delibera sul controllo analogo, bloccando la vendita di alcuni beni. E’, infatti, del tutto c iaro ed e idente che si stanno solo svendendo al buio pezzi di proprietà. Noi dal nostro canto come già fatto in precedenza, ci riser iamo di incontrare forze sociali, la oratori e l’insieme delle forze produtti e. Ci riserviamo di promuovere altre iniziative utili per affrontare la questione Terme, ribadendo, sin da ora, la richiesta di incontrare il Presidente della Regione “. Gruppo Consiliare Per Castellammare 26 maggio · Le opposizioni un Consiglio Comunale su Terme di Stabia Questa mattina i Consiglieri di opposizione hanno protocollato una richiesta di convocazione del Consiglio Comunale su Terme di Stabia. Le motivazioni saranno illustrate, domani, sabato 27 maggio , alle ore 12 a Palazzo Farnese nel corso di una Conferenza Stampa
Gruppo Consiliare Per Castellammare 27 maggio · Un video sullo stato di abbandono delle Terme di Stabia tra passato e presente.. presentato dai consiglieri di opposizione oggi in Conferenza Stampa Alessandro Zingone, Vincenzo Ungaro, Vincenzo Amato, Antonio Cimmino, Gaetano Cimmino, Salvatore Vozza
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 27 maggio · abbiamo chiesto insieme alle altre forze di opposizione un consiglio comunale con all’odg : 1- Valutazioni iniziative per la definizione di un piano di rilancio dei due complessi termali ; 2- Revoca delle procedure di gara indette dalla Sint; 3- Attuazione del regolamento sul controllo Analogo; 4- Istituzione di una commissione consiliare d’indagine sulle Società Partecipate e le Aziende Speciali dell’Ente Gruppo Consiliare Per Castellammare 31 maggio · “Sull’Urbanistica serve una svolta”. è quanto dichiarano i consiglieri di opposizione che stamattina hanno presentato una lettera in Commissione Urbanistica. “Su questo terreno- commentano – la città sconta dei grossi ritardi. Ci sono atti approvati all’unanimità come la mozione da noi proposta, mesi fa, che richiedeva l’approvazione di tre delibere : due di consiglio è una di giunta delle quali si è persa traccia. Come forze di opposizione vogliamo contribuire a dare una svolta e a dotare il nostro territorio di moderni strumenti urbanistici che tengano conto della tutela ambientale. Sul dissesto idrogeologico abbiamo rinviato la discussione in attesa di risposte e di un piano concreto . Si tratta di una situazione nota da tempo a tutti gli enti coinvolti. E’ assolutamente necessario definire in modo tempestivo gli interventi necessari per mitigare il rischio idrogelogico. Stamattina abbiamo presentato la Richiesta di convocazione della II^ Commissione -Urbanistica per predisporre delibera o Mozione per il Consiglio Comunale su: Riflessione sul Piano Casa alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 107/2017. Problematiche relative alla zona ASI.Attuazione della Mozione approvata dal Consiglio Comunale il 20.10.2016. In campagna elettorale i candidati a sindaco avevano assunto delle priorità su questo tema. Il nostro auspicio è che la commissione traduca questo lavoro in un atto da sottoporre al consiglio comunale “.
Gruppo Consiliare Per Castellammare 4 luglio · Sanità, Macchina comunale e Acqua Pubblica question time dei gruppi dell’opposizione I consi lieri del Gruppo Per Castellammare “Sulla Sanit i fatti ci danno ra ione’’. Attendono risposte i consi lieri sui di ersi quesiti posti all’ordine del iorno del Question time delle opposizioni a partire da Sanità, macchina comunale , acqua pubblica e debiti pregressi ‘’Le cronac e dei quotidiani – commentano i consiglieri del gruppo Per Castellammare , Salvatore
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Vozza e Alessandro Zingone- ci danno ragione. In aula , giovedi, saranno discusse le interrogazioni sulla sanit a partire dalle fatture pa ate piu’ olte e dallo lo spreco di risorse pubblic e a danno dei pazienti all’interno dell’Asl Napoli 3 ‘’ Interro azione finita sul banco del Ministro della Salute a firma del ruppo parlamentare di Articolo1. ‘’L’apertura di nuo i reparti, di zone di eccellenza, a partire da inecolo ia e dall’apertura della Tin, prima ancora del reparto di degenza di nefrologia , rappresentano una conferma importante c e premia l’impe no del personale medico e paramedico che ha il diritto di essere messo in condizioni di lavorare. Così come i cittadini hanno il diritto di avere una sanità efficiente con servizi avanzati . Una sanità che non sia fatta di clientele e sprechi. Sprechi che come stanno dimostrando le indagini della Guardia di Finanza, gridano vendetta. Il sistema della salute è entrato in un circolo vizioso che ha costretto sia i cittadini utenti che gli stessi lavoratori della sanità a fare i conti ogni giorno con drammatici effetti di riduzione dei Lea, dovuti alla progressiva depauperazione delle risorse umane, al diffuso precariato acuito dagli incarichi di lavoro a tempo determinato in particolare per il personale medico, alla chiusura di servizi territoriali gestiti dai distretti con il conseguente allungamento delle liste di attesa e la riduzione dei servizi ospedalieri e dei servizi per i diversamente abili a cui vanno assicurate le risorse. Il nostro gruppo consiliare ribadisce la necessità di una riunione urgente per valutare la situazione dell’Asl NA 3. La era sfida è ora quella di abbattere le liste di attesa, eliminare li sprec i, sottrarre la sanit ai poteri forti. E’ assurdo c e l’ospedale manc i ancora o i di un reparto di radiologia, dotato di risonanza magnetica, e di una emodinamica H 24 con pazienti costretti a lunghi viaggi in ambulanza con gravi rischi di vita ed elevati costi sanitari e sociali . Ma non c’è solo questo ci aspettiamo risposte sull’interro azione sulla macc ina comunale , do e regna sovrana la confusione . A partire – proseguono i consiglieri del Gruppo Per Castellammare – dalla vicenda delle assunzioni. La riforma della macchina comunale per noi rappresenta l’occasione per ridisegnare una nuova idea di organizzazione del comune. Pensiamo che per evitare la confusione tra mobilità esterna e interna ci debba essere il rispetto delle graduatorie per chi ha fatto il concorso. La buona politica chiede coerenza. Evitiamo , fanno appello, i consiglieri, che anche nella vicenda dei dirigenti i potenti turno, come nella sanità, ci mandino amici degli amici dai comuni limitrofi e non i cui nomi sono i sulla bocca di tutti’ Gruppo Consiliare Per Castellammare 1 giugno · Sull’Oiv non è stata rispettata la differenza di genere a denunciarlo in un’interrogazione scritta sono le opposizioni che si fanno portavoci della battaglia per il riequilibrio di genere Prendono carta e penna i consiglieri dei gruppi politici di opposizione per segnalare il pasticcio fatto sulla nomina dei componenti dell’oiv . “vicenda , quella della nomina dell’OIV , – sottolineano le forze di opposizione che ,dal dicembre 2016 , è stata contrassegnata da errori e Gruppo Consiliare Per Castellammare 1 giugno · Oggi abbiamo presentato un’interrogazione sul degrado che investe il Rione Savorito
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Il video delle opposizioni sul disastro Terme di Stabia
ttps://www.stabiac annel.it/…/castellammare-terme-uno-scen… Castellammare – Terme, uno scenario apocalittico. Ecco il documentario dello scempio Muri sventrati, stanze a soqquadro, oggetti di valore distrutti, vetri smontati e pronti per essere portati ia. Ecco in 16 minuti il resoconto del tour delle opposizioni… Gruppo Consiliare Per Castellammare 19 luglio · COMUNICATO STAMPA Così i consiglieri comunali di opposizione di Castellammare di Stabia a margine della Commissione Urbanistica tenutasi in Municipio questa mattina “Dissesto idrogeologico, i fondi sono bloccati. Amministrazione bugiarda ed immobile” “L’assessore era assente, il funzionario del Parco Re ionale ci a a iornato sulla situazione. Gli atti non sono stati predisposti. La giunta scappa anche dalla Commissione Bilancio in vista della discussione in consi lio” “I fondi per il dissesto idro eolo ico sono bloccati. La ma ioranza è bu iarda e immobile”. Così i consiglieri comunali di opposizione di Castellammare di Stabia a margine della Commissione Urbanistica tenutasi in Municipio questa mattina. “Abbiamo partecipato alla Commissione – hanno continuato i consiglieri – una volta che abbiano notato la presenza del funzionario del Parco Regionale dei Monti Lattari che era stato invitato a partecipare. La discussione è stata incentrata sul dissesto idrogeologico della zona collinare della nostra citt : un tema importante e sentito. Ma o iamente l’amministrazione era assente. L’assessore Francesco alestrieri non a partecipato per moti i di la oro. Dall’incontro è emersa una situazione assai ra e per la nostra città, una situazione causata dall’immobilismo di questa amministrazione incapace. I famosi fondi, ecc i e nuo i, per inter enti da dedicare al dissesto idrogeologico risultano bloccati e non ancora utilizzabili proprio per i mancati atti predisposti dalla iunta comunale. Ricordate quando in consi lio comunale l’assessore disse che i soldi erano pronti per essere spesi? Era una bugia. A livello tecnico, burocratico e amministrati o c’è ancora molto da fare. Intanto, per , l’intera citt di Castellammare si trova in pericolo. La zona collinare è disseminata di detriti, discariche, zone a rischio incendio e tanto altro: i corsi d’acqua non anno sbocc i, il loro percorso è stato modificato artificialmente, la manutenzione è assai carente. Quasi la stessa situazione si è verificata in Commissione Bilancio, dove nessun esponente dell’amministrazione era presente. Do e amo discutere di importanti pro edimenti in ista della discussione sul Bilancio prevista tra poco più di una settimana, ma non è stato possibile. La ma ioranza sta scappando dai problemi, la citt è bloccata”. 19 luglio 2017
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Gruppo Consiliare Per Castellammare 27 luglio · Castellammare non raggiunge la raccolta differenziata troppe le incertezze sul servizio della raccolta dei rifiuti. Le opposizioni incalzano l’Amministrazione E’ stata presentata questa mattina dai consi lieri di opposizione un’interro azione in cui si c iede al sindaco di riferire sullo stato di attuazione del contratto di appalto per la raccolta dei rifiuti ‘’Questi primi mesi di estione dell’appalto del ser izio della raccolta dei rifiuti da parte di AM Tecnology – sottolineano le forze di opposizione sono stati caratterizzati da incertezze, da problemi sindacali, da ritardi rispetto a li obbli i pre isti nel capitolato’’. Una situazione come fatto presente dai consi lieri di opposizione nell’interro azione – che si allega alla nota- del tutto fuori controllo. Punto per punto di quel capitolato d’appalto i consi lieri anno elencato i ser izi e le attività che dopo circa 6 mesi non sono ancora stati avviati dalla Società appaltatrice del servizio. Dal non raggiungimento degli standard di raccolta differenziata alla scarsa pulizia di strade e caditoie, dagli sportelli informativi alla campagna di sensibilizzazione, dal lavaggio dei bidoncini, alla scerbatura , alla pulizia delle caditoie, dall’arenile fino ad arri are alle nuo e zone di spazzamento, e a al conferimento dei rifiuti per le attività commerciali. Siamo quasi all’anno zero . Passa tutto sotto la lente di in randimento delle opposizioni ‘’tra le tante cose ricordate- proseguono le forze di opposizione mancherebbero 300 cestini per i rifiuti da installare. Il Comune – evidenziano – non ha ancora nominato il DEC, figura prevista dal nuovo Codice degli appalti; che sempre l’Ente afferma c e biso na pre edere ma iori risorse nell’atto di assestamento per i maggiori costi da sostenere per il mancato raggiungimento degli obiettivi per la raccolta differenziata: “intorno” al 49% in ece del 65%. L’Amministrazione Comunale faccia capire quali atti sono stati prodotti per contestare le eventuali inadempienze contrattuali; quali iniziative intende mettere in atto affinc un contratto c e pre ede un ‘importo di oltre 11 milioni all’anno possa produrre effetti positivi sulla vita dei cittadini, con una città più accogliente e pulita; per quali ra ioni l’Ente tarda a nominare il DEC; quali misure – secondo quando previsto dal contratto e dal progetto – intende adottare per determinare con il raggiungimento degli obiettivi per la differenziata, risparmi per le famiglie e le attività produttive Gruppo Consiliare Per Castellammare 27 luglio · Al Presidente del Consiglio Comunale Al Sindaco di Castellammare All’Assessore all’ Ambiente Interrogazione Oggetto: stato di attuazione del contratto di appalto per la raccolta dei rifiuti I sottoscritti Consiglieri Premesso che: – questi primi mesi di estione dell’appalto del ser izio della raccolta dei rifiuti da parte di AM Tecnolo y sono stati caratterizzati da incertezze, da problemi sindacali, da ritardi rispetto agli obblighi previsti nel capitolato.
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– a conferma che la situazione è del tutto fuori controllo elenchiamo per ciascun documento i punti (servizi/attività) che dopo circa 6 mesi non sono ancora stati avviati dalla Società appaltatrice del servizio. CAPITOLATO D’APPALTO ART. 1 – PRINCIPI ED OBIETTIVI ART. 4 – MODALITÀ DI AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO ED ESPLETAMENTO DELLA PROCEDURA DI GARA : – gestione del servizio di pulizia caditoie stradali ed eventuali migliorie offerte attinenti tali servizi. – modalità di organizzazione e gestione delle campagne di comunicazione e formazione delle utenze, anche relativamente alla conoscenza dei processo di recupero dei materiali oggetto di raccolta differenziata. – or anizzazione e estione dell’ufficio sportello a servizio delle utenze. – or anizzazione e estione del ser izio di monitora io dei conferimenti anc e mediante l’utilizzo di fi ure specializzate quali “ uardie ambientali”. – servizi aggiuntivi tra cui i sistemi di tracciabilità utenti e tariffazione puntuale. – metodologie finalizzate all’incremento del recupero dei rifiuti e finalizzate alla riduzione della produzione di rifiuti. ART. 5 – CARATTERE DEL SERVIZIO Le modalità organizzative dei servizi di cui al Piano comunale e al presente Capitolato Speciale d’Appalto dovranno garantire il raggiungimento, prescritto dalla vigente normativa, di almeno il 65% di RD per il primo anno e del 75% di raccolta differenziata entro il primo biennio di appalto dei ser izi, inoltre l’Appalto prevede il recepimento della Diretti a 2008/98/CE c e a introdotto le modific e all’art.181 del D.L sl. 152/2006 (Riciclaggio e recupero dei rifiuti). Tale Direttiva prevede: • la realizzazione, entro il 2015, della raccolta differenziata almeno per carta, metalli, plastica e vetro, e ove possibile, per il legno; • il ra iun imento de li obietti i quantitati i per i rifiuti urbani ed assimilabili relati i alla preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio pari ad almeno il 50% in termini di peso entro il 2020. L’operato dell’Appaltatore de e portare al conse uimento dei predetti obietti i. L’impresa partecipante potr quindi indicare tutti quei ser izi o procedure c e ritiene di interesse e utilit al fine di incrementare la percentuale di raccolta differenziata, l’efficienza del ser izio di pulizia strade, e la gestione del Centro comunale di Raccolta, attualmente attivo e di futura realizzazione, apportando migliorie e integrazioni ai servizi previsti e descritti nel presente capitolato ed esplicitando adeguatamente le specifiche metodologie di svolgimento e organizzazione dei servizi. Considerato inoltre che: – biso nerebbe alutare anc e se i ricorre l’applicazione l’articolo in cui sono pre iste sanzioni per ser izi non erogati o erogati male: ART. 16 – INFRAZIONI E PENALITA’ ART. 19 – ONERI E OBBLIGHI DIVERSI A CARICO DELLA DITTA: i) comunicazione mensile (per iscritto ed entro il 15 del mese successivo) al Comune dei dati relativi ai quantitativi di tutte le raccolte attivate nel territorio in questione, suddivisi per tipologia (frazione secca non riciclabile ed umida, carta, contenitori per liquidi in plastica, vetro e lattine di alluminio e banda stagnata, pile, medicinali, ingombranti, verde pubblico e privato, eventuali altre plastiche o materiali derivanti da altre raccolte differenziate eseguite dalla Ditta). j) comunicazione mensile (entro il 15 del mese successi o) al Comune , del riepilo o detta liato dei “ser izi su ric iesta” ese uiti nel territorio del Comune di Castellammare di Stabia (NA). ART. 19 – DESCRIZIONE SERVIZI OGGETTO DELL’APPALTO. Ser izi c e al momento sembrerebbe non vengano svolti. Siamo in ESTATE, con temperature altissime. In una situazione, quindi, dove maggiormente sarebbero necessari: Servizio di lavaggio contenitori e innaffiamento strade.
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Il presente Appalto prevede il servizio di lavaggio contenitori di capacità 120 lt e superiore forniti in dotazione alle utenze commerciali con la seguente frequenza: quindicinale nel periodo maggio – settembre e mensile da ottobre ad aprile. L’innaffiamento stradale è parte complementare inte rante del ser izio di spazzamento; esso è finalizzato all’eliminazione di polveri, oli e grassi, inquinanti e microinquinanti prodotti in particolare dal traffico automobilistico, che si depositano sul suolo prevalentemente nel periodo non piovoso Sono stati individuati 2 livelli di servizio in relazione alle caratteristiche delle aree da servire: CENTRO: frequenza interventi LAVAGGIO: 20 volte nel periodo da maggio a settembre; PERIFERIA: frequenza interventi LAVAGGIO: 10 volte nel periodo da maggio a settembre. Servizio di pulizia caditoie stradali. Servizio di pulizia di tutte le caditoie stradali (circa 1.200) con cadenza annuale (mese di ottobre prima dell’a ento delle pio e in ernali), mediante l’impie o di auto espur o Canal-Jet idoneamente attrezzato, materiali ed attrezzature adeguate. Dovrà essere eseguita la pulizia straordinaria, (con l’apertura di ogni singola caditoia), e l’asportazione di tutto il materiale ivi depositatosi. Con attività connessa di messa in sicurezza delle aree di lavoro al fine di garantire la sicurezza del personale impiegato. Resta inteso che la pulizia ordinaria in base al regime di tipo di spazzamento previsto per ogni singola strada prevede le operazioni di rimozione del fogliame, dei detriti e dei rifiuti in modo tale che sia consentito il deflusso delle acque meteoriche. ORARIO DI CONFERIMENTO E RACCOLTA UTENZE DOMESTICHE L’orario di conferimento per le utenze domestic e residenti nella Zona “A” e zona “ ” è dalle ore 21,00 alle ore 24,00 del giorno di conferimento. Il prelievo da parte del personale è previsto,invece, dalle 0,00 alle ore 6,00. ORARIO DI CONFERIMENTO E RACCOLTA UTENZE COMMERCIALI L’orario di conferimento per le utenze non domestic e è dalle ore 21,00 alle ore 24,00 del giorno di conferimento. Il prelievo da parte del personale è previsto dalle 0,00 alle ore 6,00. Sal o di ersa indicazione della Ditta concorrente c e a rebbe do uto esplicitarle nell’Offerta Tecnica. Ad oggi la raccolta viene ancora eseguita nella zona A del centro in turno notturno mentre nella zona B di periferia in turno diurno. Domandiamo : come da capitolato il Comune paga come se fosse tutto lavoro notturno? ART. 37 – SERVIZI VARI ED URGENTI c) la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di resti di natura organica comprese le carogne di animali che per qualsiasi motivo dovessero trovarsi sul suolo pubblico viene effettuato ? ART. 38 – PERSONALE PER L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO Per l’adempimento di tutte le obbli azioni conse uenti all’esecuzione del presente capitolato, l’Appaltatore dovrà disporre del solo personale previsto dal Piano Comunale pari ad un massimo di 154 unità come da deliberazione del C.C. n. 129 del 9/12/2014. L’Impresa a iudicataria do r assumere nel limite massimo di 154 unità e dovrà garantire il passaggio di cantiere ai sensi dell’art.6 del C.C.N.L. di cate oria i ente esclusi amente dei la oratori i in forza alla Castellammare Multiservizi S.p.A. e transitati al cantiere della Ego Eco s.r.l., tutti assunti con contratto FISE, alla data del 24 febbraio 2014 ed indicati in elenco nominativo allegato, ad eccezione di coloro i quali sono cessati dal servizio per decesso, pensionamento od altro. Dall’a io del ser izio è fatto assoluto di ieto all’Appaltatore di procedere ad assunzione di nuovo personale, alla modifica degli inquadramenti retributivi se non per obbligatoria applicazione di norme contrattuali, nonché alla sostituzione del personale eventualmente cessato a qualsiasi titolo dal momento che la stazione appaltante intende ottimizzare l’or anizzazione del ser izio con riduzione della spesa dello stesso sempre mantenendone l’efficienza ed efficacia. In caso di diminuzione, non superiore a 10 unità, del numero complessivo dei dipendenti impiegati inizialmente nel cantiere, l’Ente ridurr il canone di un importo pari al risparmio della ditta.
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L’Appaltatore deve tenere costantemente informata la Stazione appaltante, circa i nominativi del personale impiegato, comunicando eventuali cessazioni dal servizio ed eventuali sostituzioni temporanee per ferie o malattia. Analizzato altresì che: il progetto approvato in Consiglio Comunale il 9 dicembre 2014: Servizi a carattere territoriale – Servizio di spazzamento manuale e meccanizzato del territorio comunale con le frequenze indicate nella Tavola 2 nonché lo svuotamento e la pulizia dei cestini porta rifiuti ed eventuali altri servizi complementari di pulizia. Detto servizio include anche la raccolta di rifiuti particolari quali siringhe, deiezioni e carogne di animali di piccola taglia; – La pulizia ed il lavaggio di vie, piazze e marciapiedi di uso pubblico dai rifiuti di ogni sorta anche a seguito di mercati, sagre, feste e manifestazioni in genere; – Il lavaggio di tutti i cassonetti dedicati alla frazione organica con volumetrie maggiori o uguali a 120 litri – il diserbo e scerbatura per n°3 interventi annuali da 500 ore ciascuno; – la pulizia di caditoie e bocche di lupo; Specifiche ulteriori E’ consentito il trasbordo veicolare a condizione che lo stesso avvenga in zone periferiche non residenziali, concordate con l’amministrazione comunale e nel rispetto delle norme dettate dal Codice della Strada, alla fine delle attività l’area dovrà essere pulita accuratamente. Raccolta oli vegetali Per il servizio di raccolta degli oli vegetali esausti dovrà essere garantito il posizionamento di almeno due contenitori specifici da posizionare presso il CCR. I contenitori utilizzati dovranno essere di nuova generazione, antitrabocco e consentire il conferimento e la raccolta in tutta sicurezza, per gli utenti e per gli operatori del servizio di raccolta. Lavaggio e disinfezione del suolo pubblico Il servizio di lavaggio e disinfezione del suolo pubblico riguarda tutte le strade, le piazze, gli slarghi stradali, i parcheggi, ed in generale tutte le aree pubbliche o soggette a pubblico passaggio sulle quali per tipo di uso, affollamento e altro, sia opportuno mantenere un maggior livello igienico e consiste nell’irrorare soluzioni detergenti ad elevata pressione (circa 7-12 atm) in modo da rimuovere incrostazioni e macchie dal suolo. Il servizio dovrà essere svolto con l’impiego di apposito mezzo meccanico, dotato di sistema a pressione per il lavaggio delle strade, dopo che è stata effettuata la pulizia preliminare e lo spazzamento dell’area interessata come desc1itto negli appositi articoli. L’acqua dovrà essere addittivata con idonei prodotti detergenti e disinfettanti, non inquinanti e compatibili con le vigenti disposizioni legislative in materia, e comunicando al Comune la tipologia di detergenti e disinfettanti che si intendono utilizzare. Il servizio di lavaggio e disinfezione dovrà essere svolto con le frequenze previste nell’elaborato tecnico allegato al bando, di norma in orario antimeridiano. Nelle zone dove l’effettuazione del servizio avviene su richiesta della stazione appaltante si dovrà prevedere un apposito divieto di sosta temporaneo. Il servizio è altresì prescritto nei luoghi e date di effettuazione dei mercati settimanali e stagionali, nonché in occasione di particolari manifestazioni (feste religiose, manifestazioni carnevalesche, spettacoli all’ape11o, mercatini, ecc.) che comportano un notevole afflusso di persone, dietro semplice richiesta della stazione appaltante; per tali prestazioni non spetta alcun compenso aggiuntivo all’appaltatore rispetto all’importo di appalto. Servizio pulizia dell’arenile del Lungomare Le operazioni di pulizia saranno effettuate attraverso operazioni manuali e con l’ausilio di appositi mezzi (ad es. ptùisci spiaggia) dove consentito. Prima della rimozione si do r pro edere alla raccolta del materiale riciclabile (le no, fen•o, ecc.). Gli interventi saranno di due tipi: • con mezzi pesanti (pulisci spia ia, pale meccanic e) utilizzati per una pulizia approfondita e radicale de li
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arenili che dovrà essere effettuata una volta all’anno prima della stagione estiva; • con attrezzature le ere (pale, scope e pinze) utilizzate per la pulizia quotidiana de li arenili nel periodo 15 giugno- 15 settembre e tre volte a settimana nel periodo invernale dal 16 settembre al 14 giugno. Gli arenili a qualsiasi titolo dati in concessione a terzi, sono esclusi da qualsiasi tipo di intervento durante il periodo di concessione. Pulizia e disostruzione delle caditoie stradali Il servizio riguarderà tutti i pozzetti, griglie, caditoie stradali e bocche di lupo per la raccolta delle acque meteoriche, nonché del tratto di condotta che patta alla fognatura principale, comprese nei perimetri di spazzamento, in modo da consentire il normale det1usso delle acque provenienti da strade, piazze, piazzali, ecc. Nel periodo successivo alla stagione estiva, e comunque non oltre il mese di ottobre, dovrà inoltre essere garantita una pulizia straordinaria che garantisca la completa revisione e disostruzione delle caditoie sull’intero territorio comunale. Oltre alla pulizia e spurgo dei corpi ricettori, al termine delle operazioni ordinarie dovranno essere effettuati idonei interventi di disinfezione e sanificazione. Al termine di eventi meteorici che avranno comportato trasporto di materiale (terra, foglie, ecc.) si dovrà provvedere a rimuovere il materiale accumulatosi in maniera da disostruire i ricettori delle acque meteoriche e riportare gli stessi a piena efficienza. Gli interventi di pulizia e disostruzione saranno altresì eseguiti in qualunque momento, in base alle esigenze e su richiesta della stazione appaltante. Il servizio dovrà essere svolto impiegando mezzi e manodopera adeguata che opererà in maniera continuativa per tutto il periodo di gestione. Dovrà comunque essere garantito un servizio di pronto intervento per le necessità della stazione appaltante. L’acqua occorrente per le operazioni di spurgo e lavaggio pozzetti sarà a carico dell’Impresa Appaltatrice così come lo smaltimento finale dei fanghi di risulta. Inoltre, tra i mezzi in dotazione, dovrà essere disponibile uno di tipo combinato (spurgo- lavastrade) di adeguata capacità. L’Appaltatore dovrà segnalare alla stazione appaltante i guasti alle installazioni in questione e alle relative condutture. Rimozione e smaltimento delle carcasse animali L’ Appaltatore dovrà, su segnalazione dell’Ufficio e degli altri organismi pubblici, rimuovere dal suolo pubblico e sulle aree ad uso pubblico carcasse di animali domestici o selvatici di ridotte dimensioni (piccioni, topi, altri roditori). Alla rimozione della carcassa dell’animale seguirà la sanificazione del suolo contaminato con appositi prodotti disinfettanti. La carcassa dell’animale contenuta nell’apposito sacco, sarà poi smaltita, a cura dell’Appaltatore, in conformità alle disposizioni che darà la competente ASL. Rimozione di deiezioni animali Il personale assegnato al servizio di spazzamento dovrà provvedere alla rimozione di eventuali deiezioni animali, giacenti sul suolo pubblico e sulle aree ad uso pubblico, rientranti nella propria area di competenza. Redazione della carta dei servizi La carta dei servizi dovrà essere fornita a tutti gli utenti del Comune entro e non oltre 3 (tre) mesi dalla data di verbale di consegna del servizio. La calia dei servizi pubblici sarà il documento con il quale la stazione appaltante enuncerà le regole di organizzazione ed erogazione dei servizi di competenza, stabilirà i livelli di qualità delle prestazioni e individuerà gli strumenti messi a disposizione degli utenti per le comunicazioni con il medesimo, anche con riguardo alla presentazione di eventuali reclami o alla segnalazione di disservizi. La carta rappresenterà, quindi, un irrinunciabile elemento di trasparenza nel rapporto con i cittadini. KIT PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA I kit per la raccolta differenziata sono già stati forniti alle diverse utenze. Sarà necessario dotare le stesse utenze della fornitura di sacchi necessaria per ogni singolo anno di durata dell’appalto. La fornitura dei sacchi dovrà essere garantita dalla Ditta con modalità domiciliare. A tutte le utenze domestiche ivi incluse le piccole utenze commerciali, che per quantità e qualità del rifiuto prodotto possono essere assimilate alle domestiche, sarà fornita la seguente dotazione:
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FRAZIONE ORGANICA sacchetti da10 lt biodegradabili e compostabili secondo la normativa vigente (n. l60all’anno) VETRO sacco 50 lt (n°52 all’anno) PLASTICA LATTINE E BARATTOLAME sacco 100 lt (n. 52 all’anno) CARTA E CARTONE sacco 50 lt (n. 52 all’anno) RIFIUTO SECCO NO RICICLABILE Sacco a carico dell’utenza IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO Tale futura attività da espletarsi dopo circa sei mesi dall’avvio del servizio di raccolta differenziata domiciliare, mirerà, attraverso la fornitura di 500 kit per il compostaggio domestico alla riduzione del rifiuto a monte. Tale attività dovrà essere sostenuta ed incentivata dal gestore in accordo con l’Ente. AVVIAMENTO NUOVO SERVIZIO DI SPAZZAMENTO STRADALE COME DA PROGETTO (NON PIÙ 54 SETTORI MA 36). CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE – AZIONI DI INFORMAZIONE SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI E SUL CORRETTO UTILIZZO DEI SERVIZI IN APPALTO DA PARTE DEGLI UTENTI. L’Appaltatore dovrà condurre una strategia infom1ativa per sensibilizzare tutte le utenze attraverso una ditta specializzata in comunicazioni di massa affinché si contribuisca al raggiungimento degli obiettivi previsti: • la realizzazione di ade uato materiale informati o (a titolo esemplificati o: mailin , affissioni, comunicati stampa da diffondere ai mezzi di comunicazione locali, implementazione del sito Internet dell’Amministrazione comunale); • lo s ol imento di incontri di concertazione con i ari so etti portatori di interessi; • lo s ol imento di azioni di animazione territoriale; • lo s ol imento di inter enti di educazione ambientale nelle scuole di ogni ordine e grado. • la collaborazione con le associazioni di olontariato operanti sul territorio c e metteranno a disposizione la propria attività ai fini della sensibilizzazione alle tematiche ambientali. Il materiale informativo dovrà essere prodotto in quantità tali da raggiungere tutte le utenze (domestiche e non domestiche) del servizio di gestione dei rifiuti. Analogamente per quanto riguarda le azioni di animazione territoriale che dovranno essere realizzate in numero sufficiente per raggiungere le stesse utenze. Gli interventi comunicativi e di sensibilizzazione dovranno essere finalizzati a perseguire i seguenti obiettivi: • ridurre la quantit totale di rifiuti urbani prodotti; • fa orire la diffusione del composta io domestico; • aumentare la percentuale di materiali raccolti in modo differenziato per ra iun ere li obietti i di le e; • ridurre la quantit di rifiuti conferiti in discarica (sia attra erso una riduzione dell’acquisto di imballa i sia attraverso l’aumento della raccolta differenziata); • instaurare un dialo o propositi o e atti o con i p1incipali portatori di interessi del territorio; • aumentare la consape olezza dei cittadini in merito al alore sociale, economico e ambientale delle proprie scelte in materia di acquisto di beni di consumo e di corretto smaltimento dei rifiuti; • coin ol ere atti amente l’Amministrazione Comunale (Sindaco, Giunta, Commissioni consiliari e Responsabile dell’appalto) in un intenso dialogo tematico con i cittadini; • ottimizzare gli strmnenti comunicativi già esistenti (sito Internet del Comune, manifestazioni pubbliche, ufficio stampa, media locali, compresi quelli telematici, ecc.); • trasmettere a li inse nanti e a li studenti delle scuole del territorio le moti azioni della corretta gestione dei rifiuti e le nozioni fondamentali per perseguirla. L’Appaltatore dovrà, inoltre: • disporre di personale in quantit ade uata alla buona riuscita del pro etto in possesso di ade uati requisiti di competenze e esperienza in materia di comunicazione ambientale e, in generale, di gestione dei rifiuti; ” curare i rapporti con la stazione appaltante per il suo coinvolgimento attivo nel progetto; • dedicare apposite sessioni formati e sia ai rappresentanti politici sia ai funzionari tecnici ed amministrativi presenti presso il Settore Ambiente;
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• dedicare un con ruo numero di incontri formati i sui contenuti e su li obietti i del pro etto m dipendenti dell’Appaltatore che esegue i nuovi serv1z1 di raccolta differenziata; • procedere alla distribuzione annuale alle utenze dei sacchi con modalità domiciliare; • curare i rapporti con i so etti indi iduati per il recapito dell’e entuale materiale informati o a li utenti (ad esempio, consegna del materiale a Poste Italiane S.p.a.); • fornire adeguata assistenza all’Ufficio per la gestione del materiale informativo (assegnazione, distribuzione, consegna delle pertinenti quantità); ” condurre una campagna di comunicazione e sensibilizzazione di accompagnamento all’avvio dei nuovi servizi oggetto dell’appalto nel primo anno di i enza del contratto e in ciascuno de li anni successi i, condurre interventi comunicativi e di sensibilizzazione finalizzati a migliorare o a rafforzare i risultati raggiunti; • formulare un crono-programma delle azioni comunicative e eli sensibilizzazione per ciascun anno di vigenza del contratto, specificando dettagliatamente le iniziative che saranno realizzate. L’appaltatore deve fornire ed installare, in modo che siano ben visibili al pubblico, all’esterno ed all’interno dell’ingresso della sede comunale e presso le scuole primarie e secondarie appositi cartelloni/targhe che informino il pubblico che il servizio di gestione dei rifiuti urbani è svolto nel rispetto dei criteri ambientali minimi definiti dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con Decreto del 13/02/2014. Tali cartelloni/targhe devono riportare gli estremi di tale decreto nonché i dati annuali relativi alla produzione dei rifiuti, raccolta differenziata e destinazione dei rifiuti raccolti. Tali cartelloni dovranno essere realizzati e collocati nelle sedi previste entro sei mesi dalla data di consegna dell’appalto previa verifica per accettazione da parte della stazione appaltante. Nell’importo a base di gara sono compresi tutti i costi per il servizio di comunicazione e sensibilizzazione ivi compresi la video impaginazione, la stampa, il recapito del materiale informativo a tutte le utenze, domestiche e non domestiche e la fornitura dei cartelloni/targhe. Valutato ancora che: – tra le tante cose ricordate mancherebbero 300 cestini per i rifiuti da installare. – il Comune non ha ancora nominato il DEC, figura prevista dal nuovo Codice degli appalti; e che sempre l’Ente afferma (lettera del diri ente del settore arc . Canna ale) che bisogna prevedere maggiori risorse nell’atto di assestamento per i ma iori costi da sostenere per il mancato ra iun imento de li obietti i per la raccolta differenziata: “intorno” al 49% in ece del 65% Tutto ciò premesso, chiedono al Sindaco di sapere: – quali atti sono stati prodotti per contestare le eventuali inadempienze contrattuali; – quali iniziati e intende mettere in atto affinc un contratto c e pre ede un ‘importo di oltre 11 milioni all’anno possa produrre effetti positi i sulla ita dei cittadini, con una città più accogliente e pulita; – per quali ra ioni l’Ente tarda a nominare il DEC; – quali misure – secondo quando previsto dal contratto e dal progetto – intende adottare per determinare con il raggiungimento degli obiettivi per la differenziata, risparmi per le famiglie e le attività produttive Gruppo Consiliare Per Castellammare 29 luglio · Al Presidente del Consiglio Comunale Al Sindaco di Castellammare di Stabia All’Assessore alle Politic e Sociali Interrogazione Oggetto: paralisi nell’erogazione dei servizi nel settore delle Politiche Sociali I sottoscritti Consiglieri Comunali Premesso che:
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ribadiscono il loro fermo NO alla situazione di blocco dei servizi, ai ritardi nella programmazione, alla carenza di personale che caratterizza in questa fase il settore delle POLITICHE SOCIALI del nostro COMUNE; si domandano preoccupati, cosa stia accadendo, giacché la stampa ha riportato di recente notizie in merito alla mancata erogazione di alcuni servizi essenziali per i cittadini (assistenza domiciliare agli anziani, assistenza domiciliare e trasporto disabili); ritengono di esprimere piena solidarietà ai lavoratori che da diversi mesi non percepiscono stipendio; in particolare: per 5 ser izi affidati ad altrettante cooperati e. L’Ente non pa erebbe perché non sarebbero stati firmati ancora i contratti, in attesa della risposta dell’ANAC ad un quesito sulla legittimità delle gare. Sarebbe opportuno che i bandi di gara, pertanto, fossero debitamente vagliati da Dirigenti PRIMA della pubblicazione, così da evitare che a pagare per il mancato avvio dei servizi siano le categorie più deboli; Evidenziato che: – i pochi dipendenti in servizio, costretti ad operare in una condizione di staticità o quanto meno di estrema confusione, non riuscendo a estire, in maniera efficace ed efficiente, l’enorme carico di procedimenti ricondotti, dal legislatore, alla competenza del settore; – il 3° settore, Politiche Sociali, è tuttora, in sostanza, diviso in 2 parti: A) “Il ser izio sociale” ritenuto di pertinenza comunale c e ede la presenza di una unità di categoria A, cinque unità di categoria B, una di categoria C e due di categoria D; e UNA SOLA ASSISTENTE SOCIALE CHE EFFETTUA ANCHE I TURNI DI REPERIBILITÀ. ) Il ser izio d’Ambito 27 ritenuto ERRONEAMENTE, un corpo a se stante, cui è asse nata una unità di categoria C. E’ questo un errore rossolano, comprensibile nei primi anni di attuazione della Le e n.328/2000, ma di sicuro inaccettabile a 17 anni dalla sua emanazione. Infatti, TUTTI I SERVIZI DI NATURA SOCIO SANITARIA PROGRAMMATI SUL TERRITORIO DELL’AM ITO N.27 (Castellammare di Stabia) necessitano di una pro rammazione ed attuazione unitaria e de ono essere ricompresi nell’unico documento – IL PIANO DI ZONA – che il Coordinamento Istituzionale prima, ed il Consiglio Comunale poi, sono tenuti ad approvare e trasmettere in Regione Campania per la relativa valutazione e definitiva approvazione. Il finanziamento di tutti i citati ser izi a effettuato con il c.d. FUA (Fondo Unico d’Ambito) c e deve trovare idonea allocazione negli strumenti di programmazione finanziaria del nostro Ente (Bilancio ecc.). Probabilmente, ne li ultimi anni l’errore è stato perpetrato perc si è ritenuto con eniente “imma inare” un Ambito dai confini iuridici incerti, staccato in qualc e modo dalla macc ina comunale, tale da poter operare con regole autonome: NULLA DI PIU’ INESATTO. L’Ambito N27 è ancora o i fondato su un semplice Accordo di Pro ramma sottoscritto dal Sindaco o suo dele ato, dall’aslnapoli3sud e dalla Citt Metropolitana. NON E’ UN SOGGETTO DOTATO DI AUTONOMIA GIURIDICA MA E’ TENUTO AD OPERARE NEL QUADRO NORMATIVO CHE DISCIPLINA L’OPERATO DEGLI ENTI LOCALI. Sembra che, per poter operare con maggiore snellezza ed evitare le lungaggini burocratiche che caratterizzano l’operato della Pubblica amministrazione, un Comune iciniore (Sant’Antonio Abate) stia valutando la possibilità di costituire un Consorzio per la gestione dei servizi sociali, dotato di personalità giuridica e di una struttura associativa autonome. Le conseguenze di tale stato di abbandono finisce, inevitabilmente, per arrecare grave disagio ai cittadini e alle famiglie. E’ anc e in ra ione di questo c e lanciamo l’allarme per i ser izi i terminati e per quelli c e
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termineranno entro fine anno I servizi scaduti o che lo saranno a breve: – Segretariato sociale terminato a fine marzo – Ser izio affido familiare “ “ – Centro anti iolenza “ “ – Assegni di cura per disabili gravi erogati solo per due mesi – Assistenza domiciliare diversabili servizio per 40 utenti termine previsto: 31 luglio 2017 Servizi che scadranno il 31 dicembre 2017: Piano di Azione e Coesione per Anziani – Assistenza Domiciliare Integrata 10 utenti – A.D.A. 75 utenti – Casa del Mandorlo per minori a rischio di esclusione sociale – Porta Unica di accesso Discorso a parte, ma analo o, biso nerebbe fare per tutta l’area del trasporto per l’area disabili. Ritenuto utile rammentare c e, ai sensi dell’Art. 5 della Le e Re ionale 11/2007 “Li elli essenziali delle prestazioni sociali” in ogni ambito territoriale devono essere attivate le seguenti tipologie di servizi: a) servizio sociale professionale e segretariato sociale, per informazione, consulenza e presa in carico al singolo ed ai nuclei familiari; b) il servizio sociale professionale deve essere garantito da ogni comune, o tra di loro associati, dell’ambito territoriale; c) il rapporto numerico tra assistenti sociali e cittadini residenti deve essere pari nel minimo ad un assistente sociale per ogni diecimila cittadini residenti -rapporto operatore/utenti pari ad 1/10.000 (IL NOSTRO ENTE DEVE EFFETTUARE UNA PROGRAMMAZIONE DEL PERSONALE TALE DA ASSICURARE LA PRESENZA IN ORGANICO DI ALMENO 6 ASSISTENTI SOCIALI)!!! ; d) il servizio di pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari ed interventi di unità mobili per eventuali situazioni di precarietà strutturale, quali campi rom o alloggi di fortuna; e) assistenza domiciliare; f) strutture residenziali e semiresidenziali per soggetti con fragilità sociali, quali bambini, anziani e stranieri; g) centri di accoglienza residenziali e diurni a carattere comunitario, centri di assistenza e case di accoglienza per le donne maltrattate. Considerato che: – per l’Ambito, nel corso de li ultimi anni è stato dato in appalto alla coop. Eco il ser izio di supporto dell’Ufficio di Piano (l’Ufficio cui è demandato il compito di pro rammare, pro ettare i ser izi e predisporre il Piano di Zona, in attuazione de li indirizzi forniti dall’Amministrazione); – che le gare sono state espletate in house con il Dirigente il Settore Presidente, spesso Responsabile Unico del Procedimento e due dipendenti in commissione, e con l’ausilio, come risulta dai erbali, della stessa coop. Eco. A quest’ultima il 30 iu no u.s., pur in assenza del Diri ente dell’epoca, è stata concessa una proroga di due mesi, fino al 31 agosto. Valutato che : – per arantire l’ero azione sul territorio stabiese di ser izi essenziali quali i ser izi sociali è necessario provvedere al reclutamento delle figure professionali necessarie a comporre un Ufficio di Piano degno di questo nome;
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l’ufficio di piano dell’ambito territoriale, istituito ai sensi dell’articolo 11, comma 3, lettera e), della L.R.11/2007, struttura tecnica di supporto per la realizzazione del piano di zona, “si a ale, nei limiti fissati dal Coordinamento Istituzionale d’Ambito, di personale distaccato, per il triennio relati o a ciascun piano di zona d’ambito, de li enti locali e della ASL, e di e entuali rapporti di collaborazione assunti in caso di comprovata necessità, nel rispetto delle compatibilità finanziarie e del principio di non discriminazione e di pari opportunità, ai sensi del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165:. – si spera fortemente che per detta finalità si useranno criteri trasparenti; che non si pensi di attivare procedure volte ad individuare un coordinatore esterno : cosa assolutamente non legittima. Le esperienze largamente fatte nel passato dovrebbero sconsigliarne la ripetizione. Infatti, la norma pre ede c e si proceda sempre, pre enti amente, ad una erifica all’interno dell’Ente finalizzata a alutare se i sono fi ure professionali munite della qualifica, della professionalit e dell’esperienza necessarie a ricoprire detto ruolo. Solo in caso di esito negativo di tale verifica , si potrebbe procedere con un bando pubblico per la selezione a tempo determinato ai sensi dell’art.110 comma 2 del D.L s. 267/2000, o ad altra forma di reclutamento. Tutto ciò detto, chiedono al Sindaco: quali iniziative intenda assumere per sbloccare l’ero azione dei ser izi sociali, di fondamentale importanza per le famiglie, gli anziani, i minori, i diversamente abili, le donne maltrattate, ed in generale tutti gli utenti che necessitano di una Porta Unica di Accesso (PUA) per tutti i servizi socio sanitari offerti sul territorio; quali misure immagina di porre in essere per avviare una programmazione tale da assicurare, a coloro c e ersano in condizioni di disa io, aranzia di continuit nell’ero azione di tali ser izi Le opposizioni alla maggioranza ”Si convochino immediatamente i capigruppo come da noi già richiesto il 25 luglio” E’ notizia di queste ore il fallimento della procedura per l’individuazione dell’advisor per Terme di Stabia. Fallimento che segue a quello del project e che ci fa capire quanto si stia complicando il futuro di Terme di Stabia.Quella di oggi – commentano le opposizioni – è una ulteriore battuta d’arresto . Chiediamo l’immediata convocazione di una conferenza dei capigruppo per discutere su Terme, Sanita’, Fincantieri, Maricorderia.Le notizie, se confermate su Maricorderia ci preoccupano e ric iedono ,d’intesa con i sindacati iniziati e atte a c iarire le reali intenzioni del Go erno nei confronti di una realtà produttiva e storica della nostra città. Ci sono questioni che non possono piu’ attendere. ”Noi ,come abbiamo detto nelle lettera del 25 luglio,non vogliamo tirare conclusioni affrettate e spargere pessimismo, anche se, dopo la visita al complesso delle Nuove Terme e lo sfascio che abbiamo visto, è davvero complicato non esserlo, ma è certo che non è possibile pensare in positivo quando mancano i provvedimenti da discutere nelle commissioni, con una maggioranza che puntualmente fa saltare le riunioni del Consiglio Comunale quando ci sono proposte delle opposizioni all’OdG. Sullo stesso problema della Sint,dell’ade uamento dello Statuto si sta continuando con procedure discutibili e senza coinvolgere il Consiglio Comunale. Dal tavolo con la Regione, alla necessità di affrontare il nodo delle perdite Sint, ( ricontrattare il mutuo e provare a inserire parte delle perdite nella procedura del dissesto) con un piano credibile, invece della
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vendita del patrimonio, sono tutti temi e proposte,infatti, che abbiamo presentato da un anno. Assistiamo, ci dispiace riaffermarlo, su tutto, a posizioni confuse, e le presunte “s olte storic e” si leggono solo sulla stampa, dove forse sarebbe stato giusto trovare anche qualche assunzione di responsabilità per gli errori commessi in questi mesi. Ancora una volta come forze di opposizione, tuttavia, e con spirito costruttivo, chiediamo di convocare la conferenza dei capigruppo. Gruppo Consiliare Per Castellammare 8 agosto · “Comune e Sint ritirino il bando per la ricerca dell’advisor” . A chiederlo le forze di opposizione che dichiarano:”È assurdo dopo il fallimento del primo bando, ripeterlo in pieno Agosto e questa volta prevedendo una spesa di 40 mila euro.La vicenda dell’Advisor – commentano i consiglieri-non solo allunga la lista dei fallimenti registrati da questa Amministrazione sul problema Terme, ma dimostra davvero lo stato di confusione pericolosa che ne connota le scelte .Si rifà la gara ancora una volta senza idee e senza mettere in campo proposte che riguardino i due stabilimenti Termali.Grazie ai lavoratori si apre lo spiraglio per una collaborazione con Regione e Federerme ma il Sindaco, invece di riportare tutto sul tavolo regionale per concordare i passaggi, autorizza un nuovo bando oneroso con scadenza a fine agosto.Non solo la prudenza sconsigliarebbe di fare bandi in questo mese, ma non si comprende neanche sulla base di quale mandato il sindaco ne autorizzi la ripetizione. Il Consiglio Comunale, benché richiesto dalle opposizioni, non è stato mai convocato, la giunta non si è espressa neanche con un atto d’indirizzo; e neanche i dirigenti investiti di un ruolo maggiore dal regolamento sul controllo delle società partecipate, non ha mai espresso nessuna valutazione. Questo è il quadro desolante che emerge. Si blocchi il bando, si riporti l’intera vicenda terme ai livelli regionali e si convochi il Consiglio, come da noi richiesto. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”. Gruppo Consiliare Per Castellammare 18 agosto · COMUNICATO STAMPA Il Dup tra strafalcioni e copia e incolla dimostra quanto l’Amministrazione sia in uno stato di confusione. Le opposizioni ‘’ occorre rilanciare , un pro etto realistico e credibile per Castellammare. Alla prima lettura avevano pensato ad uno scherzo i consiglieri di opposizione nel leggere il Documento Unico di Programmazione (Dup) del comune di Castellammare di Stabia, ed invece si sono do uti ben presto ricredere. ‘’ Gruppo Consiliare Per Castellammare 22 agosto · Attenzione per il centro antico della città a chiederla è il capogruppo di PER CASTELLAMMARE, Alessandro Zingone. ” Oggi delle famiglie in Salita Piazza Grande hanno dovuto fare i conti con un evento drammatico. Il crollo di un solaio dopo un incendio di alcuni rovi alle spalle dell’edificio coinvolto”. Controlli seri quelli che richiede il consigliere Zingone che fa appello al Comune a stare vicino alle famiglie . I
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cittadini del centro antico meritano rispetto e attenzione” – prosegue Zingone- il nostro Centro Antico, così bello non puo’ essere abbandonato a se stesso”
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Ai Consiglieri dei gruppi di opposizione
“Abbiamo letto il Documento Unico di Programmazione (DUP): Che dire? Speriamo sia uno scherzo.”
Carissimi Consiglieri,
era così che cominciava Il nostro comunicato del 18 Agosto.
Iniziare il comunicato in tal modo a rebbe potuto apparire come l’ennesima tro ata per dar ita a polemic e e mettere in catti a luce l’attuale Amministrazione cittadina; sappiamo bene, purtroppo, che non è stato così!
Le condizioni della città sono serie e preoccupanti, ed emerge in modo evidente che mancano pro etto e isione, mancano percorso e scelte amministrati e capaci di tracciare una ia d’uscita.
Abbiamo vissuto un anno drogato dal tema della riapertura della Villa Comunale: il cantiere bloccato per un paio d’anni a e a in enerato rabbia e delusione, inferto un colpo, insieme alla chiusura delle Terme, alla nostra economia e alla possibilità, per i cittadini, di usufruire di uno dei pochi spazi pubblici disponibili e, quindi, la riapertura, anche se a singhiozzo, è apparsa un segnale di speranza e di possibile ripresa. Un luogo bello restituito alla città, gente che ritorna a Castellammare, nuove possibilità per il commercio e di lavoro, anche se precario.
È stata la consapevolezza di non dovere uccidere sia pure flebili speranze, di non bloccare il cantiere della Villa, che ci ha indotto a separare nettamente gli aspetti legati alle procedure amministrati e adottate, al pro etto appro ato e alla qualit dell’esecuzione dei la ori, dalla urgenza di dover dimostrare gli errori evidenti che erano e sono stai commessi; denunceremo quanto di sba liato c’è stato solo quando i la ori saranno terminati.
Questo il senso di responsabilità che, dalle elezioni del 2016, ci ha mossi non solo per la Villa, ma su tutti gli altri temi.
Eppure, anche in questa delicata situazione, e dopo il papocchio del DUP, il Sindaco avrebbe potuto scegliere di anticipare, dopo un anno di governo, la presentazione della relazione sullo stato di attuazione del programma.
Non averlo fatto è una scelta sbagliata; con la sua presentazione avrebbe avuto, infatti, l’opportunit di fu are i dubbi sul uoto dell’azione amministrati a; a rebbe consentito al Consiglio Comunale e alla Città di verificare la corrispondenza tra quanto promesso in campagna elettorale e la sua effettiva realizzazione; avrebbe avuto la possibilità – invece di discutere, come ormai si sta facendo da mesi, sui nomi, su chi esce e chi entra – di promuovere, con coraggio, una verifica politica su problemi ed obiettivi che interessano i cittadini.
Ed ecco perché, in questo contesto, la riapertura, ad agosto di un altro tratto della Villa, eseguito male e in fretta e senza collaudo appare, da parte del Sindaco, più un atto di disperazione che il mantenimento degli impegni assunti con la città.
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Con la Villa, come ormai tutti anno ben compreso, l’attuale amministrazione non c’entra nulla, ma si avvinghia a questo progetto perché non ha altro da raccontare, è triste evidenziarlo, ma dopo un anno non avrebbe null’altro da dire!
Basta esaminare la situazione in cui sono piombate le Terme. Problema complicatissimo da affrontare, da sempre, ma su cui oggi si sta procedendo alla cieca e improvvisando proposte e soluzioni. Tutte gli annunci fatti sono rimasti sulla carta, le uniche cose concrete – in negativo – rimangono la perdita di posti di lavoro, la crisi delle attività legate al termalismo, nonché i danni, dovuti alla incuria e alla vandalizzazione dei due stabilimenti, e che potrebbero assommare a molti milioni di euro.
E nessuno è in grado di capire, di sapere cosa sta accadendo su argomenti come i bandi per l’asse nazione dei c iosc i all’acqua della Madonna; su come si pensa di procedere, dopo a er speso 250 mila euro del bilancio comunale per predisporre gli impianti, per organizzare attività commerciali e per il tempo libero e la gestione delle spiagge lungo i Corsi Garibaldi e De Gasperi. Sono entrambe vicende sulle quali si stanno concentrando interessi di vario tipo e forse anche cambiali elettorali in scadenza.
Per non parlare del tema della sicurezza, che dovrebbe essere terreno di sfida per una coalizione che si professa di centrosinistra, ed invece viviamo in una città che da una certa ora della sera diventa, ancora di più che nel passato, insicura, terra di nessuno, con il proliferare di attività abusive che si svolgono sotto gli occhi distratti di tutti e senza che nessuno intervenga!
La città è ferma per le cose non fatte, per la mancata cura della quotidianità, per gli errori commessi, e anzi, su molti aspetti, è ritornata addirittura indietro rispetto al 2016; non solo sulle Terme, ma anche sul Centro Antico; sulle politiche sociali, sulla sanità, sulla cultura, sul turismo; per non parlare della gestione della raccolta differenziata, delle politiche ambientali, del grande problema del dissesto idrogeologico; del traffico, del commercio, delle opere bloccate (non solo casa del Fascio, penso infatti anche a M. di Stabia), dei problemi che ancora permangono per Fincantieri, di quelli che si potrebbero aprire in questi giorni per le Corderie militare.
Una citt , nonostante la tanta decantata “filiera istituzionale”, c e appare collocata ai mar ini dei processi e dalle sperimentazioni che pure si stanno tentando in altre parti della Regione.
Una città che rischia di trovarsi impreparata rispetto agli strumenti e opportunità che sono stati messi a disposizione dei territori: le Zone Economiche Speciali, la nuova programmazione dei fondi europei, il progetto della grande Pompei.
Nemmeno si è riusciti ad introdurre novità in materia urbanistica , né a riorganizzare, in maniera coerente, le aree ASI, a discutere del Piano Casa, n a definire con c iarezza con l’Autorit Portuale i contenuti e gli obiettivi del redigendo Piano Regolatore del porto e per lo sviluppo del fronte a mare.
Anche sul tema della Reggia, su cui abbiamo votato tutti la delibera nel dicembre 2016, e sull’istituzione del distretto turistico, poco o nulla si sa su come stanno procedendo le cose.
Una città ferma, e senza progetti, senza idee, da proporre ai tavoli dove si prendono decisioni, che non riesce a ripartire dai suoi quartieri (CMI, S Marco, Centro A e zona Collinare, Annunziatella e Ponte Persica), parti fondamentali della città le cui condizioni sono diventate difficili. Perdere oltre 70 milioni di euro su Savorito e Moscarella, sicuramente per errori precedenti e a causa del mancato decollo dei pro etti i pre isti, prendendo solo atto dell’e idente stato dell’arte, senza
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alcuna capacità di riproposizione del tema a livello regionale e nazionale, rappresenta un colpo alla prospettiva di combattere disagio sociale ed emarginazione, di assicurare condizioni dignitose a tanti cittadini che vi abitano, in definitiva anche di creare lavoro .
Non sono critiche ingenerose, per comprendere come stanno le cose basterebbe, ad un anno dalla sua approvazione, chiedere di avere un resoconto sullo stato di attuazione del Piano delle Opere pubbliche: siamo molto vicini allo zero!
Lo abbiamo detto, lo voglio ripetere, nessuno addossa a quest’Amministrazione i problemi e li errori c e la citt si porta dietro da anni, io non l’ o mai fatto, perc consape ole delle responsabilità che coinvolgono anche il periodo in cui sono stato Sindaco; ma del fatto che non si nota alcun passo in avanti e che stiamo tornando indietro, questa è responsabilità che investe a pieno la coalizione che governa attualmente la città.
Senza un programma, né obiettivi condivisi con la città, anche con una maggioranza numericamente forte, dopo un anno restano solo i titoli dei comunicati.
È ovvio che trovarsi con un Comune in dissesto, lavorare senza dirigenti, con molti dipendenti che sono andati e stanno andando in pensione, non determina certo le condizioni più favorevoli per operare; ma queste stesse condizioni avrebbero potuto, e ancora potrebbero, diventare un’opportunit per scri ere su pa ine bianc e una nuo a storia se non fossero di entati terreno di scorribande dentro l’attuale ma ioranza. E del resto, fin dalla presentazione del pro ramma del Sindaco, a fine luglio 2016, che questo sarebbe accaduto, si evinceva dal fatto che questo temi erano scarsamente e confusamente presenti. Il tema dissesto non era nemmeno mai menzionato!
Dobbiamo però fare in modo che il bilancio del lavoro svolto dalle opposizioni, in questo anno, sia presentato alla città.
Abbiamo e itato i ecc i sc emi c e pre edono un’opposizione sempre scontenta, c e sa dire solo NO. Abbiamo messo in campo proposte, iniziative, provato a indicare soluzioni su tutti le questioni precedentemente enunciate e su molto altro; ric iamato costantemente l’attenzione sulle condizioni di vivibilità della città e dei suoi quartieri, sulla legalità, sulla lotta alla camorra.
Abbiamo indicato la strada della collaborazione indispensabile con gli altri livelli istituzionali (Città M, Re ione, Go erno,….), la necessit di arri are a definire accordi e protocolli c e a rebbero potuto e ancora servirebbero a stimolare i necessari interventi dei privati. Un processo, che passava e passa dal coinvolgimento necessario di tutti gli attori locali, a cominciare dai giovani, finalizzato alla convocazione di una vera e propria Assise Cittadina .
E, a fronte di questa disponibilità, abbiamo dovuto prendere atto con amarezza che per la maggior parte delle volte il sindaco e la sua maggioranza hanno scelto di non presentarsi in consiglio, sottraendosi a qualsiasi confronto. E anche quando i Consigli Comunali si sono svolti e le proposte delle opposizioni sono state votate, puntualmente sono rimaste sulla carta.
Vi scrivo perché sono convinto, così come abbiamo affermato nel comunicato del 18 Agosto, che occorre una svolta, una rottura di schemi per cambiare passo.
A cosa penso:
la città ha alle spalle un periodo di forte instabilità, di scioglimenti anticipati del C. C, la strada che si va delineando per questa consiliatura è quella di un procedere a vista senza grandi ambizioni,
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tranne quella dei vari capi corrente esterni alla città e interessati a coltivarsi un bacino di voti in vista delle prossime scadenze elettorali. È una città destinata, sempre di più, a perdere autonomia e funzioni.
Penso, quindi, che ancora di più dobbiamo farci carico di una proposta e di un lavoro per scongiurare questa deriva.
Dobbiamo rivolgere un ulteriore invito al Sindaco ad aprire una fase nuova.
Venga in Consiglio Comunale, non solo per presentare il bilancio di un anno di lavoro, lo accompagni con una rimodulazione degli obiettivi, con un programma di punti essenziali e realizzabili e con una giunta scelta in autonomia. Una svolta per riattivare anche canali e strumenti di partecipazione e di coinvolgimento delle forze di cui la città dispone.
E a fronte di un dato realmente nuovo – se ci sarà – penso che in autonomia, senza patteggiamenti e richieste di nessun genere, dovremmo predisporci a sostenere un percorso che assumesse questi connotati.
Nessuna nuova maggioranza, nessun ingresso in giunta, ma un impegno comune per la Città.
Il Consiglio Comunale ha ancora davanti quasi quattro anni di lavoro, un tempo sufficiente per provare a fare dei passi in avanti.
La città, per i suoi problemi, per le vere e proprie emergenze che si stanno evidenziando, non può più sopportare i tempi e le modalità che le sono imposte da coalizioni messe in piedi solo per vincere le elezioni e che si sfaldano non appena si devono misurare con il tema del governo.
So bene quanto sia difficile presentarsi con poche liste, e come, insieme con altri motivi, ciò comporti il rischio della sconfitta; ma – come è evidente – l’alternati a alla necessit di realizzare pratiche di buona politica, la necessità di prevedere anche modifiche alla legge, è avere, dopo il voto, città bloccate e scioglimenti anticipati dei Consigli Comunali.
Sono riflessioni per me non nuove, le ho proposte con due lettere pubbliche nel 2010, dopo aver guidato, nei 5 anni precedenti, una coalizione amplissima.
E l’esperienza fatta in quest’anno con le forze c e mi anno sostenuto, con l’Associazione e con il ruppo consiliare “Per Castellammare”, assieme a tutta l’opposizione, per me è stata importane, ricca e cementata dallo spirito comune di assicurare risposte alla città; non ci ha mai mosso la voglia strumentale di contrapposizione.
Sono dunque convinto che, anche per questo, leggerete nella proposta una naturale evoluzione, una continuità di comportamenti con quanto di buono e di positivo abbiamo prodotto; e sono certo che troverete anche coerente e naturale sul piano personale – ne abbiamo parlato in diverse occasioni – che io contribuisca, a stretto giro, ad aprire questa nuova fase lasciando il Consiglio Comunale.
Non è un atto di abbandono, semmai la consapevolezza che la città potrà contare su forze importanti.
Sono convinto che mai come in questo momento la politica, per la bassa considerazione che ne hanno i cittadini, ha la necessità di ascoltare, di coinvolgere, di saper utilizzare esperienze, competenze, e nella nostra città non mancano.
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Ognuno di noi deve chiedersi se e in che modo i propri comportamenti possano aver contribuito al nascere del clima che stiamo vivendo e quali gesti compiere per ricostruire il rapporto tra politica e persone. La penso ancora come scrissi nel 2010: ”Occorre far incere i cittadini sui candidati, far pre alere lo spirito di partecipazione democratica su li interessi personali”.
Grazie
Salvatore Vozza
Gruppo Consiliare Per Castellammare
1 settembre · Castellammare – L’opposizione chiede la convocazione di un consiglio comunale: «Assurdo scindere nel piano Antiche e Nuove Terme» STABIACHANNEL.IT Gruppo Consiliare Per Castellammare 4 settembre · “Comprendiamo fino in fondo il malessere dei cittadini della periferia nord della città che chiedono un intervento dell’amministrazione per quanto riguarda il travaso dei rifiuti nelle strade del quartiere. A dichiararlo il capogruppo in Consiglio Comunale di Per Castellammare, Alessandro Zingone. Rifiuti in strada, percolato e degrado. I cittadini- prosegue Zingone- non possono essere lasciati in questa condizione. Chiediamo al sindaco e al l’assessore competente di riferire su quanto denunciato dagli abitanti della periferia adottando fin da subito tutti gli accorgimenti necessari”.
4 settembre
“Subito un consiglio comunale sulle criticità”. Le opposizioni incontrano la stampa.
“E’ ur ente c e si con oc i il consi lio comunale per fare c iarezza sulla erifica dell’esecuti o, sulle emer enze c e stanno di entando sempre più serie e acute”. Così i consi lieri comunali di opposizione di Castellammare di Stabia che hanno convocato per domani, martedì 5 settembre 2017, una conferenza stampa a Palazzo Farnese.
“Dalla condizione dei quartieri alle terme, dal risc io idro eolo ico (il temporale di sabato a ben rappresentato ciò) alle opere pubbliche bloccate; – hanno spiegato i consiglieri comunali – sino ad arrivare alla situazione disastrosa della macchina comunale, o al problema delle autorizzazione dei gazebo esterni per le attività commerciali che corrono, ancora una volta, il rischio di dover smontare tutto. Per non parlare della sicurezza e della vivibilità, ai minimi storici.
L’atti it amministrati a è bloccata da mesi. asta scorrere l’elenco delle delibere appro ate per trovare conferma. Da mesi si parla di cambi di sostituzioni, di avvicendamenti. Un clima che sta
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bloccando tutto e danneggiando la città, le attività produttive, facendo perdere occasioni derivanti dai fondi europei e dalle altre misure disponibili.
La icenda della scelta dell’ad isor per elaborare il Piano Industriale terme, c e non do rebbe riguardare anche le Antiche Terme, ci racconta la confusione esistente. Aspettiamo, dopo i primi danni i subiti a causa di andali e ladri, c e anc e le Antic e Terme, di entino ‘inser ibili’ com’è accaduto per il complesso del Solaro. E’ necessaria una s olta politica e pro rammatica.
Le opposizioni, in quest’anno, anno messo in campo proposte e siamo interessati a risolvere i problemi di Castellammare, a dare il nostro contributo di fronte a una svolta vera di contenuti e di persone in campo. Per queste ragioni chiediamo che se ne discuta in consiglio. Illustreremo domani alle 12 a Palazzo Farnese le ra ioni della nostra proposta”.
5 Settembre Castellammare – Le opposizioni aprono al sindaco: «Compia un atto di coraggio e noi lo sosterremo» I consiglieri di opposizione hanno rivolto a Pannullo una richiesta precisa: «La città è ferma e occorre una svolta politica e programmatica. Il sindaco si presenti in consiglio comunale, relazioni in merito alle opere svolte e da compiere e crei una nuova giunta basata sulla competenza piuttosto che sui giochi di potere». «Il sindaco compia un atto di coraggio e si presenti in consiglio comunale per esporre un bilancio delle opere compiute finora e un programma di azioni future, presentando una nuova giunta basata sulle competenze piuttosto che sui giochi di potere della maggioranza. In tal caso saremo pronti a sostenerlo nel suo operato». La proposta arriva dalle forze di opposizione, che hanno deciso di intraprendere un’iniziativa politica impostata su un’apertura nei confronti del primo cittadino Antonio Pannullo, purché dia una svolta all’impasse attuale dell’amministrazione comunale rispondendo di fatto alle esigenze della città. Un atto che mai prima d’ora aveva visto protagonisti il centrodestra e i grillini nei confronti di una maggioranza con una chiara matrice di centrosinistra. «Siamo preoccupati per la situazione in cui si trova oggi la nostra città, ferma e travolta da problemi che sembrano senza via d’uscita – ha esordito Salvatore Vozza, consigliere del gruppo Per Castellammare -. Il lavoro amministrativo è bloccato e i consigli comunali latitano. Accade così che per le Opere Pubbliche inserite nel piano triennale gli investimenti siano prossimi allo zero e limitati esclusivamente alla scerbatura e a qualche intervento di manutenzione straordinaria. La macchina comunale, intanto, è in condizioni persino peggiori rispetto ad un anno fa, dato che diverse unità sono andate in pensione e sono in corso rotazioni all’interno dell’ufficio tecnico. I cantieri per Villa Comunale, Casa del Fascio, ex Stimmatine e Corso de Gasperi sono tuttora in corso e circa 12 milioni di euro restano sospesi nel vuoto. L’unico atto concreto approvato in giunta, ossia il DUP (Documento Unico di Programmazione), è talmente
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pieno di strafalcioni da sembrare uno scherzo. Nel frattempo, è stata effettuata una procedura pubblica per l’individuazione di un advisor per le Terme di Stabia senza discuterne prima in consiglio comunale, mettendo così da parte le Antiche Terme ed omettendo di inserire una gamma di idee precise su cui impostare la partnership. Il flop del project financing, intanto, sembra aver chiuso ogni discorso sulle Antiche Terme, per le quali è saltato anche l’affidamento provvisorio per la riapertura estiva presente nelle more del project. Nella maggioranza si parla ormai soltanto del toto-assessore, una discussione in cui non abbiamo alcuna intenzione di essere coinvolti. Abbiamo davanti a noi ancora quattro anni di amministrazione Pannullo e non ci sembra il caso di continuare ad esporci a tutto questo. Vogliamo soltanto dire che la città sta affogando o individuare i rimedi per farle risalire la china? In quanto opposizione, abbiamo svolto un ruolo costruttivo, presentando proposte ad una maggioranza che finora ha pensato bene di scappare dai consigli comunali, estromettendosi dal confronto. Questa situazione è pericolosa per la città e occorre una svolta, pertanto chiediamo al sindaco di convocare un consiglio comunale in cui relazionare le attività compiute nell’ultimo anno, esporre un programma politico di azioni da compiere per il rilancio della città e scegliere personalmente una nuova giunta che sia slegata dai giochi di potere della maggioranza. Le opposizioni saranno pronte a sostenere questo cambio di rotta, ma la nostra fiducia dipende da un atto di coraggio da parte del sindaco». Gruppo Consiliare Per Castellammare 16 settembre · Dopo che per mesi sono circolate notizie sui motivi che erano al centro verifica politica, dopo che abbiamo assistito per giorni e giorni al toto assessore :chi entra e chi esce, alle dimissioni di due assessori. Dopo che ripetutamente il Sindaco, nelle sue vari esternazioni, aveva assicurato che tutto procedeva nel migliore dei modi, e che era stato dato grande impulso alla soluzione dei principali problemi della città;è stato clamorosamente smentito dal comunicato dei consiglieri che fanno riferimento a Campania Libera e ad Aria Civica. Una presa di posizione che fa chiarezza sulle ragioni su cui si sono registrate divergenze e punti di vista di ersi, sulle responsabilit del PD per la situazione di stallo e di blocco dell’atti it amministrati a in cui la città è precipitata. Il sindaco prenda atto che non è nelle condizioni di presentare la nuova giunta perché gli è scoppiata tra le mani la crisi della maggioranza. Il giudizio come gruppi di opposizione sul primo anno della giunta Pannullo, lo abbiamo espresso per tempo e nel comunicato dello scorso 5 settembre e ribadito la necessità di una rottura con ecc ie pratic e , l’ur enza di rimettere al centro dell’azione amministrati a la citt con i suoi problemi. Abbiamo avanzato proposte, la disponibilità a sostenere una nuova fase a condizione che il Sindaco si presentasse Consiglio Comunale con proposte concrete. La risposta di Pannullo è stata la solita risposta scontata: va tutto bene. Non incanta più nessun quest’atte iamento: per la Villa risc iamo un contenzioso, stessa cosa per la casa del Fascio, Stimmatine, Corso De Gasperi, per la soluzione del problema Terme mancano idee; la sicurezza, il traffico, le politiche sociali, le condizioni dei quartieri poi sono diventate vere e proprie emergenze. La gestione degli appalti di servizi – dalla Soget alla Am Tecnology- oltre a non fornire le prestazioni previste nei contratti firmati per cui i cittadini pagano, sono diventate occasioni per pratiche e assunzioni clientelari operate a Castellammare in altri comuni, mentre la città e’ sporca.
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Adesso è arrivato il momento di fare chiarezza, le difficoltà che vive la città non si cancellano con un post rassicurante su fb o con un comunicato; ma aprendo una fase nuova. Il Sindaco convochi il Consiglioy Comunale e chiarisca alla città la portata di ciò che sta accadendo.E’ un suo do ere farlo! Le opposizioni Gruppo ConsiliarePer Castellammare 3 ottobre alle ore 14:33 · ‘’Solidarietà ai bambini e alle persone rimaste senza assistenza al Centro di Medicina Pscisomatica’’ Solidarietà giunge dal capogruppo di Per Castellammare Alessandro Zingone agli 82 bambini e 6 adulti che dal prossimo fine settimana resteranno senza assistenza . Una notizia – commenta Zingone – che ho appreso dagli organi di informazione e che mi lascia senza parole. Solo chi conosce a fondo la non autosufficienza sa cosa vuol dire per un assistito restare anche un solo giorno senza assistenza. Come gruppo consiliareesprimiamo la nostra vicinanza alle persone oggetto di un taglio che consideriamo del tutto in iusto e inaspettato. E’ incomprensibile come si possa abbattere l’ascia dei risparmi su un settore così delicato e strate ico come quello relati o all’assistenza specialistica. Come gruppo consiliarechiederemo in tutte le sedi a cominciare da quella comunale di farsi carico del problema ripristinando immediatamente i programmi che rischiano di essere sospesi. Allo stesso tempo riteniamo opportuno che della situazione sia informato anche il Prefetto 6 ottobre
Gruppo Consiliare Per Castellammare Castellammare – Le opposizioni all’attacco: Teatrino a danno della città «Non c’è alcun documento programmatico abbinato alla nuova giunta. Ci saremmo aspettati un’intesa non solo sulle deleghe ma anche sulla programmazione. Piuttosto che restare in questa situazione, il sindaco avrebbe dovuto passare la mano». «Si è consumato un teatrino a danno della città». Non hanno dubbi le opposizioni nel definire il “ballo delle poltrone” c e è andato in scena nelle ultime settimane a Palazzo Farnese, conclusosi oggi con la presentazione della nuova squadra di governo cittadino. «Al posto di Area Civica – sottolinea Salvatore Vozza, consigliere del gruppo Per Castellammare – mi sarei vergognato di produrre un comunicato come quello diffuso ieri alla stampa. L’azzeramento della giunta non c’è stato e l’arroganza del PD permane, al pari del suo strapotere dimostrato dalla conferma di ben 4 assessori. Andrea Di Martino, per la cui permanenza in giunta Area Civica aveva portato avanti un’aspra battaglia, è stato defenestrato. Area Civica ha chinato il capo, ha perso Di Martino e un assessore e li ha rimpiazzati con altri due profili. Possibile che pensino davvero che la paralisi amministrativa si risolva con questa duplice sostituzione? O forse pensano che proprio Iozzino e Di Martino ne fossero la causa? Mi sembra una conclusione misera di una vicenda imbarazzante. Dal punto di vista politico, però, emerge un dato. Al primo tornante dell’amministrazione Pannullo, il sindaco ha perso per strada due consiglieri della maggioranza, Ciro Cascone e Tina Donnarumma, e dimostra di non essere in grado di ascoltare, limitandosi alle litanie. Pannullo venga a spiegarci quali sono le cose giuste e sbagliate di cui parla nell’ultimo comunicato, ci spieghi perché su Terme e Sint si tarda nel produrre la delibera, perché le opere pubbliche sono bloccate e perché i quartieri periferici versano in condizioni di degrado. Il sindaco ha ereditato una vecchia
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programmazione di fondi europei per un totale di 12 milioni di euro, molti dei quali bloccati, con un contenzioso aperto ed altri probabili. Di questo mese è rimasta soltanto una bieca trattativa con nomi che sono stati proposti ad un sindaco che non ha neanche provveduto ad effettuare un’opportuna valutazione.
L’atteggiamento da buonista ormai non funziona più. Presentare la giunta senza un documento programmatico sa tanto di presa in giro. Piuttosto che restare in questa situazione, al posto del sindaco passerei la mano»
Politica. Castellammare di Stabia. (VIDEO) L’opposizione attacca “Area Civica” – Notizie Sera Gruppo Consiliare Per Castellammare . 7 ottobre alle ore 11:12 · Al Ministro degli Interni, on. Marco Minniti al Procuratore Antimafia, dott. Franco Roberti alla Presidente e al vicepresidente della Commissione Antimafia, on. Rosy Bindi e on. Claudio Fava alla Prefetto dott. Carmela Pagano al Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata dott. Sandro Pennasilico, al gruppo Parlamentare di Articolo Uno – MDP Egregi, Il coordinamento cittadino di Articolo Uno – Movimento Democratico e Progressista di Castellammare, insieme con i consiglieri comunali del gruppo Per Castellammare e all’Associazione Per Castellammare , chiedono la vostra attenzione ed un vostro intervento al fine di far luce sulle serie e gravi dichiarazioni rese dal primo cittadino Antonio Pannullo, nel corso della conferenza stampa del 6 ottobre e riportate dai quotidiani locali. «A Castellammare c’è la camorra, i poteri forti si vogliono inserire nei progetti di cambiamento», sono queste le parole pronunciate nella conferenza stampa di presentazione della nuova giunta proprio dal Sindaco. Consapevoli che le parole hanno un peso e da sempre convinti che il nostro sia un comune dove la camorra c’è, a isce e nel passato a ucciso anc e due consi lieri comunali, si chiede il vostro intervento affinché si chiarisca fino in fondo cosa volesse dire il primo cittadino e nel caso si invii la Commissione d’Accesso per capire se la camorra della porta accanto, quella silente, seletti a, c e ti impone una finta collaborazione, quella c e “bisbi lia” all’imprenditore escluso da una ara d’appalto e lo aiuta a incere i bandi, abbia pro ato ad infiltrarsi nel Comune di Castellammare . Nell’ultima relazione della Dia li inquirenti anno e idenziato quanto nella nostra città i clan siano ancora attivi e pericolosi. E nonostante gli arresti, le operazioni di polizia e i numerosi sequestri, i
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clan sono presenti ed agiscono con tutta la loro virulenza. Un tema questo che, come forze di opposizione, a seguito del riacutizzarsi del fenomeno del racket, così come di una sparatoria avvenuta , qualche mese fa , nel centro antico della città, e ancora dopo l’omicidio Fontana, a e amo i solle ato. Anc e sul tema di una seria programmazione e definizioni di regole certe in aree strategiche della città, apartire dalla zona ASI, a e amo presentato proposte c e sono a li atti dell’Ente; così come – a fine agosto – avevamo chiesto di chiarire le ragione della mancata pubblicazione del bando per gli Chalet, preoccupati che in campagna elettorale fossero stati assunti troppi impegni e firmate troppe cambiali. La nostra attenzione al tema si era già evidenziato in campagna elettorale, allorchè la nostra coalizione, dopo che la Presidente Bindi aveva indicato Castellammare tra i comuni ‘’attenzionati’’, scrisse alla Commissione Antimafia inviando le proprie liste. All’epoca e nel corso dei mesi successivi abbiamo più volte sollevato il tema nel silenzio generale, inviando anche esposti in Procura, sia sul voto di scambio, sia sulle poco chiare modalità di una serie di assunzioni in aziende che gestiscono servizi per conto del Comune. Ieri, proseguendo nel suo discorso, così come riportato dalla stampa, il Sindaco ha anche affermato (riferendosi ai tempi di completamento della Giunta) «C’è oluto tanto tempo perc i poteri forti hanno interessi sulla buffer zone e sul bando degli chalet». Le parole del Sindaco, poiché di enorme portata, non possono essere sottovalutate o derubricate a sfogo, fatto in conferenza stampa. Per quanto ci riguarda noi staremo dalla parte di chi si batte contro la camorra e contro chi cerca di condizionare la vita e le scelte politiche. Ciò è avvenuto a Castellammare durante le elezioni?Pensiamo di SI! È avvenuto in questi giorni nel corso della crisi politica che si è aperta nella maggioranza che governa oggi Castellammare, per condizionarne gli esiti e le scelte di uomini e donne da impegnare in giunta, o alla guida di settori decisivi del Comune? Se questo fosse accaduto sarebbe ancora più allarmante e intollerabile e, dal canto nostro, ci auguriamo che il Sindaco abbia denunciato il tutto nelle sedi dovute prima ancora che nella conferenza stampa. La Città deve sapere quali sono i poteri forti di cui si parla. Sia fatta chiarezza. Esigiamo che siano fatti i nomi! Siamo impegnati a sostenere questa richiesta, a schierarci a fianco di chi combatte la camorra e il malaffare. E se è necessario, lo ribadiamo, si in ii la Commissione d’Accesso. Sarebbe anc e un segnale forte se, dopo le dichiarazioni pubblic e rese, fosse il Sindaco stesso a c iederne l’in io. Sicuri di un ostro riscontro nell’impe no costante per il bene comune I consiglieri del Gruppo Per Castellammare Salvatore Vozza, Alessandro Zingone, Per il Coordinamento di Articolo Uno Angela Longobardi Per l’Associazione Per Castellammare Marida Polito 10 OTTOBRE Interrogazione
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Oggetto : Situazione della Sint in rapporto alla scadenza fissata dal d.lgs. n. 175 2016, recante il Testo unico sulle società partecipate, I sottoscritti Consiglieri Premesso che : la deliberazione di Giunta del 18 settembre avendo aoggetto revisione straordinaria delle partecipazioni ex art. 24, D. Lgs.175/2016, come modificato dal D. Lgs. 100/2017. -atto d’indirizzo -, nella quale si esprimeva la volontà di mantenere la società SINT; Considerato che : a prescindere dalla competenza, a nostro avviso del Consiglio Comunale, a oggi 11 ottobre dobbiamo costatare con preoccupazioni i ritardi nel predisporre gli atti successivi previsti dalle norme in caso di mantenimento della partecipazione. Atti che richiedono il rispetto di precisi criteri e parametri, un piano e procedure verificabili da adottare entro il 30 settembre. Valutato che: Il termine, ancorché non perentorio, comporti , finché non si approva il piano, almeno che il socio pubblico non possa esercitare i diritti sociali nei confronti della Società; Evidenziato che : l’Amministrazione a sempre iustificato i ritardi , quando si sono verificate difficoltà a predisporre gli atti nei termini, con la mancanza di personale e di dirigenti;non si spiegano i tempi impiegati per la nomina del dirigente del settore economico finanziario; Risulta che: l’assunzione era stata pre ista con determina n.133 del 10.8.17 , stranamente pubblicata solo l’8-9-17.Un mese dopo! Nella determina 147 del 19 .9. 17 (Declaratoria assunzione a tempo indeterminato di n.1 Dirigente Settore EconomicoFinanziario – Decorrenza contratto) si afferma: “RELAZIONE ISTRUTTORIA Con determina n. 133 del 10.8.2017 è stato approvato lo schema di contratto del dirigente delSettore Economico Finanziario disponendone l’inquadramento nel ruolo organico del Comune di Castellammare di Stabia, secondo il vigente CCNL comparto regioni e Autonomie Locali,fissandone la decorrenza all’ 11 settembre 201 7. Poiché la pubblicazione della determina è avvenuta solo in data 8.9 u.s., l’assunzione del dott. Verdoliva Antonio ha dovuto necessariamente slittare e pertanto, sentito lo stesso Dirigente,concordata per il 25 settembre 201 7. Sottolineato che: quanto accaduto, è grave considerata la situazione estremamente complessa e precaria in cui versa la società SINT, e che per tali ragioni il dirigente del settore economico finanziario non è stato messo nelle condizioni di predisporre entro il 30 settembre. Tutto ciò premesso, chiedono al Sindaco: – di chiarire perche la determina di assunzione è stata ferma per mese; – di accertare c i a commesso un e idente “abuso di potere”. A. Cimmino. G. Cimmino, S.Vozza, V. Ungaro A.Zingone Gruppo Consiliare Per Castellammare 17 ottobre alle ore 18:20 · Le opposizioni all’Amministrazione ‘’Si chiarisca subito la vicenda relativa al Museo alla Reggia di Quisisana’’
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Un atto di chiarezza è quanto chiedono le opposizioni in Consiglio Comunale al sindaco di Castellammare in merito alle dichiarazioni del Direttore generale della Soprintendenza Pompei Massimo Osanna c e sul quotidiano La Repubblica denuncia c e ‘’nonostante i continui solleciti , non si è ancora iunti alla firma della con enzione da tempo pro rammata’’ . La querelle è quella relativa alla realizzazione di un polo museale nei locali restaurati della Reggia Borbonica e all’inadempienza del comune diCastellammare nel predisporre gli atti per consegnare i locali.. ‘’Come opposizioni- sottolineano i consiglieri – abbiamo sollevato questo tema quasi un anno fa . L’Amministrazione en a in aula e c iarisca . Non possiamo e non o liamo assistere all’ennesima sottrazione di un lungo lavoro fatto di accordi e riunioni operative. Il venir meno di questa disponibilit rappresenterebbe uno sc iaffo alla storia e alla cultura del nostro territorio’’. Le opposizioni. 23 OTTOBRE Gruppo Consiliare Per Castellammare · La Questione Fincantiere sia portata in aula I consiglieri del Gruppo Per Castellammare come già chiesto nei mesi scorsi chiedono di portare in aula la questione Fincantieri. Non è piu’ tempo di rinviare una riflessione che ha bisogno del contributo di noi tutti – commentano i consiglieri del gruppo Alessandro Zingone e Salvatore Vozza – Non si può continuare a rimanere fermi di fronte a quanto sta accadendo a partire dai carichi di lavoro per il nostro stabilimento. Parlare di futuro per Fincantieri vuol dire inevitabilmente realizzare il bacino di costruzione, opera necessaria per la vita del cantiere e del suo indotto. Castellammare da sempre rappresenta una città e una comunità centrale nella provincia di Napoli e funzionale alla crescita dell’intera Re ione. Per questo moti o a stipulato, subito, un Patto per Castellammare con Governo e Regione. “Rapporti istituzionali improntati alla massima collaborazione devono essere la base per far ritornare al centro degli investimenti e dell’attenzione una citt bistrattata e dimenticata ne li ultimi anni. Riapriamo la vertenza lavoro a Castellammare”. I testi completi si possono consultare su : https://www.facebook.com/gruppoconsiliarepercastellammare/